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La media gol (e punti) del Napoli con Milik è uguale a quella del Napoli senza Milik

La forza dei numeri, la forza del Napoli. L’assenza di Milik (o del fantomatico centravanti) non ha modificato il rendimento della squadra di Sarri.

La media gol (e punti) del Napoli con Milik è uguale a quella del Napoli senza Milik

La forza dei numeri, la forza del Napoli

Sapete come la pensiamo, e sapete che per noi Gabbiadini non è una prima punta adatta al Napoli. L’abbiamo scritto più volte, basta cercare. Abbiamo salutato i suoi miglioramenti, ma abbiamo pure (e sempre) sottolineato le sue difficoltà di adattamento al gioco del Napoli. Eppure, questa squadra è stata in grado di superare, col tempo, l’assenza di Milik. L’ha fatto sfruttando e catechizzando Mertens, l’ha fatto mantenendo inalterato il suo rendimento. Sì, avete letto bene. Dopo ieri, il Napoli ha pareggiato tutte le statistiche pre e post infortunio di Milik in campionato.

Cominciamo dalla media gol. Alla settima giornata, Atalanta-Napoli, la squadra di Sarri conosce la prima sconfitta stagionale. Milik è ancora in campo, si farà male durante il successivo week-end internazionale. Alla settima, quindi, Napoli con 14 gol in 7 partite. Una media tonda, esattamente 2 a partita.

Ieri si è giocata la sedicesima giornata, quindi il Napoli ha giocato 9 partite senza Milik. I gol, oggi, sono 32. Una sottrazione e una divisione ci dicono qual è la media gol della squadra di Sarri senza Milik. Dei 32 gol segnati dal Napoli in campionato, basta togliere i 14 delle prime 7 partite. Totale 18, in nove partite. Ovvero, esattamente due. Esattamente come quando c’era Milik (e i treni arrivavano in orario).

I risultati

Anche i risultati dicono la stessa identica cosa. Come per i gol, anche la media punti del Napoli alla settima giornata è un numero intero. Ed è sempre 2, 14 punti in 7 partite, frutto di quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta. Oggi, il Napoli ha 31 punti in classifica. Quindi, solita operazione matematica: 31 punti di oggi meno 14 alla settima fanno 17. Che, diviso 9, fa 1,88. Al Napoli sarebbe bastata una vittoria in più (Lazio? Sassuolo? Abbiamo citato solo partite stradominate) per avere una media punti addirittura positiva tra il periodo pre-Milik e post-Milik. E anche rispetto alla stagione scorsa. A questo punto del torneo, il Napoli aveva 32 punti. Uno in più, solo uno, rispetto a oggi. 

Si potrebbe aggiungere che, nel frattempo, il Napoli ha anche passato al primo posto il suo girone di Champions e che il dato della shot accuracy, ovvero il rapporto tra conclusioni tentate e conclusioni in porta, si è alzato (dal 44% al 51%). Ma queste, ne siamo certi, sono cose che non contano. O no?

Conclusioni

Il Napoli, lo diciamo anche noi, ha subito l’assenza di Milik e del centravanti. Ma solo nella testa, e come sistema organico di gioco che ha dovuto riadattarsi piano a un nuovo assetto. Attacco e rendimento, in realtà, non hanno risentito di tutto questo gran peso. E ora, dopo il giusto periodo di risistemazione tattica, fisica e mentale, il Napoli è tornato a correre con la stessa velocità dell’anno scorso, con la stessa velocità di quest’anno. Lo dicono i numeri, che sono l’unica cosa insindacabile sulla terra. A voi il dibattito sul “dove potevamo essere”, ora. Quello, però, non è oggettivamente dimostrabile. Esattamente come la (s)fortuna, per l’infortunio di Milik e per alcuni episodi che girano. Una volta bene, altre meno. È il calcio, bellezza.

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