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Belotti rinnova col Torino, ma la pista non svanisce e si sposta a giugno

Il diesse del Torino Petrachi ha annunciato l’estensione (con clausola) per il Gallo, ma il Corsport rilancia l’operazione per l’estate. Il Napoli, in ogni caso, potrà far poco a queste cifre.

Belotti rinnova col Torino, ma la pista non svanisce e si sposta a giugno
Il gallo Belotti

C’è di nuovo lui, in prima pagina. Andrea Belotti, ancora lui. Stavolta, però, si parla di lui in chiave-Toro. Un rinnovo che è stato praticamente annunciato da Gianluca Petrachi, diesse granata. Queste sono le parole che Tuttosport fa “dire” al dirigente del Torino: «Con Belotti abbiamo raggiunto l’accordo per il rinnovo, il comunicato ufficiale avverrà a breve. Ci abbiamo lavorato per molto tempo. L’intesa sostanziale l’avevamo raggiunta, ma dovevamo sistemare alcune cose. La clausola rescissoria da 90 milioni per l’estero? Sicuramente c’è una clausola, ma gli aspetti precisi li comunicheremo al momento opportuno».

Quindi, niente Napoli. E, soprattutto, adeguamento contrattuale. Questa era una cosa sfuggita ai più, e ha (ovviamente) un peso importante nel racconto di questa fantasiosa ipotesi di mercato. È lo stesso quotidiano torinese a scrivere di come lo stipendio del centravanti di Calcinate «raddoppierà», passando a circa 1,5 milioni di euro. Una cifra che, contratti altrui alla mano, resta comunque sproporzionata nei confronti dell’ammontare della clausola, non ancora ufficiale ma vicina – secondo indiscrezioni riportate sempre da Tuttosport – alla ipervalutazione di Petrachi.

A gennaio sembra impossibile

Nonostante tutto questo, il Corriere dello Sport rilancia. O meglio: vede e rilancia. Perché per gennaio sembra un’ipotesi irrealistica. Ecco il nuovo fronte: giugno, estate 2017 e Belotti grande obiettivo del Napoli. Già più realistico, o forse già no? «Niente Napoli per Belotti, almeno per il momento: se la stima nei confronti del Gallo continuerà a essere quella già manifestata in estate e ribadita a suon di milioni di recente, sembra probabile che la caccia al centravanti granata possa continuare anche nella prossima sessione estiva di mercato».

Tutto rientrato, dunque, e non poteva essere altrimenti. Come sostenuto anche da noi, intesi come Napolista, ieri mattina, l’idea che il Napoli potesse concretizzare questa operazione a gennaio era quantomeno eccessiva. Se non proprio fuori dal mondo. E la cosa, francamente, non cambia molto per giugno con questa nuova moda della clausola. Ah, la clausola.

Sì, perché se davvero il Toro fosse riuscito a inserire una cifra così elevata in un contratto ancora ben lontano, dal punto di vista economico, da quello dei big, il Napoli è automaticamente tagliato fuori dalla corsa all’attaccante. Non fosse altro che per assoluta e verificata impossibilità di arrivare a certe cifre di investimento per un solo calciatore. In realtà, l’operazione che il Torino sta facendo attorno a Belotti non è molto dissimile da quella che il Napoli ha fatto con Higuain: clausola altissima, calciatore bloccato fin quando non esprime l’assoluta e irrinunciabile esigenza di andar via.

A quel punto, le strade sono due. Trattare con qualcuno o aspettare che qualcun altro arrivi con tanti soldi. La sensazione, per il momento, è che nessuno spenda 90 milioni per Belotti. Che ha zero presenze nelle coppe europee. Più verosimile un 35-40: la stessa cifra offerta dal Napoli. Una montagna di soldi che farebbe comunque comodo al Torino. Anche se Cairo vorrebbe poter trattare al rialzo forte di un contratto a lunga scadenza.

Il rinnovo di Belotti è il giochino delle parti per rimandare tutto a giugno ed aspettare i soldi veri. Una squadra che versa i 90 milioni oppure che te ne offre 50. Male che vada, il Torino terrebbe il calciatore un altro anno. Una politica perfetta, almeno fino a che qualcuno non venga a pagarti la clausola. A quel punto, la politica perfetta diventa una gestione economicamente intelligente dell’affare. Semplice, chiaro, lineare. Il Napoli sa già come vanno queste cose. E potrà fare poco, purtroppo: come scritto anche dal Napolista ieri e in altri pezzi in tempi non sospetti, De Laurentiis dovrebbe acquistare prima i Belotti. Come con i Diawara, gli Zielinski, gli stessi Milik (tra il polacco e il Gallo ci sono due mesi di differenza, a favore di Arkadiusz). La strada è questa, ed è quella giusta.

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