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Che bello il Napoli cinico (3-1 al Pescara). Sarri si converte alla massima di Deng Xiao Ping

Due gol in tre minuti (Tonelli e Hamsik) a inizio ripresa chiudono la partita. Terza rete di Mertens. Il Napoli ora è una squadra che bada al sodo.

Che bello il Napoli cinico (3-1 al Pescara). Sarri si converte alla massima di Deng Xiao Ping

Due gol in tre minuti

Il Napoli la risolve in tre minuti, come deve fare una grande squadra. Dopo un primo tempo in cui il Pescara è riuscito a imbrigliare il Napoli, nella ripresa la risolve in tre minuti. Nei primi tre minuti. Prima con un colpo di testa di Tonelli su punizione dal lato corto dell’area di Jorginho. E poi con Marek Hamsik che appoggia in rete un comodo assist di Zielinski dopo un miracolo di Bizzarri su Callejon. È il gol numero 106 del capitano che è ormai a nove reti da Maradona e i suoi 115. Nel finale il gol del nostro capocannoniere, Dries Mertens (12 reti in campionato), che la appoggia su cross basso di Allan. All’ultimo minuto rigore per il Pescara trasformato da Caprari. Napoli-Pescara 3-1, dopo un primo tempo in cui la squadra di Oddo è riuscita a imbrigliare gli azzurri.

La metamorfosi del Napoli

È un altro passo della metamorfosi del Napoli di Sarri che comincia ad assimilare le lezioni di cinismo. Fondamentali per sopravvivere ad alta quota. Come avveniva tanti e tanti anni fa – oggi l’amarcord è d’obbligo per la presenza di Maradona in città – il Napoli quando decide di accelerare, va in porta. Non si gioca più per dimostrare qualcosa, come se ci fossero giudici con la paletta pronti a dare i voti. Si gioca per portare a casa i tre punti, anche col minimo sforzo. Senza dispersioni di energia. E senza peraltro mai rinunciare a provarci. Oggi altri tre gol che fanno 45: miglior attacco della serie A.

Basta con l’assillo del bel gioco

Non c’è più quell’assillo del bel gioco. È un Sarri che ha abbracciato il comunismo cinese di Deng Xiao Ping: “non importa se il gatto sia bianco o nero, l’importante è che mangi il topo”. E il Napoli il topo Pescara lo mangia in due morsi. Al 49esimo minuto,la partita, che all’intervallo sembrava aperta, è già chiusa. Ci pensa ancora Tonelli giunto al secondo gol (anche decisivo) consecutivo. Sabato scorso, diede i tre punti contro la Sampdoria con un destro in area all’ultimo minuto. Oggi l’ha sbloccata con un colpo di testa da attaccante vero. Come se fosse il quinto centravanti del Napoli.

Un’altra partita

Sull’1-0 si gioca un’altra partita. E Hamsik la chiude  immediatamente. Poi è più o meno accademia. Anche se sull’1-0 il Pescara protesta per un atterramento in area di Gilardino. Il Napoli poi sfiora il terzo gol con Callejon, Mertens, con Jorginho che colpisce la traversa con un bel destro da fuori. A cinque minuti dalla fine il sigillo del belga che ormai non è più blasfemia definire centravanti. Nel recupero, Dries va vicino alla doppietta personale.

Primo tempo

Nel primo tempo, invece, la squadra di Oddo ha sorpreso il Napoli. Pressing alto, raddoppi di marcatura, grande sacrificio di Verre e Benali su Callejon e Insigne, marcature alte a centrocampo che mettono in difficoltà gli azzurri. Ovviamente un disegno tattico che ha comportato un gran dispendio di energie e che è crollato di fronte all’uno-due del Napoli. Il Pescara ha anche continuato a giocare nella ripresa ma Reina, di fatto, non è mai stato realmente impegnato. Insomma, alla squadra di Oddo potremmo assegnare il premio della critica ma ha vinto il Napoli. Con merito.

Tonelli preferito a Maksimovic

Sarri ha preferito nuovamente Tonelli a Maksimovic. Jorginho e Zielinski invece di Diawara e Allan (che è entrato al 65esimo al posto di Zielinski). Davanti il solito tridente basso. Jorginho come al solito ha sofferto la marcatura, ma anche Hamsik ha goduto di poco spazio e Zielinski non è riuscito mai a prodursi nelle sue classiche percussioni. Nel primo tempo la partita l’ha fatta comunque il Napoli, ma non è quasi mai riuscito a trovare spazi. Da segnalare un gol annullato – per fuorigioco – di Insigne. Un’uscita bassa di Bizzarri che anticipa Callejon sul classico taglio ad opera di Insigne. Un finale di tempo nervoso, con tre ammoniti: Coda, Tonelli e Benali.

Terzo in classifica

Il Napoli conferma il terzo posto in classifica in una giornata che ha visto vincere sia Roma sia Lazio (e ieri sera l’Inter). Sabato sera appuntamento a San Siro per Milan-Napoli.

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