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De Laurentiis: «Sarri è un grandissimo. È un dipendente, lui e il Napoli devono lavorare insieme»

Intervista a 360 gradi a Sky. «Pavoletti deve fare le visite mediche. Mertens è più scugnizzo di Insigne. Non venderò il Napoli».

De Laurentiis: «Sarri è un grandissimo. È un dipendente, lui e il Napoli devono lavorare insieme»
Aurelio De Laurentiis

«Pavoletti deve fare le visite mediche»

Ampia intervista di Aurelio De Laurentiis a Sky. Il presidente del Napoli ha toccato tanti argomenti. Ha cominciato con la populistica dichiarazione: «Manca il regalo più importante per i tifosi. Ma c’è tempo. Il nostro Natale non finisce mai».

Pavoletti.  «Deve fare le visite mediche nei prossimi giorni. Auguriamoci che sia in forma. In quel ruolo c’è anche Mertens un vero nueve, altro che falso».

Sarri e la rosa. «Il Napoli non ha deficit, ha una rosa molto ampia che secondo me non è stata valorizzata e allenata al punto giusto. Sarri è un grandissimo allenatore ma come tutti i toscani è attento e furbo. Allena la squadra per sé stesso e per la società. Non è un problema solo di Sarri, secondo me l’allenatore deve essere una parte forte della società. È un dipendente, la società deve rapportarsi a lui in un contesto di crescita. Ci sono allenatori che vogliono alcuni calciatori, ed altri che lasciano fare. Non è un invito a Sarri a osare di più”.

Il 2016. «Sono stati tutti momenti belli. È merito di Sarri. Il Napoli fa divertire quando gioca perché è la squadra la prima a divertirsi. Nessuno, però, si può lamentare se ci sono distrazioni. Né Sarri né i tifosi né i giornalisti. A volte mi addormento guardando alcune partite, mai col Napoli. Se il gioco deve essere anche intrattenimento e spettacolo, ho sposato il regista giusto. Sarri l’ho voluto fortemente, è stata la scelta giusta”.

Cosa non rifarebbe. «Non guardo mai al passato». 

«Invidio alcuni giocatori al Milan»

Il Real Madrid? «Dopo trent’anni, è la partita delle partite. Hanno un fatturato quattro volte al nostro. L’importante sarà giocare bene. I calciatori dovranno dimostrare di avere personalità. Parliamo di una squadra che ha un giocatore, Cristiano Ronaldo, che anche da infortunato ha dato il suo contributo per far vincere al Portogallo l’Europeo. Servirà tenuta psicologica. Sarà Davide contro sfiderà Golia. Il San Paolo sarà stracolmo». 

Doha e il Milan. «A Doha vincemmo noi, proprio come il Milan ieri. Il Milan ieri mi è piaciuto. Ha due o tre calciatori che mi piacciono. Non faccio nomi ma li invidio ai rossoneri. Sono una squadra ben allenata».

La distanza con la Juventus. «Il gap c’è solo dal punto di vista societario. Loro hanno una storia immensa. La Juve è una goccia dell’oceano della famiglia Agnelli. Dal punto di vista economico, non ce n’è per il Real, Barcellona, Bayern, City, United, per i cinesi. È il top del top, ma la loro forza non la vedo. La vedo solo nella continuità.Nel momento in cui il Napoli farà capire cosa vuol dire Napoli, possiamo fare davvero bene. Napoli è una filosofia di vita».

«Mertens è più scugnizzo di Insigne»

Mertens e Insigne. «Mertens ha la faccia di scugnizzo, forse anche più di Insigne. Mertens è uno scugnizzo spensierato, Insigne è uno scugnizzo pensieroso». 

La politica. «Non m’interessa, la politica del non fare non mi appartiene».

Il Napoli ai cinesi. «Non venderò mai il Napoli, se non quando sarò stanco del mondo del calcio. Io sono giovane nel calcio, sono come un 25enne. È un mondo in espansione, mi interessa molto».

Chiude con gli auguri.

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