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Sacchi: «La Juve ha pensato solo a vincere, non come Sarri. Milik fuori? Napoli come un testo di Goldoni»

L’ex ct in un’intervista alla Stampa: «La squadra pesa più del singolo. Sarri giocherà allo stesso modo, solo con altri interpreti, e manterrà il suo stile».

Sacchi: «La Juve ha pensato solo a vincere, non come Sarri. Milik fuori? Napoli come un testo di Goldoni»

Arrigo Sacchi. Il solito Arrigo Sacchi, viene da dire. Oggi, sulla Stampa, l’ex ct continua nella sua opera di complimenti al Napoli e rincara la dose contro la mentalità utilitaristica italiana, incarnata in questi anni dalla Juventus. Che, però, «sta crescendo». Si spiega così, Sacchi: «La Juve ha tutto per poter fare il salto di qualità definitivo, soprattutto in Europa. ma hanno sempre usato solo un verbo: vincere. Il che dà anche un po’ l’idea dell’Italia. Una volta vidi una partita di dodicenni, Inter-Milan, con più lanci lunghi che passaggi: roba che in Spagna i genitori si sarebbero vergognati. Noi invece tendiamo a ripetere quel che facciamo da secoli: cerchiamo di sopravvivere. Vogliamo vincere prendendo la scorciatoia».

La domanda successiva riguarda Higuain, il fatto che possa essere proprio lui a rappresentare questa scorciatoia identificata da Sacchi: «Se hanno avuto la possibilità di prenderlo, hanno fatto bene. Parlo di mentalità, quella conta. Guardi Bayern, Barcellona, ora il City: non fanno mai del tatticismo. La Juve sta cambiando. È una grandissima società, avanti a tutti, mi sembra abbia alzato il tiro: mi fa molto piacere. Una volta dissi al mio amico Marotta: “Beppe, oltre a vincere, vi mancano ancora due verbi: convincere e divertire. Lavorateci se volete avere più chance di vincere in Europa».

Da qui, il passo è breve per arrivare a Sarri: «Ci sono sei-sette allenatori che hanno messo al primo posto le idee, le convinzioni, l’entusiasmo: siamo incredibilmente migliorati. L’Empoli, il Pescara, realtà piccole. E poi Giampaolo, Di Francesco, Sarri». Quindi, il Napoli. La domanda del giornalista (Massimiliano Nerozzi, ndr) è un tantinello filo-juventina, ma su un quotidiano di Torino può anche starci: “Il campionato sarà ancora più noioso senza Milik?”. Risposta: «No, perché la squadra pesa più del singolo. Sarri giocherà allo stesso modo, solo con altri interpreti. Se tu vai a vedere una commedia di Goldoni, possono cambiare gli attori, ma avrà comunque il suo stile». Come dire: secondo Sacchi, le idee non hanno nomi, scorciatoie, utilitarismi. E il Napoli ha ed è un’idea, al di là dei giocatori e delle vittorie che non sono ancora arrivate.

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