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L’indagine sui tifosi del Napoli: il 72% arriva dalla Campania, un restante 10% dal resto del Sud

I dati StageUp e Ipsos approfonditi e “spiegati” dal presidente Federico Gaetano: «Grazie ai risultati degli ultimi anni, i tifosi stanno riscoprendo il Napoli».

L’indagine sui tifosi del Napoli: il 72% arriva dalla Campania, un restante 10% dal resto del Sud

L’indagine StageUp

Ieri abbiamo letto (e pubblicato) la notizia sulla crescita dei tifosi del Napoli. Quel 61% di aumento quinquennale ci ha incuriosito, così abbiamo deciso di andare direttamente alla fonte. Abbiamo interrogato l’indagine attraverso un’intervista al presidente della società che l’ha effettuata, la StageUp. Si chiama Federico Gaetano, e ci ha spiegato subito il senso di questo sondaggio. Che poi, è anche la base del lavoro della sua azienda: «La nostra è una ricerca pluriennale, che facciamo in collaborazione con Ipsos dal 2004. La nostra partnership con Ipsos si basa sulle rispettive competenze: noi siamo esperti nello sport business, e ci uniamo a un’azienda importante così importante per offrire prodotti molto precisi e dettagliati».

«L’indagine – continua Federico Gaetano – permette di comprendere l’evoluzione dei bacini di tifosi. È possibile applicare queste dinamiche anche ad altri sport, ma in Italia il calcio la fa da padrone. Di solito, la raccolta dati e il trattamento dei risultati vengono fatti una volta l’anno, dopo il termine della stagione sportiva. Quindi, il sondaggio da cui si evince la crescita dei tifosi del Napoli risale a giugno 2016. Subito dopo il secondo posto».

Tifosi e risultati

Una collocazione temporale importante, in quanto il trend del tifo è molto legato all’evoluzione dei risultati. «Interrogare il nostro campione al termine della stagione calcistica ci permette di legare la distribuzione del tifo anche alla crescita della competitività. È un po’ il caso del Napoli, che ha conosciuto questo aumento di tifosi ed appassionati in concomitanza con il ritorno ai vertici del campionato» A questo punto, però, la curiosità riguarda il famoso “campione”.

Che attendibilità ha quella crescita del 61%? Chi fa parte di quel 61%? «Il corpo del nostro sondaggio – spiega Gaetano – è riferito a duemila persone del cosiddetto target commerciale, dai 14 ai 64 anni. La proporzione anagrafica e geografica è perfettamente bilanciata con quella nazionale. Se gli abitanti della Campania rappresentano una certa percentuale della popolazione nazionale, il numero di campani all’interno del nostro gruppo d’analisi sarà proporzionato sui duemila individui. Faccio un esempio: il 12% degli italiani sono campani? Il 12% del nostro campione sarà campano. Ovviamente, ho fatto dei numeri a caso».

Quindi, va da sé che il campione sia stratificato e geograficamente eterogeneo. E descrive una crescita impressionante: «La nostra esperienza pluriennale ci permette di tracciare tutti i cambiamenti dei bacini di tifosi. Guardando soprattutto a squadre con grandi tradizione, che consideriamo prioritarie in certi tipi di indagini, nessuno ha avuto la crescita del Napoli. Quel 61% di tifosi e simpatizzanti in più sottolinea che i napoletani hanno ripreso a crederci».

Dove?

Quindi, i tifosi stanno riscoprendo il Napoli. Questa, però, è una definizione troppo generale. Poco dettagliata. Ecco perché, in modo da soddisfare la nostra curiosità, abbiamo voluto interrogare in maniera più approfondita i dati. Come si compone questo 61%? E, soprattutto: l’aumento di tifosi del Napoli è riconducibile esclusivamente a un territorio limitato come quello cittadino/regionale? Oppure esistono tanti supporter azzurri in altre regioni, tanto da poter pensare a una diffusione geograficamente trasversale (come quella della Juve, per intenderci)?

Il presidente di Stage Up ci ha fornito dei dati più particolareggiati, che mostrano la reale distribuzione della fede azzurra. Il 72% si concentra nella regione Campania, quindi il 28% dei tifosi del Napoli è residente in altre zone d’Italia. Un dato interessante, che però va in qualche modo filtrato. Lo spiega lo stesso Federico Gaetano: «I numeri riguardano i tifosi residenti, quindi non permette di capire realmente se ci siano persone nate e cresciute al Nord che tengano al Napoli senza aver avuto influenza familiare. I napoletani sono ancora oggi sparsi per l’Italia». Vero.

Su questo 28% “straniero”, fa riflettere la divisione geografica: 10% Sud e Isole, 8% al Centro e il restante 10% diviso tra Nord Est (6%) e Nord Ovest (4%). Quindi, la fetta maggiore di tifosi azzurri non napoletani è concentrata nella altre regioni del Sud. Un po’ come a confermare l’idea “borbonica” di Napoli capitale del Sud, almeno dal punto di vista calcistico.

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