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Un Napoli autolesionista perde ancora (e sono tre) e riapre il girone Champions

Il Napoli perde in casa col Besiktas 3-2. Jorginho regala un gol ai turchi. Insigne sbaglia un rigore. Mertens falso nueve non demerita. Gabbiadini segna il secondo rigore. Entra Diawara.

Un Napoli autolesionista perde ancora (e sono tre) e riapre il girone Champions

Un Napoli irrimediabilmente autolesionista confeziona la terza sconfitta consecutiva e riapre incredibilmente il girone di Champions League. Il Besiktas vince allo stadio San Paolo 3-2 al termine di una partita costellata di errori da parte degli azzurri e si porta a cinque punti in classifica, a uno dal Napoli (6) e uno in più del Benfica (4). Prima sconfitta in casa in tre partecipazioni alla Champions League.

Per la squadra di Sarri continua il periodo no e a questo punto ci sarà bisogno di nervi saldi e tanto self contro per far sì che la situazione non sfugga di mano. L’assenza di Milik è certamente pesante ma da sola non può bastare a spiegare i vuoti di questa sera.

Il Napoli ha sbagliato un rigore con Insigne (poi ne ha segnato un altro con Gabbiadini) e ha servito con Jorginho l’assist del momentaneo 1-2 ad Aboubakar. Il tutto in un San Paolo dominato dal punto di vista del tifosi dai supporters turchi presenti non solo nel settore ospiti ma anche in Tribuna Posillipo. Una vera e proprio lezione di entusiasmo impartita ai tifosi di casa nostra che si sono svegliati per fischiare Insigne al momento della sostituzione e poi nel finale, dopo il pareggio. L’altra notizia della serata è certamente l’uscita di Jorginho (male, molto male) sul 2-2, al suo posto Diawara quasi osannato. Gli spettatori sono stati 28.500 per un milione di euro di incasso.

All’inizio della serata, prima della sconfitta, la notizia era l’esclusione di Gabbiadini rimasto in panchina per far spazio alla’esperimento “falso nueve”. Esperimento che non possiamo definire fallito. Mertens si è battuto, ha lottato su ogni pallone, forse è stato il migliore del Napoli. Certo non ha la freddezza sotto porta, come ha dimostrato al terzo minuto quando ha tirato di poco alto un rigore volante su azione di calcio d’angolo. Un tridente non certo di giganti per il Napoli, il più alto è Callejon con i suoi 178 centimetri. Altre novità di formazione sono Maggio al posto di Hysaj, Chiriches di nuovo al fianco di Koulibaly e Zielinski per Allan. Rog in tribuna. Così come Inler col Besiktas.

Il Napoli parte bene. Sembra un po’ disorientato, però l’impegno c’è e le accelerazioni anche. Paradossalmente, la mancnza di un punta vera si fa sentire più negli altri due reparti. Il Besiktas va in gol alla prima azione. Al 13esimo: cross rasoterra di Quaresma che entra in area con una bella combinazione, sul secondo palo Adriano anticipa Maggio e segna praticamente a porta vuota.

Il Napoli accusa il colpo ma reagisce. Al 17′ è pericolosissimo con Mertens perfettamete lanciato da Insigne, tocco sotto porta di sinistro e deviazione in angolo. Il Napoli non ha un punto di riferimento davanti e si vede e si sente. Mertens gioca anche bene ma è un gioco innaturale e paradossalmente, come detto, ne risentono di più gli altri settori. Il centrocampo non è il solito. Di armonico c’è poco. Zielinski gioca sempre come sa, a strappi e funziona. Hamisk cerca il dialogo a sinistra, Jorginho al centro non riesce a liberarsi della morsa dei due mastini di centrocampo avversari.

Al 28esimo è ancora Mertens di testa, solo davanti alla porta, imbeccato da Insigne, a deviare fuori. Un minuto e il Napoli segna: stavolta Mertens non sbaglia. Bel lancio di Hamsik per Callejon, cross basso e Dries non fallisce nell’area piccola. Il Napoli sfiora poi il gol con un tiro da lontanissimo di Insigne. La partita sembra riequlibrata. Ma al 37esimo uno sciagurato Jorginho con un retropassaggio libera Aboubakar da solo davanti a Reina ed è di nuovo vantaggio per i turchi.

Nella ripresa il Napoli usufruisce subito di un calcio di rigore. Bel taglio di Zielinski per Callejon, tiro respinto del portiere, si avventa Mertens che Fabri stende L’arbitro è lì. Rigore. Va dal dischetto Insigne e se lo fa parare. Cala il gelo sul San Paolo.

Il Napoli comprensibilmente accusa il colpo. Il Besiktas non va oltre qualche azione in alleggerimento. Mentre vincono decisamente la partita del tifo. Al 62esimo contropiede Besiktas, pericoloso retropassagio di testa di Maggio che sta per favorire i turchi, tempestivo l’intervento in uscita coi piedi di Reina.

Primo cambio al 65esimo: fuori Insigne (fischiatissimo) e dentro Gabbiadini. Al 67esimo ancora rigore per il Napoli, ancora per fallo su Mertens su cross di Zielinski. E Manolo stavolta realizza. Subito dopo, Sarri fa entrare Diawara per Jorginho. La partita si accende. Il Napoli sembra poterla vincere. Al 77esimo, Napoli vicinissimo al terzo gol, con Mertens che si libera in area di due avversari ma tira abbondantemente a lato. Prima Gabbiadini aveva colpito una traversa e segnato ma era in fuorigioco.

Entra Allan per Zielinski e all’85esimo il Besiktas è di nuovo incredibilmente in vantaggio. Punizione dalla tre quarti e colpo di testa vincente di Aboubakar che si infila fil di palo. È finita.

La serata si conclude con i tifosi turchi rimasti soli nello stadio che inneggiano alla Juve. Il Napoli è malato e toccherà a Sarri capire la diagnosi. Ripetiamo, Milik non può bastare. Nulla è compromesso, però occorre tornare a vincere e riacquisire fiducia in sé stessi. Positivo l’ingresso in campo di Diawara.

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