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Posta Napolista / Napoli, col Real servirà la scintilla del San Paolo (o il porompompero)

Una lettera sul passato del Napoli, quello antico e quello recente. Ma pure sul futuro: recuperare il ruggito del San Paolo per il match contro Cristiano Ronaldo.

Posta Napolista / Napoli, col Real servirà la scintilla del San Paolo (o il porompompero)

Il Napoli, il Real, il tifo per CR7

Servirà il porompompero. Da poco superata la soglia dei 40 anni, la passione per il Napoli e per il calcio mi presenta davanti un’occasione ghiottissima: la sfida del 7 marzo al Real Madrid agli ottavi di Champions League.

Mio figlio Stefano, calciatorino in erba, tifa Napoli ma è un grande tifoso di CR7. Un personaggio a me da sempre sgradito per la sua immagine; non ne riesco a riconoscere il talento ma ammetto le sue doti di leadership e l’importante cultura del lavoro che lo pongono sul podio dei migliori interpreti moderni del giuoco del calcio. “Stefano, che dici, andiamo?” Lui ovviamente mi dice di si, malcelando l’interesse più per il suo idolo che per la squadra del mio (e anche del suo) cuore e io mi attivo per trovare il prezioso tagliando: saranno distinti inferiori, vedremo il campo più da vicino e vada come vada, lui sarà felice.

Come la Juve 88/89

Ma veniamo alla partita. Fermo restando che siamo tutti molto fiduciosi che dopo il Bernabeu avremo ancora qualcosa da dire per il passaggio del turno, che atmosfera ci sarà al San Paolo? Ammetto la mia debolezza, sono cresciuto a Procida e solo nell’88 riuscii con mio padre, spesso assente per il lavoro di comandante di navi che lo teneva lontano per mesi, ad andare per la prima volta allo stadio: 8-2 con il Pescara, quello è ancora annoverato tra i ricordi più belli della mia vita.

In quell’anno giocammo e vincemmo la coppa Uuefa. Nel corso di quella competizione disputammo il match che ho sempre sognato di vedere dal vivo, quel Napoli–Juventus che a momenti faceva crollare il quartiere al momento del gol di Renica. Riuscimmo a captarlo in TV solo con il trucchetto dell’antenna orientata verso Gaeta. Ecco, per me è quella l’atmosfera che si respirerà e che non vedo l’ora di vivere.

La scintilla

Spero di poter essere, un giorno, ascoltato con ammirazione da chi avrà scelto di (o sarà costretto a) non esserci quando gli racconterò di una partita che mi auguro epica sia in campo che sugli spalti. Ero allo stadio con il Dnipro per la semifinale di Europa League e in quella partita maledetta, seppure in una grande cornice, non scattò quella scintilla tra il pubblico e la squadra (#spallaaspalla, diceva il Maestro Rafa) che l’avrebbe trascinata a far sua la partita e ad archiviare il discorso qualificazione per la finale.

Col Real servirà quella scintilla, con il discorso qualificazione aperto, quel tifo incessante, coinvolgente, assordante e determinante. Servirà ancora il porompompero ormai da anni riposto negli scantinati della torcida partenopea, per poterlo raccontare ai nipoti e agli amici, per fare felice me e anche Stefano (magari se vinciamo largamente un golletto a CR7 glielo facciamo pure fare…).

Intanto, si potrebbe iniziare a fare qualche prova già da stasera con la Samp…

#forzanapolisempre

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