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Reina: «Un 2017 di crescita, la squadra è forte ma ci manca la mentalità della Juventus»

Lunga intervista di Pepe Reina ai microfoni di Mediaset: «Uno scudetto a Napoli sarebbe il traguardo più importante della mia vita».

Reina: «Un 2017 di crescita, la squadra è forte ma ci manca la mentalità della Juventus»
Reina

Lunga intervista a Premium

Pepe Reina si confessa a Mediaset Premium. Una lunga intervista, sul Napoli, sulla sua avventura azzurra e in Italia. Sui compagni e sul futuro. Insomma, su tutto. Il discorso si apre con un elogio a Mertens: «È un numero uno, un ragazzo che stimo moltissimo e a cui voglio bene come un fratello. Tiene molto al club e ai tifosi. Noi siamo una grande squadra, ora dobbiamo diventare grandissimi anche a livello europeo. C’è da migliorare molto. Rispetto alla Juve cosa ci manca? Forse la mentalità».

Il 2016 del Napoli secondo Reina

Un anno positivo, abbiamo raggiunto alcuni dei nostri obiettivi iniziali. In campionato siamo arrivati secondi meritatamente, abbiamo giocato bene, seguendo una filosofia vincente. Ci è mancato un pizzico di tutto per arrivare primi, la Juve ha fatto un 2016 fantastico ed è stato giusto che abbia vinto il campionato. Siamo soddisfatti e questo 2016 deve essere una rampa di lancio per il futuro, per crescere. Ricordo quando a Frosinone ci laureammo campioni d’inverno. I nostri tifosi esplosero di gioia, credevamo di poter lottare fino in fondo per il titolo. Poi la Juve ha vinto molte partite consecutive e ha meritato la vittoria finale.

Il match perso con i bianconeri a Torino, a febbraio

Difficile spiegare l’amarezza di quella notte. A 15 minuti dalla fine, la Juve ha anche cambiato modulo per tenere il pareggio e poi è capitato quel gol, sfortunato per noi. Siamo passati da essere a più 2 in classifica con la differenza reti per noi, a meno uno con la differenza reti a favore loro. Per loro è stata un’iniezione di fiducia e per noi è stato difficile superare quel colpo. Comunque mancava tantissimo alla fine del campionato e abbiamo continuato a credere allo Scudetto. Siamo usciti dallo Juventus Stadium sconfitti ma con la consapevolezza di aver giocato meglio della Juve. I bianconeri però poi ne hanno vinte tantissime di fila ed è sempre complicato lottare contro avversari così.

Le partite successive

Col Milan meritavamo di vincere, volevamo riprenderci il primato. Eravamo molto amareggiati, ma sono partite che possono capitare. A Udine abbiamo perso un po’ di speranza, forse è stata una sconfitta decisiva. Contro il Frosinone abbiamo raggiunto l’obiettivo iniziale che era quello di tornare in Champions. Il Pipita poi ha fatto un record stellare: eravamo tutti assolutamente soddisfatti. Tornare in Champions è stato molto emozionante. Quei momenti rendono felice qualsiasi giocatore. Diventi calciatore per goderti serate come quelle.

Questa stagione dopo l’addio di Higuain

Siamo consapevoli di avere una rosa più completa e sappiamo che quest’ anno potrà essere grandioso. Siamo a metà del cammino, le cose stanno andando bene ma la squadra può ancora migliorare: siamo una rosa che ha un grande futuro.

La Champions e l’infortunio di Milik

Siamo tra i 16 club più forti d’Europa e questo ci fa molto piacere. Abbiamo vinto un girone con tre club campioni nazionali, ma adesso dobbiamo pensare al campionato. Ogni partita sarà decisiva e dobbiamo essere pronti per stare tra le prime in Serie A e andare il più lontano possibile. Milik è arrivato con una grande pressione addosso, una situazione che poteva pesargli. Invece si è inserito subito, nello spogliatoio e in città. Sono certo che darà tantissime gioie ai tifosi.

Il gol di Higuain a Torino

Non ho pensato a niente dopo quella rete, solo che potevamo giocarcela con tutti. Negli ultimi due anni siamo stati meglio di loro, abbiamo giocato meglio ma alla fine abbiamo perso. Ci manca qualcosa forse la loro mentalità. Non può essere una casualità. A me, però, fa piacere andare in ogni stadio e giocare il nostro calcio: questa è la cosa fondamentale.

Reina e il 2017 per  i tifosi

Devono aspettarsi un anno di crescita, dobbiamo migliorar e molto ed essere forti con continuità . Siamo in crescita, siamo una squadra giovane, ci sono molti giocatori di 19-20 anni. Il mister ci ha insegnato tutto in modo chiaro: dobbiamo giocare ovunque il nostro calcio.

Napoli, Reina e l’eventuale gioia dello scudetto

Sento molto l’amore dei tifosi, e io ricambio con una grande stima. Ho tanti amici a Napoli, la mia famiglia si trova benissimo. Cerco di uscire in maniera normale perché più normalità dai alla vita più ne trovi. Mi circondo di gente che mi vuole bene e che mi ha fatto capire cosa significa Napoli. Ora so come vivere la città e me la godo. Uno scudetto qui sarebbe il traguardo più importante della mia vita. Non riesco a levarmi dalla testa questo pensiero, sarebbe un punto importantissimo nella mia carriera dopo 17 anni ad alto livello. Ci dicono sempre che non possiamo sapere quello che succederebbe in città, ecco io lo voglio vedere. Chi vincerà lo Scudetto rimarrà per sempre nel cuore di tutti i napoletani e io voglio essere uno di loro.

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