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Napoli-Dinamo Kiev 0-0, pagelle / Dalla grande bellezza alla grande noia

I voti della strana coppia: Albiol e Koulibaly migliori in campo. Il duplice delitto del Napoli di Sarri

Napoli-Dinamo Kiev 0-0, pagelle / Dalla grande bellezza alla grande noia

Le pagelle di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia

REINA – Si gode solo soletto l’insolito tepore di fine autunno. Eppure. Eppure per poco non è riuscito a rovinare una serata noiosa senza grossi danni in porta: quella mancata presa alias vera e propria papera, nel finale, è sintomo indizio e spia di una squadra tesa, stanca, finalmente brutta alla faccia dell’estetica ma senza cazzimma – 5

Poco impegnato ma non mi è sembrato male quando lo è stato. Un encomio particolare va però al suo collega avversario: l’anna accirer – 6 

HYSAJ – Altra prestazione simbolica quella dell’albanese destro. Tosto finanche in fase difensiva non si fa abbattere facilmente, come uno strabiliante slalom caracollante al 13’ del primo tempo. Ma gli svarioni sono questione di fatali attimi e così sbuccia una palla di testa, in piena area, con il rischio di combinare pasticci modello Ghoulam a Torino – 5,5

Il problema sai qual è, Fabrizio? Che nella noia generale Hysaj non l’ho neppure notato – 5

KOULIBALY – L’unica garanzia in una serata stranamente orrenda. Un pallone ad alto rischio sradicato dai piedi di Iarmolenko è l’intervento più importante. Nella morìa generale della squadra gli tocca impostare come non mai e commette vari errori – 6

Insieme ad Albiol l’unica nota degna di essere ricordata – 7 

ALBIOL – Vado io, vai tu, no vado io, no vai tu: un dialogo insolitamente sordo tra lui e KK stava favorendo Junior Moraes. In ogni caso, conta il rientro in una prestazione tutto sommato sufficiente – 6

Fabrizio, sinceramente, per me, è stato il migliore in campo. E comunque lo avevo detto al direttore alla vigilia: sono talmente contenta sia tornato che anche se non se lo merita gli metto il voto che vedi. Così, a sfregio di tutti questi giorni di assenza – 9 

GHOULAM – Proseguiamo con le analisi simboliche, cara Ilaria: quanti angoli ha battuto a vuoto Ghoulam? Un’infinità. Quanti cross inutili ed effimeri ha messo in mezzo all’area? Più di un’infinità. A sua discolpa, su quest’ultimo punto, va detto che i presunti assist a mezza altezza sono figli obbligati della mancanza di giganti, quantomeno di torri, lì in area. Insomma, altro simbolo dell’impotenza da Champions. La sufficienza è per l’impegno – 6

Mio figlio di 8 anni, stasera, mi ha aperto la mente, illuminandola: “Quando gli avversari tirano angolo o punizione tremo sempre – ha detto – invece quando tocca a noi farlo no, perché non succede mai niente”. Non trovi che sia un’affermazione agghiacciante ma verissima, Fabrizio? – 5

ZIELINSKI – Invisibile, impalpabile, ingiudicabile nonostante settanta minuti trascorsi in campo – senza voto

Dov’è finito il giocatore determinante di inizio campionato? Quello che ci faceva sognare con i suoi movimenti agili ed il bel gioco? Quello di oggi va incontro al portiere quasi urlando: “Prendimi, fammi chell ca buo’ tu”. E quello lo ha fermato in modo disarmante. Marò – 4,5

ALLAN dal 78’ del secondo tempo – Sostituzione tardiva, troppo tardiva – senza voto

Mi verrebbe da riempire la mia stringa con una serie lunghissima di puntini sospensivi – sv

DIAWARA – Risente dell’apatia generale, almeno in fase di pressing. Per il resto cerca sponde e corridoi per creare un minimo di armonia. Da cartone animato quel lancio teso per Callejon al 16’, una meraviglia. Anche per lui qualche svarione – 6

Buono il primo tempo, ma nel secondo si addormenta anche lui – 5,5

HAMSIK – Tanta buona volontà e un paio di tiri degni di menzione. A inizio ripresa dà una scossa di vitalità poi la stanchezza avvinghia anche lui – 6

Irriconoscibile anche lui – 5  

CALLEJON – Recupera e riparte, in una squadra, stasera, insolitamente femmina come direbbe il sessista Mihajlovic, ma non regala mai un acuto. Anzi spreca una ghiotta occasione per servire Insigne al 47’ – 5

Soporifero come tutto il resto – 5

MERTENS – Due volte lanciato sul portiere e due volte anticipato. Anche Mertens è lento stasera, Ilaria. Ed è una notizia – 5

Metterlo al centro e non restituirgli la fascia, suo regno di elezione e nostro spazio di meraviglioso godimento, è uno dei due gravissimi delitti perpetrati dal Napoli di Sarri – 5 

GIACCHERINI dall’86’ – Repetita iuvant: ma non è il vice di Callejon, a destra? – senza voto

Quando non è El Kaddouri è Giaccherini. Il pensiero di Voiello su Tonino Pettola ritorna prepotente – sv

INSIGNE – Il San Paolo alla quinta di Champions è un gigantesco lettino freudiano e il prode Lorenzo dopo la resurrezione udinese cade di nuovo. Letteralmente. La sua partita è in quella zolla su cui incespica, da solo in area. Anche lui spreca un’occasione per servire Callejon – 5

Diciamolo chiaro: Lorenzo è un buon giocatore, con tanta fantasia, a me piace, ma è un giocatore di squadra, ovvero uno bravo a fare assist. Non vedere Mertens davanti alla porta e ostinarsi egoisticamente a pensare di essere Maradona è da punizione corporale, non solo da lettino – 5 

GABBIADINI – Va al tiro due volte, piccolo segnale incoraggiante, che però non basta – 6

La cosa più triste, in tutta questa faccenda, è che l’unica punta che abbiamo resta in panchina perché il nostro allenatore non vuole cambiare modulo. Ecco il secondo gravissimo delitto dell’era sarriana napoletana – 6

SARRI – Coi giornalisti scarica le colpe sul maledetto pareggio tra portoghesi e turchi. Sarà. Però l’enigma Sarri continua e peggiora. Integralista sul modulo, sui cambi. E’ l’eterno ritorno dell’uguale. Dalla grande bellezza alla grande noia e il finale Champions adesso sarà un thriller da cuori forti – 5

Una squadra senza mordente, senza verve, senza acume, senza fantasia, senza voglia, senza grinta. Altro che senza centravanti. Una squadra noiosa e ripiegata su se stessa. Dispiace, dopo il crescendo a Udine. Perché a Udine mi ero illusa che fossimo in ripresa, che ci fossimo cementati di nuovo attorno a un’idea di calcio. Ma la verità? Sarri (e anche un po’ di sfortuna) ci hanno portati all’involuzione. Per il modulo, per l’ostinazione, non ultimo, stasera, per aver detto ai microfoni di Premium che i ragazzi sono strati influenzati dalla notizia del ‘biscotto’. Tutto questo, unitamente ai fischi di fine partita, che comunque non si possono sentire, è di una tristezza disarmante che mi porta sempre più lontana dal pallone. È tutto grigio e tetro come la pioggia novembrina. Solo che questi, a Napoli, sono giorni in cui la temperatura è primaverile e fuori splende forte il sole. A voi, regia – 2

ARBITRO HATEGAN. Un dilettante rumeno allo sbaraglio – 5

Fabrizio, eravamo così imbarazzanti, nel nulla in cui ci siamo relegati, che non penso avrebbe fatto tanta differenza un altro, al posto suo – sv

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