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Il papponismo sono le cinque lire di Tommasino in Natale in casa Cupiello

È solo un’altra forma di lamentazione del napoletano. Ha abboccato persino De Laurentiis che anche col doppio dei prezzi avrebbe fatto il tutto esaurito.

Il papponismo sono le cinque lire di Tommasino in Natale in casa Cupiello
Luca De Filippo, Tommasino in Natale in casa Cupiello

Il papponismo non esiste

Cosa dimostra il successo trasbordante della vendita dei biglietti per Napoli-Real? Che il papponismo non esiste. È solo il fratello più sfortunato del populismo nella famosa logica del tieneme ca te tengo. Come vi ha detto (solo) quel gruppo di svergognati aziendalisti del Napolista.

È solo un lamento senza spina dorsale

Non esiste alcuna critica reale alla presidenza del Napoli in città. Né nei bar né sui giornali né tra gli intellettuali. Sono solo sciocchezzuole per principianti, solo canzonette – la storia secolare, l’orgoglio ferito, la sede troppo lontana dal centro cittadino, gli occasionali, i Cda familistici. Sono cose da ragazzini. Non perdeteci troppo tempo. Il papponismo è unicamente un modo diverso di chiamare il normale essere lamentoso del napoletano. Che piange da sempre di un lamento senza spina dorsale. Che “è sfortunato” come Tommasino, di cinque lire in cinque lire.

Questo è il motivo per cui si criticano i prezzi dei biglietti che costano cinque euro in più – i settori popolari! Ma chi pensa ai settori popolari? – e poi si vede la partita a scrocco con la tessera pirata. Si urla allo scandalo del bagarinaggio online (scusate, il secondary ticketing) e poi si accetta di buon grado la fila di ore per un biglietto. Perché Napoli è una città a novanta gradi. Che alla partita di Champions non ha alternative e comunque sia se l’adda vedè.

Ha abboccato anche De Laurentiis

E sapete chi la conosce a memoria questa antifona? Il signor Aurelio De Laurentiis. Che però non ha avuto coraggio, stavolta. Li avesse messi a mille euro ciascuno quei tagliandi ora ci scriverebbe da qualche arcipelago dell’Oceano Indiano di sua proprietà. Invece persino lui ha sottovalutato il papponismo, il suo maggiore alleato. Perché proprio lui, che ha dalla sua la migliore gestione del calcio Napoli della storia, lo sa bene, dal primo giorno, che dietro al cicaleccio normale delle nostre zone non c’è niente. Niente. Solo tanti Tommasini.

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