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Il Napoli e il sorteggio di Champions: il punto sulle avversarie “battibili”

Real Madrid, Bayern Monaco e Manchester City sono gli spauracchi della seconda urna, ma il Napoli di Champions può giocarsela alla pari, o quasi, con tutte le altre.

Il Napoli e il sorteggio di Champions: il punto sulle avversarie “battibili”

Il sorteggio di Champions. Quello vero, quello importante. Quello che porta agli accoppiamenti dell’eliminazione diretta. Il Napoli non ne viveva uno dal 2011, cinque anni fa. Allora, la squadra di Mazzarri arrivò seconda nel girone e beccò il Chelsea. Sappiamo com’è andata a finire. Facciamo un confronto tra le fasce di allora e le fasce di oggi, fermo restando il paletto dei club della stessa nazione che non possono incontrarsi:

Qualificate come prime (2011/2012)

Bayern Monaco, Inter, Benfica, Real Madrid, Chelsea, Arsenal, Apoel, Barcellona.

 Qualificate come seconde (2011/2012)

Napoli, Cska Mosca, Basilea, Lione, Bayer Leverkusen, Marsiglia, Zenit, Milan

Qualificate come prime (2016/2017)

Arsenal, Napoli, Barcellona, Atletico Madrid, Monaco, Borussia Dortmund, Leicester, Juventus.

Qualificate come seconde (2016/2017)

Paris Saint-Germain, Benfica, Manchester City, Bayern Monaco, Bayer Leverkusen, Real Madrid, Porto, Siviglia.

Ovviamente, non vogliamo “piangere” su come sia cambiata la seconda fascia. Criteri iniziali diversi hanno portato a questa particolarissima situazione, con tanti gruppi con due squadre molto forti e altri (vedasi Leicester-Porto, gruppo G) con club meno prestigiosi. È tutto frutto del caso, ovviamente.

Le avversarie “battibili” (ovvero, oltre Real, Bayern e City)

Il pezzo che vogliamo proporre oggi riguarda quelle che sono le nostre avversarie “fattibili”, nel senso di battibili. Sabato presenteremo tutti i possibili incroci del Napoli, quella che facciamo adesso è una riflessione su quelle squadre con cui, a un’analisi fatta oggi, il Napoli può giocarsela. Nel gioco delle percentuali, in redazione, abbiamo assegnato 90%-10% agli eventuali scontri con Real Madrid e Bayern Monaco. Ovviamente, ci riferiamo al passaggio del turno. E, altrettanto ovviamente, la percentuale maggiore premia Merengues e campioni di Germania. Siamo più o meno 82%-18% (media veloce tra l’80% e l’85%) contro il Manchester City. Che è una squadra costruita per vincere, con un grande allenatore e un numero incredibile di campioni.

Qui, però, parte la nostra analisi. E dopo? Dopo queste tre “ingiocabili” o quasi, il Napoli può legittimamente aspirare ai quarti di finale.? La risposta è sì. Ovviamente, la convinzione di questa affermativa è legata all’avversario, cambia in base al club che l’urna di Nyon eleggerà per giocarsi l’ottavo contro il Napoli. In ordine di forza, almeno secondo noi, ci sono Psg, Bayer Leverkusen, Siviglia e Porto.

Psg (38%-62%)

Cominciamo dai francesi, e ovviamente anche qui abbiamo giocato con le percentuali. Eravamo e siamo indecisi, quindi diremmo un 62%-38% in loro favore. Non fosse altro che per la qualità assoluta della squadra, con calciatori come Thiago Silva, Di Maria, quel Cavani che conosciamo così bene. Più Verratti, Marquinhos, Lucas, Jesé, Pastore. Insomma, una squadra più forte del Napoli, con una maggior esperienza europea (dall’ingresso delle quote arabe nel club, quattro qualificazioni di fila ai quarti di finale) e una profondità importante nella rosa. In panchina, Emery (che pure abbiamo in qualche modo “accarezzato”), re di Coppe non ancora a suo pienissimo agio nella nuova esperienza francese.

Ecco, questo è il punto: a differenza delle tre squadre di cui sopra, un eventuale abbinamento con i francesi non ci vedrebbe sconfitti in partenza. Perché il Psg è ancora in rodaggio, studia questo suo nuovo progetto. E perché il Napoli ha ed avrebbe la qualità del gioco necessaria per potersela giocare a Parigi, tra l’altro contro una squadra che gioca un calcio non molto dissimile. Europeo, come si dice nei tempi moderni. Al San Paolo, nel return match, non è proprio utopico immaginarsi una vittoria. Certo, a quel punto sarà fondamentale l’efficacia della fase difensiva, perché in questo caso un solo gol cambia tutta la storia. E contro una squadra con questo tipo di campioni, subirlo non è mai improbabile.

Bayer Leverkusen e Siviglia (52%-48%)

Dopo i francesi, ecco Bayer e Siviglia. A parità di percentuali, diciamo un 52% noi e un 48% loro. Ricordiamo che, con queste percentuali, ci stiamo giocando. Entrambe hanno nella tattica la loro dimensione più importante. Da una parte, il gegenpressing teutonico di Schmidt, un gioco a mille all’ora, intenso, potenzialmente letale soprattutto in Germania. Ma che, proprio per questa sua caratteristica di estrema rapidità, contempla errori e strafalcioni. Dall’altra, gli esperimenti futuristici di Sampaoli, una specie di santone della lavagnetta sempre alla ricerca della miglior soluzione per ingabbiare l’avversario. Gli andalusi, per la prima volta agli ottavi di Champions dopo sei stagioni, hanno rivoluzionato la squadra con tanti fantasisti. Basti pensare a Vazquez, Nasri e il giapponese Kyotake. Stanno disputando un’ottima Liga, hanno messo paura alla Juventus ma sono un progetto ancora all’inizio, con tutte le problematiche del caso.

A queste due squadre, il Napoli di Sarri opporrebbe il suo impianto di gioco organico e definito, una personalità spiccata e un organico sicuramente competitivo, alla pari se non superiore. Nessuno dei tre roster, infatti, trabocca di calciatori abituati alla fase ad eliminazione diretta della Champions. Sono tre club giovani, dal profilo simile e con le medesime ambizioni. Si parte alla pari, dunque. Anzi, per noi il Napoli è pure leggermente favorito.

Porto (55%-45%)

Stessa cosa anche col Porto, ma per motivazioni esattamente opposte. La squadra lusitana, pur senza grandi nomi, viene da due quarti di finale e un ottavo nelle ultime cinque stagioni. Ha eliminato la Roma nei preliminari, è una squadra che conosce i palcoscenici europei e che ha sempre un asso nella manica nel suo organico. Quello di oggi si chiama, indifferentemente, André Silva, Jesus Corona o Yascine Brahimi, calciatori forse non conosciutissimi al grande pubblico ma apprezzati (e ricercati) dagli osservatori dei grandi club. Accanto a loro, l’oggetto del desiderio estivo del Napoli: Hector Herrera, capitano e leader del centrocampo.

Ovviamente, a parità di condizioni, il Napoli parte favorito. Azzardiamo un 55%-45%, perché l’organico a disposizione di Sarri è superiore e perché i portoghesi si sono comunque qualificati all’ultima giornata in un gruppo con Leicester, Copenaghen e Bruges. Quindi, come dire: esperienza internazionale e tradizione del club, ma anche la necessaria consapevolezza di essere più forti. E di potersela giocare, in casa e in trasferta.

In Portogallo, poi, questo Napoli funziona discretamente.

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