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Caso Buffon, nello “scanseditoriale” della Gazzetta la colpa è anche del web

Esercizio di equilibrismo del direttore della Gazzetta, comprensibilmente attento a non perdere i lettori juventini.

Caso Buffon, nello “scanseditoriale” della Gazzetta la colpa è anche del web
La Gazzetta e Scansopoli

Scansopoli

Le battute potrebbero non finire mai. Mentre perdura il silenzio di Buffon – cui ha dato manforte Evelina Christillin: «Ha ragione: così in Europa non si va da nessuna parte» – oggi il direttore della Gazzetta ha scritto un editoriale sulla vicenda. Ha difeso il retroscena della Gazzetta in cui il giornalista ha attribuito a Buffon un virgolettatto sulle squadre che in Italia si scansano e in Europa no, un discorso che Buffon avrebbe tenuto nello spogliatoio al termine di Juventus-Lione terminata 1-1 tra i fischi dello Juventus Stadium.

Il web è il nuovo signor Malaussene

Diciamo che l’editoriale è un esercizio di equilibrismo e non manca, ovviamente, la punzecchiata al web. Come se questa vicenda l’avesse creata il web. Sì, certo, sul web in tanti, anche il Napolista, hanno ironizzato sulle formazioni di Sampdoria (Scansdoria) e Sassuolo quando hanno affrontato la Juventus, del resto è stato lo stesso allenatore Giampaolo – con una bella faccia di tolla, va detto – ad ammetterlo. Ma il retroscena con le parole di Buffon lo ha scritto la Gazzetta, non il web che è diventato ormai una sorta di signor Malaussene.

Ecco il passaggio:

… i coltivatori intensivi di zizzania di cui il web è produttore instancabile si attaccano al concetto di “avversari che in Italia si scansano” e strillano all’offesa. Bene, anche qui ci vuole molta ma molta fantasia per equivocare sulla constatazione dell’evidente strapotere della Signora in campionato. O per pensare che qualcuno voglia attribuire le sue vittorie alla compiacenza degli avversari. La realtà è più semplice: cosa fate se vi punta un treno diretto, un carrarmato, uno schiacciasassi, una pullman carico di cannibali capaci di divorarsi cinque scudetti a fila? Vi scansate per non essere arrotati, cercate di limitare i danni, vi disponete psicologicamente ad attutire l’urto, ad aggirare il nemico, a non cadere dritti nel suo pentolone. Cautele che nel calcio corrispondono solitamente a coprirsi e ad accettare l’iniziativa dell’avversario giocando di rimessa. Purtroppo la storia insegna che, con questa Juve, il trucco non funziona e otto volte su dieci tu prendi gol e loro fanno tre punti senza neppure dannarsi l’anima. Tutto qui.

Le parole di Giampaolo

Ciascuno, ovviamente, tira acqua al proprio mulino. La Gazzetta deve cercare a non perdere i lettori juventini che sono tantissimi, come dimostrano anche i commenti del Napolista. Resta assordante il silenzio del calcio italiano nelle scorse settimane di fronte alle dichiarazioni di Giampaolo. Per il resto, va da sé che la Juventus vince perché è più forte, ciò non toglie che l’essenza dello sport è la competizione ed è antisportivo mandare volutamente in campo una squadra evidentemente più debole. È il senso di “Scansdoria”.

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