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I quattro (non cinque) gesti tecnici di Napoli-Dinamo Kiev: Hamsik, Gabbiadini e Rudko

Il match di ieri sera in pillole, in gif animate. Però in formato ridotto: Napoli-Dinamo Kiev non è stata una partita particolarmente spettacolare.

I quattro (non cinque) gesti tecnici di Napoli-Dinamo Kiev: Hamsik, Gabbiadini e Rudko

La rubrica di quest’oggi andrà online in formato ridotto rispetto al consueto. Di gesti tecnici meritevoli, siamo riusciti a estrapolarne solamente quattro. Il basso livello emozionale e di gioco della partita non ci ha permesso altrimenti. Si spera ci siano più cose belle da raccontare, la prossima volta.

L’uscita di Rudko su Mertens

Eppure, pronti via e sembra un Napoli voglioso. Agevolato da una difesa ucraina decisamente troppo alta: Mertens scappa via su una geniale palla in profondità di Ghoulam. Il giovane portiere della Dinamo, sostituto dell’eterno Shovkovskiy, legge bene ed esce fin’oltre il limite dell’area. Il belga fa la scelta giusta provando a spostare il pallone per saltarlo in velocità, ma è ancora più bravo l’estremo difensore a prendergli il tempo e sottrargli la sfera. Più avanti, Rudko vincerà un altro duello in situazione analoga, coprendo nuovamente alla grande lo specchio.

 

L’anticipo di Kacheridi

A inizio secondo tempo, una delle poche azioni “da Napoli”. La solita combinazione sulla sinistra porta Hamsik in condizione di crossare al centro per Callejon. La palla bassa è perfetta, ha la velocità e la direzione giuste, tagliando alle spalle di due difensori della Dinamo. Non del terzo, purtroppo: Kacheridi interviene in disperata all’ultimo togliendo allo spagnolo quello che sarebbe stato un gol fatto.

 

Il tiro di Hamsik e la parata di Rudko

Di recente, è il capitano, comportandosi secondo il grado, a prendersi sulle spalle la squadra nei momenti difficili. Ha provato a farlo anche ieri sera, qui con un’autentica scudisciata dal limite dell’area. Tiro forte e ben indirizzato, ma Rudko è piazzato bene e risponde alla grande.

 

 

Il tiro di Gabbiadini

E’ entrato con la voglia di spaccare il mondo, Manolo. Stava quasi per riuscirci e lo avrebbe meritato. Anche perché si è trovato in condizione, una volta tanto, di concludere come piace a lui: fronte alla porta, mettendosi palla su quel sinistro che la porta la sente come pochi altri. Prova a piazzarla, purtroppo non ci riesce abbastanza, la palla non gira e sfila di pochissimo a lato con Rudko che stavolta avrebbe preso solo aria. Peccato.

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