ilNapolista

Da Cracovia al San Paolo: «Ci siamo seduti ai nostri posti nei Distinti, con la sciarpa di Zielinski»

Intervista a un tifoso del Napoli che abita a Cracovia e ci parla del San Paolo, di Zielinski, Milik e di Cracovia senza tifosi del Napoli.

Da Cracovia al San Paolo: «Ci siamo seduti ai nostri posti nei Distinti, con la sciarpa di Zielinski»
Da Cracovia a Napoli, con la sciarpa di Zielinski

I bagni al San Paolo sono un’esperienza mistica

Sono un tifoso. Sono nato a Fuorigrotta, a cinquecento metri dallo stadio. Fino a 18 anni un paio di volte alla settimana giocavamo delle partite infinite nei parcheggi davanti ai distinti, gli zaini della scuola come pali della porta e tanto, tanto agonismo. Sono stato abbonato, in serie A e in serie B, in curva e nei distinti. Poi, mi sono allontanato dal tifo “sullo stadio” per preferire le comodità del tifo in poltrona.

Sono però tornato allo stadio proprio venerdì, in occasione di Napoli Inter, con Francesco Castaldo, un amico che da anni vive in Polonia, patria dei nostri Milik e Zielinski. Lui ora è tornato a Cracovia, però siccome la partita è andata benissimo, ci siamo entusiasmati e divertiti, ho deciso di risentirlo via skype per fare il punto della situazione sulla squadra a mente fredda, con lo sguardo di un napoletano che vive a un paio di migliaia di km dal San Paolo.

Antonio: «Ciao Francesco, allora proviamoci, ti faccio qualche domanda sul Napoli, la Polonia e la partita di venerdì, poi ce la pubblicano sul Napolista. Che ne pensi?»

Francesco: «Sì dai, mi sembra fico».

A: «Allora, come è stato tornare allo stadio?»

F:«È sempre bello, vedere la partita dal vivo fa sempre un altro effetto. Io guardo tutte le partite del Napoli su Internet e la differenza si sente».

A: «Per te faceva freddo? no eh… sei abituato alla Polonia…»

F: «No, faceva caldo. Ero andato a vedere l’anno scorso Napoli- Frosinone (quello della rovesciata del caro Higuain) e faceva più freddo».

A: «Hai visto, abbiamo preso anche i posti numerati nei distinti… ci speravi di riuscire a occupare proprio quel posto o pensavi alla solita anarchia?»

F: «No, non ci speravo. Ed è per questo che siamo arrivati allo stadio due ore prima. Vabbè, devo dire che questa volta c’erano biglietti molto cari, da quello che ho sentito. E il freddo ha tenuto a casa molti napoletani…»

Zielinski, Napoli

Francesco Castaldo e Antonio Benforte al San Paolo.

A: «Non male anche il caffè borghetti che abbiamo bevuto, ci è servito a scaldarci un po’».

F: «Eh sì, le belle tradizioni che mi ricordano di quando andavo allo stadio con mio nonno… Un po’ come la bolletta prima della partita, peccato che ci eravamo giocati il 3- 1 del Napoli e stavamo quasi esultando quando al 90esimo l’Inter ha sprecato un gol incredibile… non sarebbe stato male festeggiare due volte».

A: «Pro e contro dello stadio del Napoli, su, puoi dirlo tanto abiti lontano»

F: «Da cosa parto?? Pro…allora secondo me il manto erboso è bello e la visuale è sempre buona da ogni postazione. Contro: la pista d’atletica, che non serve a niente, serve solo a distanziare il pubblico dalla squadra. Senza una pista d’atletica e con un pubblico più vicino ai giocatori avremmo molti punti in più in classifica. La pulizia dello stadio è precaria. I bagni sono un’esperienza mistica. Non è pensabile che per andare allo stadio dobbiamo pensare ancora al giornale vecchio da mettere sotto il sedere per non sporcarsi….
E poi ovviamente l’anarchia dei posti: perché se compro un biglietto assegnato nei distinti non posso sedermi lì ma devo preoccuparmi di andare 3 ore prima? E non sto parlando neanche delle curve (dove comunque l’anarchia regna sovrana, per esempio in quella del Liverpool è lo stesso)

A: «Sei un amuleto… sei venuto con me allo stadio e il Napoli ha stravinto… ti dobbiamo fare l’abbonamento?»

F: «Si, fatemelo! Ma non credo che potrò assistere a tutte le partite. Vabbè, al massimo lo cedo ad un amico, tanto all’entrata non te lo controllano…»

A: «Che te n’è parso del gioco del Napoli?»

F: «Il Napoli gioca benissimo, comanda sempre il gioco. Se avessimo un attaccante prolifico e non Gabbiadini (che comunque spero si riprenda) saremmo attaccati alla Juve. Secondo me possiamo arrivare tranquillamente secondi, come al solito. Il nostro allenatore è un fuoriclasse».

A: «E di Zielinski?»

F: «Grande giocatore, conosco poche mezzali di 22 anni come lui. Può cambiare le partite. Ma, ti devo dire la verità, temo che ce lo portino via presto, proprio perché è forte. Se viene il solito arabo/cinese con 40 milioni di euro non so che succede… guardando alla politica del Napoli negli ultimi anni non so se tratterranno i giocatori (anche se forti) per offerte così alte. Poi comunque abbiamo dimostrato che sappiamo re-investire in altrettanto buoni giocatori»

A: «L’Inter invece è poca roba…»

F: «Si`, sta nguaiat. Ha dei giocatori di primo livello ma l’organizzazione manca. Quando troveranno quella diventeranno temibili. Icardi è un grandissimo attaccante e Perisic una delle migliori ali del campionato. Magari anche Gabigol è forte…»

A: «Come sono considerati i giocatori polacchi che giocano nel Napoli in Polonia?»

F: «Sono considerati giovani e forti, infatti sono già stati convocati per il prossimo europeo under 21. È stato convocato anche Lasicki, giovane attaccante polacco della primavera del Napoli».

A: «Mi hai detto durante la partita che Milik in Nazionale gioca dietro la punta addirittura, significa che ha i piedi proprio buoni…»

F: «Si, esatto, dietro Lewa. A me ricorda il primo Ibrahimovic perché ha tecnica e fisico. E poi è giovane e soprattutto mi sembra che abbia un bel carattere che lo aiuterà a diventare una superstar. Mi sembra una persona a posto, magari non ci tradirà…»

A: «Ed è considerato il nuovo Lewandowski?»

F: «Si, ripongono molta fiducia in lui. Forse troppa, infatti quando all’Europeo sbagliava qualche occasione di troppo (ma ricordiamoci che ha segnato il primo gol della Polonia del torneo) è stato molto criticato»

A: «Che te n’è parso invece di Rog? non ha giocato neanche un minuto prima d’ora…»

F: «E’ forte, l’ho visto poco ma fido di quello che ho letto. Se poi abbiamo speso tanti soldi vuol dire che qualcosa c’è. È bello poter vedere il centrocampo del futuro in cambo: Rog, Zielinski e Diawara. Qualità e quantità e soprattutto prospettiva»

A: «Il migliore e il peggiore del Napoli»

F: «Il migliore è stato Zielinski perché ha spaccato la partita. Hamsik di poco sotto ma per me il capitano è il vero cardine della nostra squadra. E` bello poter vivere un’epoca in cui si sta affermando un nuovo simbolo della storia del Napoli dopo Maradona. E un giorno ai miei figli potrò raccontare le storie (e le prossime vittorie, spero) di Marek.
È difficile trovare il peggiore in queste partite. Dico Gabbiadini solo perchè non ha segnato ma poi in fondo ha lottato più del solito. Ma se non segna in queste occasioni quando segna? Speriamo lo faccia a Lisbona allora…»

A: «Il migliore e il peggiore dell’Inter»

F: «Difficile trovare il migliore, forse Handanovic che ha reso il passivo meno pesante. I peggiori: Ranocchia e Kongdobia. Ranocchia è insicuro, qualche anno fa era un ottimo giocatore ma ora psicologicamente è debole e sbaglia cose semplici…»

A: «Il migliore e il peggiore allo stadio»

F: «Il migliore è il tipo che mi ha venduto la sciarpa di Zielinski perché è stato un segno. Anche il panino con la cotoletta e le melanzane che ci ha preparato tua mamma e abbiamo mangiato prima della partita merita una nomination. Il peggiore in campo l’Inter tutta, davvero deludente. Mi aspettavo almeno un gol da loro (vedi bolletta sul 3-1)»

A: «Ci vai allo stadio in Polonia?»

F: «No, mai, potrei rischiare la morte per vari motivi: assideramento, decapitazione da parte dei tifosi polacchi (vedi: coltello lanciato in testa a dino baggio durante una coppa Uefa fine anni 90), noia

A: «Com’è il calcio in Polonia?»

F: «Vedi il punto 3 della precedente risposta. Il livello è abbastanza basso, tipo Lega pro in Italia. E mi sembra che ci sia più agonismo (troppo) che tecnica (davvero poca)»

A: «In Polonia ci sono molti napoletani e molti che tifano Napoli?»

F: «No, a dire il vero ne ho conosciuti davvero pochi napoletani e ancor di meno che tifano Napoli. Cracovia è ancora denapolizzata ma credo che ora con la rotta diretta della Easyjet ce ne saranno sempre di più.
Purtroppo ho conosciuto molti più italiani juventini».

A: «Quando torni a Napoli la prossima volta, torniamo anche allo stadio?»

F: «Volentieri, vorrei vedere la Champions al San Paolo, non l’ho mai fatto».

A: «Grazie Fra’, mi sembra sia venuta fuori una bella chiacchierata. Piacerà anche al Napolista, ne sono sicuro».

F: «Ciao Anto, a presto e forza Napoli!»

 

ilnapolista © riproduzione riservata