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Napoli-Inter, la partita della ritrovata serenità. Tre a zero ed entra persino Rog

Il Napoli segna due gol in cinque minuti. Non soffre mai. Non fa accademia. Partita concreta. Grande Reina. Appena un gol in meno segnato rispetto allo scorso anno.

Napoli-Inter, la partita della ritrovata serenità. Tre a zero ed entra persino Rog
Reina

Il Napoli ha segnato un gol in meno rispetto allo scorso anno

Il Napoli torna a vincere al San Paolo. Batte l’Inter tre a zero. E a tredici minuti dalla fine, Sarri fa entrare persino Marko Rog che fa così il suo esordio in serie A. Una serata storica. Che vogliamo interpretare come la partita della pace, o quantomeno dell’armistizio tra Sarri e De Laurentiis. Il Napoli gioca una partita matura, accorta, senza mai fare accademia. Una squadra che ha sempre badato al sodo. Che, di fatto, l’ha risolta in cinque minuti. Con due gol con i primi due tiri in porta. Zielinski e Hamsik. E poi non l’ha mai rimessa in discussione. Ottimo Reina con due uscite sui piedi di Icardi. Terzo gol di Insigne nel secondo tempo e poi via libera ai cambi.

Le vittorie, si sa, fanno sempre bene. Il potere taumaturgico dei tre punti. Ma non sono soltanto i tre punti. Contro un’Inter, va detta, tutt’altro che memorabile. Il Napoli è sempre stato concentrato. Non ha esitato a giocare il pallone all’indietro. Non ha voluto a tutti i costi dare spettacolo. Ovviamente la partita si è messa subito bene, ma non può essere una colpa. E comunque non ha mai rischiato e non ha subito gol.

In campo, Diawara Zielinski e Rog insieme

Negli ultimi dieci minuti, la mediana è stata composta da Diawara, Zielinski e Rog: i nuovi acquisti. Nel Napoli hanno giocato tutti bene. Ottimo Zielinski, autore di un primo tempo straordinario. Ottimo Diawara. Il solito Hamsik. Reina concentratissimo, come la coppia centrale difensiva. E anche un Gabbiadini molto dinamico. Ci sono da citare ancora Insigne, Hysaj (buono) e Ghoulam. Callejon è Callejon.

Il Napoli si porta a 28 punti in classifica, agguanta la Lazio e l’Atalanta. E, incredibile ma vero, ha solo tre punti in meno rispetto allo scorso anno. E, sempre rispetto a dodici mesi fa, appena un gol segnato in meno. Appena uno. Senza il calciatore da novanta milioni e da otto partite di campionato senza Milik. Il Napoli non segnava tre gol in casa in campionato dal 17 settembre: Napoli-Bologna 3-1.

La partita

Sarri recupera Hysaj, rimette in mediana Diawara e Zielinski (tra i migliori in campo nel primo tempo) e davanti giocoforza rinuncia a Mertens. Pioli ha la sua solita difesa, davanti però ha Icardi e alle sue spalle Candreva, Banega e Perisic. In mediana, Kondogbia e Brozovic.

La cronaca è cruda. Il Napoli, come lo scorso anno, va in vantaggio al primo tiro in porta. Lancio di Hamsik per Callejon che dalla sua posizione la appoggia indietro per l’accorrente Zielinski che di destro in area incrocia rasoterra. Handanovic non si muove nemmeno. Uno a zero.

Il tempo di registrare il giallo a per fallo da dietro su Gabbiadini, che il Napoli raddoppia. Gli azzurri battono veloce, Zielinski serve Hamsik che ha davanti a sé un corridoio, lo percorre e da sinistra di sinistro batte di nuovo Handanovic. Due a zero. E sono passati cinque minuti. Meglio non poteva cominciare.

L’Inter impiegherà venti minuti per riprendersi. Il Napoli ha, con Gabbiadini, l’occasione per segnare il terzo ma Handanovic ribatte. Gabbiadini gioca. Si batte. Al 18esimo colpisce di testa di poco a lato su cross di Insigne. Più tardi, Sarri lo applaudirà per una falla difesa e restituita all’indietro.

Ecco, il Napoli non ha paura di appoggiare palla all’indietro. Lo fa più volte. Ottimo segno. Non ha l’ansia di sfoderare il gioco. Gioca, perché gioca. Ma non ostenta nulla.

Il primo tiro dell’Inter è al ventesimo: Icardi, di sinistro, di poco fuori, ma Reina c’è. Il portiere per ben due volte è molto bravo a uscire con un tempismo perfetto su Icardi solo davanti alla porta e a respingere il tiro del capocannoniere della Serie A. La prima volta su errore in disimpegno del Napoli, la seconda su passaggio di Candreva. In entra ed Reina esce benissimo sui piedi di Icardi solo davanti a lui. Grande occasione per l’Inter

Il Napoli si rende pericoloso altre tre volte. Diagonale di sinistro di Gabbiadini: Handanovic para. Gran bel tiro di Hamsik: respinto. E poi con Zielinski, autore di un primo tempo splendido, sempre di corsa, che arriva stanco dopo una corsa di cinquanta metri e non ha la lucidità necessaria per chiudere un cross di Insigne. Si chiude con le ammonizioni di Ansaldi e lo stesso Zielinski.

Secondo tempo

Non c’è partita. Pioli comincia con Eder al posto di Banega. L’Inter si fa viva per due tre minuti. Brozovic sfiora il gol. Poi finisce. Il Napoli non soffre più. Segna il terzo gol con Insigne che gira di sinistro in area su assist di Albiol. Il Napoli non fa accademia, controlla. Potrebbe segnare ancora. Sarri manda in campo Giaccherini per Insigne, Maggio per Hysaj e soprattutto Rog per Hamsik. Da ricordare una bella parata di Reina su rasoterra a botta sicura di Candreva in area. Finisce qua. Il Napoli è vivo e può guardare con serenità a Lisbona dove martedì affronterà il Benfica in Champions.

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