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Tutti sanno la verità sul momento del Napoli. Tranne me

Da Satana a Higuain fino a Sarri che ha rifiutato quindici centravanti. Tutti hanno una versione. Io invece no.

Tutti sanno la verità sul momento del Napoli. Tranne me

Batte una dura pioggia sulla città. L’aria è grigia, la pietra delle screpolature dei palazzi si imbeve di acqua e scintilla opaca nelle pozzanghere.

Passeggio col passo svelto. Gli episodi di violenza in città sono aumentati. Fa buio presto e ci sono pochi avventori nei bar. Ho letto nei giorni scorsi notizie di rinnovati atti criminali in città. Sono attento, pure troppo, a non incrociare lo sguardo di nessuno, a camminare rapido , ridotto a vivere come un topo. Proseguo verso casa, e vengo distratto da una piccola folla all’esterno di una luminosissima sala scommesse.

Un uomo, vestito in maniera distinta, sembra posseduto.

Inveisce, supplica, ma nessuno sta a sentirlo. Non appena attraversato il capannello di ilari avventori all’improvvisata conferenza, l’uomo, coi capelli grigi, alto, magro, mi intima di fermarmi.

  • Lo sai perché siamo arrivati a questo, vero?

Mi fermo. Lo guardo. Non ho nemmeno il tempo di rendermi conto della domanda.

-Te lo dico io. Abbiamo giocato con forze oscure. Abbiamo risvegliato sulfurei aliti.

Te lo dico io. E’ Satana!!

I ragazzi ridono. Uno, poco più che bambino, mi da un calcio in culo.

  • È stato Satana!

E mi guarda ridendo con una espressione davvero sgradevole. Il vecchio prosegue :

  • Si!! Satana! Dal suo deviato santuario nell’Augusta taurinorum, che già tanto sangue granata ha versato, che già tanto sangue ha richiesto ai suoi adoratori, che compra, divide, comanda, e vince. Hanno prelevato un loro adepto, e noi lo abbiamo maledetto.

Non si maledice colui che è già dannato!

Mala Ventura!!

Una voce erompe dal silenzio :

  • Puozza schiattà!

Lo interrompe lo stesso bambino del calcio in culo, fissandomi. La benevolenza era rivolta ancora una volta a me.

Il vecchio prosegue. Non riesco a fuggire da quel luogo. Intrappolato dai ragazzini e inibito dal vecchio, che parla proprio a me.

-Satana maledetto, Baphomet drizzato, Mefistofele coi piedi di caprone, Bianco e Nero come la magia demoniaca! Le forze oscure del diavolo hanno reagito, e hanno colpito Arcadio Benedetto Woytila II Milik. Non pago si è preso il vigore di Manolo Gabbianino Stanco, e ora semina zizzania tra tutti. Insinua dubbi, fa perdere certezze e spezza i cuori. Non ne verremo fuori ! Mai!

Mi gratto le palle e trovo la forza di staccarmi dal gruppetto. L’oscurità mi avvolge.

Squilla il telefono. È un amico avvocato, cugino di un procuratore, che ha un amico custode del condominio dove c’è lo studio di un collaboratore di un avvocato dell’SSC Napoli. Mi dice di sapere perché le cose stanno andando male. Farfuglia, come se mi stesse confidando un segreto. Mi chiede se sono da solo, se c’è qualcuno che ci ascolta. Mi dice di sedermi su di una panchina e di respirare.

-Guardati intorno – mi fa al telefono l’amico – Sei sicuro di essere solo?

– Mi guardo intorno, annuisco al telefono senza nemmeno proferire verbo.

-ok- prosegue – Giugno. Pipita è via. L’ambiente è nervoso. L’accordo c’è, fatto a marzo. Lui non rinnova. Mi segui? È via. Capisci? Spegne tutto. La Juve lo ha già comprato, capisci? Quando il tipo ha twittato il non rinnovo , capisci? L’affare l’hanno fatto. Lì. Capisci? Il presidente allora ha bloccato… tieniti forte… aveva già detto sì…

Fremo

-Tevez. Era del Napoli.

Wow, penso

-Tevez. Capisci? Il mister ha detto no. Capisci? Tevez. “Icardi” ha detto il mister, e il presidente non ci ha visto più. La cosa è sfuggita di mano a tutti. Alcuni hanno giurato di vedere Ibrahimovic mangiare un tarallo, Cavani sul lungomare, Aubemayang all’arenile. Tutto vero, capisci? Tutto vero. Il mister ha detto no. No a tutti. A tutti. Tranne che a Icardi. Sappiamo tutti com’è andata. Ti rendi conto? Milik. Affarone. Il mister se ne è innamorato subito. Lo aveva messo anche nella squadra che allena sulla playstation. E poi… insomma… quindici, capisci? Quindici! Drogba era già alla stazione, Bacca a Capodichino, da Nennella hanno intercettato Jackson Martinez, alcuni fuorisede hanno visto Borriello a lezione nell’ora di…

Attacco la conversazione. L’amico mi ha confuso. Piove. Mi sono bagnato. Vedo il diavolo dappertutto. Puzza di zolfo. Atmosfera spettrale. Lampi e tuoni.

Raggiungo il portone. Incrocio Un cordiale vicino di casa, pare rassicurante.

  • Che Peccato quest’anno. Peccato. L’allenatore deve cambiare modulo. La squadra è fortissima. Non la fa giocare. Ha spento Zielinski. Ha dimenticato Giaccherini. Ha bruciato Rog. Ha ucciso Gabbiadini, ha vandalizzato…

Scanso il signore e mi rifugio finalmente a casa.

Tutti sanno come siamo arrivati a questo. Io invece, mi sento disorientato, non ci sto capendo niente. Scorrono immagini, ricette, statistiche, attacchi, ripicche. Io vedo caviglie che si piegano, sciagure irrazionali, inspiegabili, tensioni.

Eppure tutti hanno una loro interpretazione. Ognuno ti sa dare la propria versione. La Verità.

Proprio la parola interpretazione mi suggerisce nel modo più banale un pensiero a Freud.

Mai letto, per carità.

Però il capo degli psicanalisti, mi pare.

Magari una mano ce la può dare lui.

Ma chi è sto Freud?

E ripenso a un signore che mi confessò di aver perduto la sua virilità:

-Dito e lingua. Si gode, ma non si conclude mai. Mi hanno detto di leggere Freud.

Non concluse mai la sua frase. Leggere Freud . questo gli avevano detto. Con che risultato non l’ho mai saputo.

Sono curioso di capire che c’entra Freud.

Però potrebbe essere un buon rinforzo a Gennaio.

Freud centravanti. O Freud allenatore?

Mò me lo leggo.

 

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