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Altro che Milik, la differenza nel Napoli si chiama Albiol

Nelle nove partite che ha giocato, il Napoli ha subito sei gol. Nelle undici che non ha giocato, il Napoli ne ha subiti sedici.

Altro che Milik, la differenza nel Napoli si chiama Albiol

Altro che Milik e il mal d’attacco

Ma siamo sicuri di non aver sbagliato completamente prospettiva in questi mesi? Siamo sicuri che il problema principale fosse l’assenza dell’attaccante? L’infortunio di Milik, la crisi di Gabbiadini, la difficoltà di Mertens ad adattarsi in un ruolo non suo, la caparbietà dell’allenatore a cambiare modulo?

Il Napoli, tra campionato e Champions ha giocato 20 partite e solo tre volte non è andato a segno, nei due 0-0 con Kiev e Genoa e nella sconfitta per 1-0 con l’Atalanta.

Piuttosto il dato che emerge, nella lettura dei numeri, è un altro. Ed è tutto relativo alla difesa. Sarà anche un caso (ma 20 gare sono un numero rilevante per la statistica) la differenza tra le partite in cui Albiol ha giocato e quelle in cui non ha giocato è clamorosa. Consideriamolo assente nella gara in cui si infortunò, contro il Benfica, a fine settembre, perché fu costretto a uscire dal campo dopo appena 11 minuti. Consideriamolo invece presente nella gara contro il Milan, perché fu sostituito solo all’88’.

Ebbene, Sarri ha schierato Albiol 9 volte e lo ha lasciato fuori in 11 occasioni, 10 per infortunio e lunedì scorso contro il Sassuolo per scelta tecnica, non aveva ancora i 90 minuti nelle gambe in due gare a così poca distanza una dall’altra.

Con Albiol in campo, per cinque volte zero gol subiti

Nelle nove gare in cui lo spagnolo ha giocato il Napoli ha subito complessivamente sei gol, nelle 11 in cui è stato fuori 16. Clamoroso il dato in Champions, un solo gol preso nelle due presenze, ben 6 nelle 3 gare in cui non ha giocato (compresa quella col Benfica).

Ma non finisce qui. Nelle 9 presenze tra serie A e Champions, ben 5 volte il Napoli non ha subito gol. Nelle restanti 11 partite questo è accaduto una sola volta, contro l’Empoli che ha il peggior attacco della serie A.

I motivi? Probabilmente il carisma che dà sicurezza all’intero reparto e la capacità e l’esperienza di alzare e abbassare la linea quando serve. Ma le considerazioni tecniche le lasciamo ai tecnici. I numeri dicono che la sua assenza in campo è stata determinante nel calo di risultati del Napoli negli ultimi due mesi.

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