È la percezione la fregatura. Chissà come mai, questo Napoli viene percepito come una squadra allo sbando, non quadrata e – questo è vero – ancora alla ricerca di un centro di gravità permanente. Anche Maurizio Sarri, che fa il pompiere da quest’estate, ha detto che il Napoli deve guarire. Eppure, guardando e confrontando i numeri di questo campionato con quello dello scorso anno, emerge che il Napoli ha soltanto un punto in meno rispetto alla nona giornata del campionato di serie A 2015-2016.
Oggi ne abbiamo 17, lo scorso anno 18. I 17 punti di oggi posizionano il Napoli molto probabilmente (la Roma deve ancora giocare) in quarta posizione, a quattro punti dalla Juventus e a due da Milan e Roma. Lo scorso anno, con 18 punti, il Napoli era secondo in classifica dietro la Roma (prima in classifica a 20) e a pari punti con Lazio, Fiorentina e Inter. Quest’anno il Napoli ha segnato 17 gol e ne ha subito 10; dodici mesi fa, ne aveva segnato 19 e subiti 8.
Dall’inizio della stagione, c’è la percezione che sia un campionato a senso unico. I fatti, però, dicono altro. La Juventus è sì prima, ma il suo vantaggio non è così ampio. E anche la squadra di Allegri ha subito due sconfitte (entrambe a San Siro), così come il Napoli e tutte le altre squadre. Non c’è squadra in serie A che non abbia mai perso o che abbia perso una sola partita. La Roma deve ancora giocare (stasera in casa contro il Palermo), eppure ha già il miglior attacco (19 reti, alla pari col Torino). Miglior difesa, invece, per la Juventus che ha subito appena sei gol.
