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Serata in ombra per le seconde linee del Napoli. Maglia sudata a Zielinski

L’importante era vincere e si è vinto, ma la serata ha consegnato a Sarri più di qualche ombra. Il peggiore è stato Diawara.

Serata in ombra per le seconde linee del Napoli. Maglia sudata a Zielinski
Zielinski mister maglia sudata in Napoli-Spezia (Cuomo)

Napoli-Spezia 3-1

Ottavi di finale di Coppa Italia al San Paolo, serata gelida, formazione rivoluzionaria, persino in panchina dove, a causa della squalifica di Sarri, siede il secondo Calzona.

In campo spicca il centrocampo inedito (e giovanissimo) con Rog, Diawara e Zielinski, mentre nel tridente di attacco c’è Giaccherini titolare. In porta è tornato Rafael dopo circa un anno.
Nemmeno il tempo di partire e il Napoli è già in vantaggio con una straordinaria accelerazione di Zielinski che conclude con un tiro a giro che si insacca alla sinistra del portiere.

Venti minuti di torello

Per i successivi 20 minuti il Napoli gioca a torello con gli avversari, non gli fa toccare letteralmente palla e sfiora due volte la rete del raddoppio, poi… si spegne la luce. Lo Spezia guadagna metri e riesce a pareggiare (anche) grazie ad una deviazione di Albiol. Nel finale di primo tempo gli azzurri rimangono persino schiacchiati nella propria area di rigore.

Più di qualche ombra dalle seconde linee

Nel secondo tempo il Napoli riprende a ritmi blandi, tant’è che Calzona manda a scaldare Hamsik e Callejon. Proprio mentre lo spagnolo sta per entrare, però, Insigne pesca con uno dei suoi assist Giaccherini che con un gran tiro al volo ad incrociare porta gli azzurri in vantaggio. Meno di due minuti dopo è Rog a bucare la difesa con una gran percussione e a mettere Gabbiadini in condizione di dover solo spingere la palla in rete con il petto. 3-1 e partita di fatto chiusa, giusto il tempo di sostituire Strinic che accusa un dolore muscolare e di vedere esordire (e divorarsi un gol) Pavoletti.
L’importante era vincere e si è vinto, ma la serata delle seconde linee ha consegnato a Sarri più di qualche ombra.

Veniamo al premio maglia sudata per Napoli – Spezia.

Al terzo posto: Ivan Strinc
Il Napoli si scopre troppo sulla destra quando Maggio decide di scendere sulla fascia, Calzona se ne accorge e invita gli azzurri a giocare più sul lato sinistro dove l’affiatamento tra Strinic e Insigne è più collaudato. Il difensore si dimostra in forma e concentrato e fino al dolore muscolare che lo costringerà ad uscire in via precauzionale gioca una gran partita.
Al secondo posto: Manolo Gabbiadini
Forse era alla sua partita di addio dalla maglia azzurra. La suggella con il terzo gol in tre partite, unico giocatore ad essere andato in rete in tutte le competizioni. Poteva sbocciare l’amore tra il Napoli e Gabbiadini, ma non è successo. Un po’ il suo carattere, un po’ il modulo, un po’ le sue caratteristiche, c’è stato sempre qualcosa che ha impedito la quadratura del cerchio. Un peccato, perché il bergamasco ha la stoffa. Se, come pare certo, andrà via, a lui va l’augurio di una grande carriera.

In ombra Diawara

Mr. Maglia Sudata per Napoli – Spezia: Piotr Zielinski
Con Rog abbastanza impreciso e confusionario e Diawarà che va al piccolo trotto per tutta la partita, tocca al polacco reggere il centrocampo. Le azioni passano quasi tutte dal suo piede, garantisce quantità e qualità, sblocca la partita con una strepitosa azione personale. Sembra un veterano in mezzo al campo e quasi ci si scorda che, invece, è uno degli ultimi arrivati. A metà stagione sicuramente merita la palma di miglior acquisto dello scorso mercato.
La maglia asciutta per Napoli – Spezia viene assegnata a: Diawara
Sull’azione che porta lo Spezia momentaneamente al pareggio rinuncia inspiegabilmente a rincorrere l’avversario proprio mentre sta per entrare in area di rigore, ma per tutto l’incontro sembra volersi risparmiare un po’ troppo. Forse la stessa incoscienza che lo ha portato ad esordire in Champions League come se nulla fosse lo ha portato a sottovalutare l’impegno. Questione di testa, dunque.
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