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Di nuovo il Reina peggiore: il Napoli ha bisogno di maggiore affidabilità tra i pali

Il secondo gol di Bernardeschi riapre il dibattito sullo spagnolo, bravissimo a gestire la difesa e fondamentale nel gioco coi piedi, ma spesso perforabile tra i pali.

Di nuovo il Reina peggiore: il Napoli ha bisogno di maggiore affidabilità tra i pali

Le cose belle di Reina

Pepe Reina ci manderà ai pazzi, davvero. È un idolo, gli vogliamo bene, ed è fondamentale per questa squadra. Giusto l’altro ieri abbiamo scritto un pezzo sul nuovo portiere del Napoli, sul portiere che sarà, tessendo le lodi dello spagnolo. Abbiamo scritto che

Pepe Reina, più che agire da portiere-e-basta, gioca come un vero e proprio libero vecchio stampo. Un ultimo baluardo di controllo e gestione dell’area, eccezionale (e fondamentale) nella lettura preventiva delle uscite, nel chiudere sul lancio lungo o comunque nella copertura della porta a distanza dalla linea.

Quelle meno belle

Dopo Napoli-Bologna, invece, scrivemmo di un problema Reina. Che si ripresenta ciclicamente, aggiungiamo ora. Le parole utilizzate furono queste

Un portiere presente, determinante quando si tratta di gestire la difesa. Distratto, disattento, diciamo pure assente quando si tratta di intercettare le conclusioni da lontano degli avversari verso la porta del Napoli.

Due facce

Le due anime di Pepe, che si confondono e a volte si alimentano anche di grandi interventi. Quest’anno, per completezza di cronaca, ne possiamo contare alcuni. Decisivi, pure. Contro l’Empoli, contro il Genoa, a Crotone. Insomma, Reina ci manderà ai pazzi. L’abbiamo detto in apertura, abbiamo spiegato sommariamente perché.

Stasera, lo diciamo, l’errore sul gol di Bernardeschi è di squadra. Nessuno attacca il gioiello viola, che punta in diagonale la mattonella migliore per battere col sinistro. E poi spara, in diagonale. Un tiro complesso, che rimbalza a terra. Ma che si poteva prendere, con un intervento più reattivo. E che, questa è la rabbia, il miglior Reina avrebbe preso con estrema disinvoltura.

Affidabilità

Questo è il punto. Non sappiamo più come e quanto poter contare su un portiere affidabile nella sua prima mission: parare i tiri degli avversari. Non sappiamo se Reina, al di là di un perfetto controllo della difesa, sia ancora in grado di non far perdere dei punti al Napoli. Il match di Firenze, viste le dinamiche raccontate dal campo, forse sarebbe finito comunque con un risultato diverso dalla vittoria del Napoli. Fatto sta, però, che 60 secondi dopo il gol dell’1-2 di Mertens, il Napoli subisce il pareggio. Come contro la Lazio, uguale identico. Probabilmente, l’errore fu ancora più marchiano in quel caso. Però rendiamo l’idea.

Nel pezzo da cui abbiamo estrapolato la seconda quote, scrivevamo che “con Reina abbiamo un problema”. Ecco, non è cambiato granché da allora. E bisogna trovare una soluzione, sul mercato. Solo che questa versione del mercato è diversa da quella dei calciatori e basta. Ecco, il Napoli dovrebbe acquistare al mercato dell’affidabilità. Una roba che, per un portiere, è rara da trovare. Purtroppo, è una situazione similare anche oggi nel Napoli. Che, spesso, si incarta intorno alle difficoltà del suo portiere sui pochissimi tiri concessi agli avversari. Ed è un vero peccato.

 

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