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De Boer: «A Napoli un progetto in otto anni, l’Inter lo voleva in due settimane»

L’ex allenatore dell’Inter attacca la società: «Non si sa chi comanda». E come esempio virtuoso cita il Napoli.

De Boer: «A Napoli un progetto in otto anni, l’Inter lo voleva in due settimane»
De Boer

All’Inter nessuno comanda

Il buon Franck de Boer comincia a togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Proprio lui, l’olandese scaricato come un ferro vecchio dall’Inter e dall’intellighenzia giornalistica (evidentemente un ossimoro). Pioli a Napoli ha incassato la seconda sconfitta della sua gestione. Un 3-0 mica da ridere con due gol nei primi cinque minuti. La prima è stata in Europa League, in Israele.

De Boer ha rotto il silenzio con un’intervista al giornale olandese Ziggo Sport. «I cinesi sono i proprietari – ha detto – ma nella realtà nessuno comanda. Nessuno detiene realmente il potere. È questo il problema principale all’Inter». Insomma per de Boer la lacuna interista è nella eccessiva ramificazione senza alcuna gerarchia. «Sono ambiziosi ma dovrebbero prima lavorare all’organizzazione interna».

Napoli esempio virtuoso

Nella sua intervista, per fare un esempio virtuoso, de Boer ha citato il Napoli. «A Napoli hanno lavorato otto anni a un progetto, all’Inter lo volevano in due settimane». È meraviglioso che ovunque, fuori Napoli, quello della società azzurra sia considerato un progetto solido e addirittura da prendere a esempio. Solo da Pozzuoli alla Doganella è considerato di basso livello. Peraltro non da amministratori delegati di multinazionali.

De Boer ha parlato anche del modulo, del 4-3-3. «Ci voleva tempo, c’era un sistema di gioco completamente diverso da assimilare, con pressing, anticipi. Qualche volta è andata bene, come ad esempio contro la Juventus, altre no. È normale in un processo di assimilazione e di crescita».

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