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Napoli, le due soluzioni oltre Gabbiadini: Mertens falso nueve e Callejon centravanti di movimento

Con Milik infortunato, Gabbiadini non potrà giocarle tutte. Fuori luogo le critiche al mercato: nessuna squadra ha tre punte centrali.

Napoli, le due soluzioni oltre Gabbiadini: Mertens falso nueve e Callejon centravanti di movimento

L’infortunio capitato a Milik, oltre alle canoniche discussioni sulle nazionali del bel mezzo della stagione, (ri)apre le discussioni su due tematiche importanti, succedanee, complementari: il calciomercato fatto dal Napoli in estate e le alternative interne per sopperire alla mancanza di uno dei due attaccanti.

Ovviamente, la prima è legata alla parte della tifoseria critica nei confronti delle strategie estive di De Laurentiis e Giuntoli, si sono letti (e non ancora ascoltati, solo perché è la domenica delle Nazionali) molti commenti sul fatto che ora, di fatto, il Napoli ha un solo attaccante di ruolo in organico. Parliamo di Manolo Gabbiadini che non ha (sempre) convinto come prima punta, che non entusiasma chi scrive come prima punta e che ha mostrato molta riluttanza tattica come prima punta, almeno nello scacchiere tattico di Sarri. Questa, forse, è l’unica parte di critica accettabile, perché argomentata e verificabile, nei confronti del Napoli. La carenza, se vogliamo, è tecnica. Non numerica, non in qualità assoluta a prescindere dalle caratteristiche. Basta fare la domanda scrivendoci vicino le cifre: quale club di Serie A, Juventus a parte (Mandzukic-Higuain), ha un centravanti di riserva di 25 anni con 6 presenze in nazionale?

Acquistare ad agosto un terzo centravanti, da mettere dietro Milik e Gabbiadini, sarebbe stato un suicidio di mercato e di equilibri. Impensabile per qualsiasi squadra. Il calciatore in questione avrebbe dovuto fare la panchina fatta finora dall’ex Sampdoria, più la propria dietro quest’ultimo. Al massimo, qualche spezzone di gara sparso. Avrebbe occupato uno slot nella lista (perché a quel punto lo prendi over 21), avrebbe atteso invano (o quasi) il proprio turno in attesa di un evento come quello nefasto occorso a Milik. Che poi, non ci sarebbe nemmeno bisogno di scrivere tutto questo: basta leggere gli organici dei club europei, anche di quelli più grandi, per capire che gli schemi a una punta (i più diffusi, in questo momento) prevedono due posti in rosa come attaccante puro: Real Madrid (Benzema/Morata), Barcellona (Suarez/Alcacer, e Alcacer è arrivato quest’anno), Manchester City (Aguero/Ihenacho), Psg (Cavani/Augustin). Insomma, il terzo attaccante (quando non già il secondo) è un surplus che non è contemplato da nessuno. E l’infortunio di Milik è un evento di sfiga che non poteva essere prevenuto in altro modo.

Da qui, al di là dell’adattabilità a lungo termine di Gabbiadini come prima punta, parte il secondo discorso: quando Gabbiadini non potrà essere schierato per stanchezza o non verrà messo in campo per scelta tecnica, Sarri ha o avrebbe la possibilità di ovviare con una soluzione interna? Le strade possibili sono due, ed entrambe partoriscono l’idea di un tridente leggero e svolazzante che avrebbe anche un suo perché tecnico e spettacolare: Callejon centravanti di movimento o Mertens falso nueve. Sono idee tattiche che, in qualche modo, possono coesistere nella stessa partita, magari anche alternarsi. Più realistica la prima ipotesi, con lo spagnolo nel ruolo con cui è uscito dalle giovanili del Real Madrid e in cui veniva utilizzato all’Espanyol; più suggestiva la seconda, tra l’altro già sperimentata (con un discreto successo) in alcuni momenti nelle amichevoli a Dimaro. Le controindicazioni principali riguardano ovviamente la mancanza di fisicità a centro area (con Callejon, però, anche questo indicatore non andrebbe proprio verso il basso) e la sostituzione sugli esterni di quel calciatore che verrebbe a interpretare il ruolo di prima punta. L’utilizzo di Mertens, da questo punto di vista, permetterebbe di non rinunciare all’equilibrio tattico garantito da Callejon sulla destra. Per quanto riguarda i nuovi acquisti, nessuno ha caratteristiche da potenziale attaccante. Al massimo, Giaccherini potrebbe essere utilizzato come esterno del tridente, esattamente il ruolo per cui è stato acquistato (ha i galloni di vice-Callejon).

Il Napoli si prepara e si preparerà a un momento della sua stagione molto delicato: mai, dai tempi di Quagliarella (il primo “grande attaccante” sbarcato a Napoli, seguito poi da Cavani e Higuain), gli azzurri hanno dovuto fare a meno per un periodo tanto lungo del proprio centravanti, del proprio uomo di riferimento offensivo. Purtroppo, sono cose che accadono e non si possono prevedere, se non con una sovrabbondanza di attaccanti che (l’abbiamo visto) non ha e non avrebbe avuto ragione d’essere. Vedremo in che modo questa situazione complicata inciderà sul rendimento della squadra di Sarri. La terza grande incognita dopo i tempi di recupero effettivi di Milik (si conosceranno in giornata) e la reazione in campo di Manolo Gabbiadini. Nel caso, c’è il mercato degli svincolati: ne abbiamo parlato già qui.

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