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E alla fine arriva l’Inter: le cinque vittorie di fila, la metamorfosi di Pioli

Dalla sconfitta di Napoli in poi, l’Inter ha solo vinto: i nerazzurri sono una contender reale per le primissime posizioni? O meglio: il Napoli deve preoccuparsi?

Il 2 dicembre è lontano

Da Napoli-Inter 3-0, era il 2 dicembre, l’Inter ha sempre vinto. Non che il Napoli abbia fatto tanto peggio (13 punti, 4 vittorie e un pareggio più il successo di Lisbona), ma ora è lecito chiedersi se c’è un avversario in più nella corsa ai primi tre posti. La classifica dice di sì, dice che l’Inter ha due soli punti in meno del Napoli (potenzialmente cinque, con Napoli-Pescara da giocare), ma ha, soprattutto, un calendario favorevole fino al match con la Juventus. Il Chievo, infatti, ha rappresentato il primo match di una serie semplice. I nerazzurri, infatti, affronteranno ora Palermo e Pescara. Subito dopo la Juventus, poi ancora Empoli e Bologna.

Insomma, il filotto di cinque vittorie consecutive sembra destinato ad allungarsi. E questo, nel calcio, vuol dire fiducia supplementare. Vuol dire convinzione, nei propri mezzi e nelle proprie possibilità. È lì che ha cominciato a lavorare Pioli, che in quasi due mesi ha praticamente rivoltato la squadra, effettuando l’operazione più semplice: darle il gioco perfetto per i calciatori in organico. Se Frank de Boer inseguiva l’utopia di una squadra tecnica e di possesso, il tecnico emiliano ha deciso di trasformare l’approccio dei nerazzurri, votandolo all’intensità e al cinismo. Soprattutto la prima, in verità. Ieri sera, l’Inter ha letteralmente schiacciato il Chievo nella sua metà campo, fin dal primo minuto. Solo un grande Sorrentino ha tenuto in piedi la baracca (16 conclusioni nerazzurre nel primo tempo), prima di capitolare nella ripresa.

Presente e futuro

Con l’acquisto di Gagliardini (buon esordio, ieri sera), sembra essersi chiuso anche il mercato. In attesa di giugno, si dice, e di un’altra dimostrazione di forza economica da parte di Suning. L’Inter ha un organico di altissimo livello, soprattutto dal centrocampo in su. E ora ha pure un impianto di gioco che risponde alle caratteristiche dei calciatori e alle esigenze della classifica: ovvero, fa risultati. Garantisce punti. Certo, la buona sorte della(e) rimonta(e) e la qualità non proprio eccelsa delle avversarie battute (prima del Chievo, Udinese, Lazio, Sassuolo e Genoa) fanno pensare alla cosiddetta “fortuna ch aiuta gli audaci”. E, inoltre, la qualità della difesa (praticamente invariata rispetto allo scorso anno, col solo Ansaldi in più) non fa dormire sonni tranquilli.

Insomma, servono conferme. Serve andare avanti con la stagione per capire che Inter potrà diventare. Pioli è arrivato in sordina, ma è riuscito a toccare le corde giuste. Dal punto di vista tattico, ma forse anche dal punto di vista mentale. Vedremo se basterà, ancora e ancora di più, per puntare alle primissime posizioni.

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