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Ronaldinho si annoia a guardare le partite, preferisce gli highlights

E se il calcio, così com’è, fosse noioso? Potrebbe essere questo uno dei motivi della fuga degli spettatori.

Scusi, Ronaldinho, lei il calcio lo segue ancora? E lui risponde così: «Guardo un po’ di tutto, ma non reggo più una partita intera: mi annoio. Mi accontento degli highlights. E a quello italiano preferisco il calcio spagnolo, più tecnico». Ha risposto così a Repubblica Ronaldo De Assis Moreira, calcisticamente Ronaldinho. Uno che ha vinto tanto: un Mondiale, una Champions, sempre col sorriso sulle labbra, si annoia a guardare una partita di calcio di ormai 95 minuti e che con la moviola in campo diventerà ancora più lunga. Il concetto non viene approfondito nell’intervista. Però, chissà, potrebbe essere un aspetto che invece viene sempre sottovalutato nelle analisi sulla fuga degli spettatori dagli stadi. Ci si annoia. Anche se, va detto, gli ascolti televisivi reggono, anche se una flessione c’è. E comunque una cosa è uscire di casa e andare allo stadio, un’altra restare a casa e guardare più o meno distrattamente una partita in tv. Il calcio ha perso il suo fascino? È un tema. Ronaldinho ovviamente non lo esaurisce. Un tema toccato anche da Raniero Virgilio: parlava di tifo, però il punto è quello: la partita di calcio non è più un rito, è un evento. E se l’evento è noioso, non lo guardo.

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