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La notizia è che non mi è piaciuto nemmeno Sarri

La cronaca di una serata surreale, con il Napoli che non gioca e Trevor Francis che non si fa trovare in telecronaca.

L’incostanza è il problema del secolo

Al fischio finale mi scrive Gregorio che è allo stadio: “Cosa scriverai?”, gli rispondo: “Comincio con la tua domanda”. Almeno ci facciamo una risata. Gregorio poi mi dice: “Posso dirtelo: partita noiosa”. Gli rispondo che lo so, che l’ho vista, gli dico pure che il pezzo lo scriverò domattina e invece lo sto scrivendo ora. Naturalmente cominceranno con Insigne che è un’altra volta scarso, ma come, sabato era tornato. Dov’era andato? Da nessuna parte. È forte ma incostante, l’incostanza è il problema del secolo. Naturalmente scriveranno che in panchina abbiamo il centravanti e giochiamo col falso nueve. Naturalmente altri risponderanno che il centravanti stava mezzo infortunato, e poi diranno: “Ma chi? Ma quale? Quello che ha fatto mezzo gol e si è fatto espellere contro i cadaveri del Crotone?”. Fermi tutti, cadaveri erano pure questi di stasera, e mezzi morti sono pure il Besiktas e il Benfica. Questo continua a essere il girone più facile e in un mondo ideale saremmo già qualificati. Comunque io al fratello di Melania Gabbiadini voglio bene e credo che segnerà contro il Sassuolo.

‘Nciampecone si è reincarnato nel corpo di Mertens e Insigne

Sono un po’ quelle partite che cerchi di convincerti di qualcosa, poi la convinzione scema, allora a quel punto ti fai fesso tu solo e pensi che sia impossibile non segnare a questi ciucci, poi come se niente fosse ti trovi all’ottantesimo, stai zero a zero, e non tieni nemmeno una birra in casa. Nel Giugliano, molti anni fa, giocava uno che chiamavamo ‘Nciampecone, ed eccolo reincarnato nel corpo di Mertens e Insigne. Frenesia portami via. E comunque stasera gli inglesi non ci hanno mandato Trevor Francis, si è messa male fin dal telecronista. Trevor, ma dove ti hanno spedito? Dateci il Barcellona la prossima volta, almeno perdiamo tre a zero e il giorno dopo possiamo raccontarcela parlando di quanto fossero forti i nostri avversari.

Sarri era moscio pure lui

Stasera il Napoli non mi è proprio piaciuto, dominio sì, controllo del gioco sì, facilità di arrivare al limite dell’area sì; però mi è parso che mancasse un po’ di cattiveria, prima ancora del centravanti. La notizia è che non mi è piaciuto nemmeno Sarri, ma non perché non abbia schierato Gabbiadini dall’inizio. Non mi è piaciuto perché in panchina non si è incazzato più di tanto e allora significa che stava moscio pure lui. Vorrei, però, scrivere un pezzo divertente stasera, per farmela passare, tanto domani nessuno avrà molta voglia di leggere, no? Dimentichiamo è la parola d’ordine, l’altra è: polemizziamo. Non guardate me, che non tengo voglia. Su Twitter scrivo che il nostro girone era il più facile e che ce la siamo complicata. Mi rispondono che siamo scarsi pure noi. Ma com’è? Non eravamo forti? La parte divertente del pezzo comincia ora. Stavate già ridendo? E allora continuate.

La bellezza è una condanna. Temo che lo sia anche la uallera.

Facciamo quadrato intorno alla squadra. Passami il metro. Il metro non ce l’ho, facciamo un quadrato a occhio. Con un occhio solo? E poi non vedono la porta. Sai che novità. Non vedevano la porta come quando c’era la nebbia vera a Milano e non vedevi nemmeno i lampioni per strada. Non divagare, mi sembri Insigne. Non farmi fretta, mi sembri Mertens. Guarda i tifosi: hanno incitato. Hanno applaudito, non è servito. Aveva ragione Auriemma: doveva mettere a El Kaddouri; ma non sta in lista e gli trovavamo una ragazza single all’ingresso, dopo il buttafuori lo faceva entrare. Fallo più divertente. Hai ragione. Zielinski, però, un po’ deludente. L’ultima volta che ha aperto il campo in due faceva ancora caldo. A Napoli fa caldo pure adesso. E io che ne so, a Milano piove. Hamisk e Diawara tutto sommato mi sono piaciuti. Non esagerare, diciamo che non ci sono dispiaciuti. Vabbè. Facciamo quadrato intorno ai ragazzi. Guarda su Amazon se vendono un centravanti. Ho Prime se ce l’hanno ce lo consegnano per domattina. Non siamo stai belli e non abbiamo vinto. Ma non dovevamo vincere pure da brutti? E niente nun ‘o sapimme fa. La bellezza è una condanna. Temo che lo sia anche la uallera. Questa parola ti piace proprio. Hai ragione, scusami, è che ho visto Inler azzeccare un dribbling. Ci basta il pareggio. Statte zitt’.

La kombat evidenzia il fisico di Giaccherini

Non c’entra niente ma quando Ghoulam alza entrambe le mani per chiamare lo schema penso sempre che stia pregando. Non c’entra niente ma mio padre dice: “non vedono più la porta”. Priestec’ ‘e lent’, papà. Non c’entra niente ma la Kombat evidenzia troppo il fisico strano di Giaccherini. Non c’entra niente ma troviamo un barbiere migliore, voi sapete per chi. Non c’entra niente ma potevamo segnare. Non c’entra niente ma un sacco di volte siamo finiti in fuorigioco. Quasi sempre Insigne. Non c’entra niente ma il fratello di Melania Gabbiadini ha avuto due occasioni, meritava un gol. Non c’entra niente ma abbiamo attaccato sempre. Non c’entra niente ma senza tirare. Non c’entra niente ma Sarri ha detto che vincere o pareggiare era uguale, tanto a Lisbona avremmo avuto in ogni caso due risultati su tre a disposizione. Non c’entra niente ma questa è una scemenza, se avessimo vinto non l’avrebbe detta. Ma Sarri è dimagrito? Non lo so, e poi che c’entra? Niente. Appunto. Non c’entra niente ma Milik in tribuna era bello. Non c’entra niente ma Gregorio mi ha detto: “Sarà dura”. Gli ho risposto: “Vinceremo”. Con un entusiasmo tirato fuori non so nemmeno io da dove. Non c’entra niente ma avimma jettà semp’ ‘o sanghe.

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