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Sacchi: «Il Napoli non ragiona da grande squadra, lo scudetto è questione di tradizione»

L’ex ct incensa Allegri su Repubblica: «Ha finalmente sposato il coraggio, nessuno in Italia ha l’organizzazione e l’abitudine alla vittoria della Juventus».

Sacchi: «Il Napoli non ragiona da grande squadra, lo scudetto è questione di tradizione»
Arrigo Sacchi

L’intervista a Repubblica

Arrigo Sacchi, di solito, è prodigo di elogi al Napoli. Questa volta, però, non è tenerissimo. O, almeno, rivede un po’ le sue convinzioni sulla predisposizione al bel calcio della squadra di Sarri. In un’intervista a Repubblica, pur apprezzando la partita vinta col Milan, l’ex ct della Nazionale sottolinea la mancanza di mentalità “da grande” degli azzurri. E, in qualche modo, butta acqua sul fuoco delle possibilità scudetto. Quelle del Napoli, ma anche quelle della Roma.

Domanda: e il Napoli? Col Milan ha largamente dominato. Risposta di Sacchi: «Sì, ma senza ragionare da grande squadra. Altrimenti, dopo venti minuti non avrebbe cominciato a perdere tempo. Ha rischiato senza motivo. E poi deve correre sempre a 100 all’ora, altrimenti si vede la mancanza di forza ed esperienza». Dalla Roma, invece, «bisogna aspettarsi di tutto, nel bene e nel male». Quindi, scudetto assegnato? Praticamente sì, perché è «questione di tradizione. Altrimenti, le due squadre non avrebbero vinto un quinto degli scudetti della Juve, insieme».

Una bella botta all’entusiasmo e alla cultura del bel gioco. Di Sarri e Spalletti. Corroborata anche dall’elogio ad Allegri, alla sua scelta di «sposare finalmente il coraggio». La Juve «non si svilisce più», ha cambiato molti moduli «per ricercare il meglio» ed il tecnico livornese «potrà diventare un degno vincitore, non solo un vincitore e basta». Con lui «non è mai stato vero che si è guardato solo al risultato» e «le critiche sono state eccessive». Poi, la tradizione di cui sopra: «Nessuno, in Italia, ha la storia, l’organizzazione, l’abitudine al successo della Juventus». Questo è anche condivisibile, ma si stacca un po’ dai giudizi che Sacchi ha dato di Allegri fino all’altro ieri. Tanto che, il tecnico bianconero può aspirare «a una dimensione europea compiuta e riconosciuta. Uno dei tecnici che riscrive la narrazione del calcio italiano, sempre attento a non prenderle». Così è, per Sacchi. Oggi.

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