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Il Napoli come Daniel Blake il personaggio di Ken Loach

Ho visto il film e leggendo del Napoli ho pensato al protagonista. Sarri sa cosa fare, lo ha dimostrato con Diawara.

Il Napoli come Daniel Blake il personaggio di Ken Loach
Daniel Blake, il protagonista del film di Ken Loach

Juventus – Napoli

Qualche minuto dopo aver scoperto il risultato finale della partita, risultato che avevo controllato (e questo è un fatto) molte meno volte del solito, ho preso i cani e sono andato a fare una passeggiata verso Punta della Dogana. Chi mi conosce, ma anche chi legge i miei articoli o le poesie, sa che si tratta del mio luogo preferito al mondo, probabilmente. Se i cani capiscono, anche gli amici capiscono. Sono sul Ponte dell’Accademia quando arrivano dei whatsapp del mio amico Stefano, che sta a Reggio Emilia e non tifa né Juve, né Napoli, anche se un po’ di simpatia per gli azzurri ce l’ha. I suoi messaggi parlano di Callejón e di Insigne, mi sta dicendo col suo consueto stile meraviglioso (Stefano è uno scrittore bravissimo) che non ha capito la sostituzione di Insigne, ma soprattutto mi sta dicendo che mi è vicino e che è dispiaciuto. Mi rendo conto di aver risposto con un tono un po’ secco al primo messaggio, poi mi riprendo, perché camminiamo ed è una serata bellissima, nonostante tutto. A Fondamenta degli Incurabili ci sono (ogni tanto capita) un paio di pescatori. Ci salutiamo con un cenno del capo. A Venezia, a differenza di quasi tutti gli altri posti, specie di notte, ci si saluta, quasi a capirsi, quasi a confermare con un cenno della testa l’importanza di condividere il silenzio che di notte diventa parte del paesaggio.

Capisco da quello che leggo sui social che il Napoli ha giocato un’ottima partita, di certo alla pari, per qualcuno ha giocato meglio dei bianconeri. Per tutti ha giocato meglio di febbraio. Anche questo è un fatto, e credo che sia questo fatto a rendere questa sconfitta un po’ meno dolorosa. La maggior parte dei tifosi del Napoli se la sta mettendo via alla velocità della luce, e questo cosa significa? Significa che il Napoli ha giocato bene, non benissimo come sappiamo, ma molto bene considerando le assenze e il periodo. Significa che il Napoli è andato a Torino a giocare da squadra come si deve, squadra che è.

Io, i cani e gli errori difensivi

A Punta della Dogana siamo soli, io e i cani. Guardo davanti a me, e l’immaginazione va molto più lontano del Lido, questo punto del mondo a me mi calma. La bellezza riconcilia con quasi tutto. Me la posso mettere via pure io, anche se penso che quando si gioca bene sarebbe meglio vincere. Sarebbe bene, penso, mentre i cani mi guardano come a dire: “Rientriamo?”, non commettere errori difensivi di questa portata, e per errore difensivo intendo quello del secondo gol juventino. Ci sono errori di rientro, di posizionamento, di accorciamento dei centrocampisti. Stanchezza e non buona lettura dell’azione. Azione in cui Ghoulam fa un’ottima diagonale, poi il rinvio è quello che è. Ma Higuain non può stare là da solo a calciare comodamente, dopo aver iniziato l’azione. Il primo errore lo considero soprattutto sfortuna e una minima parte di disattenzione. Dico ai cani che possiamo tornare indietro. Mi fa molto contento il gol di Callejón, perché è il tipico gol di Calle ed è uno dei tipici gol del Napoli. Se siamo in grado di farlo in casa della Juve vuol dire che quasi nessuno ha ancora capito da dove spunti Calle e come facciano Insigne, Mertens e Hamsik a trovarlo sempre.

Ken Loach a Newcastle

Ieri pomeriggio ho visto: “Io, Daniel Blake”, il bellissimo film di Ken Loach. Ambientato a Newcastle, non a caso dice il rafaelita che è in me.

Dan Blake, è un uomo che ha perso il lavoro per motivi di salute e lotta fino alla fine per la sua dignità, che viene prima dei soldi e del cibo. Blake è uno che cammina e vive a testa alta, guardando negli occhi le persone.

Il Napoli ieri sera ha giocato così, facendo le debite proporzioni. Per questo motivo verso le undici ho scritto sui social “Testa alta”. Pensavo a Ken Loach e pensavo al Napoli. Scusate se non riesco a concentrarmi solo su una cosa. Ogni tanto qualcuno mi scrive come diavolo faccia a non guardarle. Non lo so, lo faccio e basta. Questo non fa di me un tifoso minore. La partita è sempre con me, che io la guardi o meno. Sento le azioni addosso. Anche quando non ci penso, io ci sto pensando. Ed è così da 45 anni.

Diawara

Volevo sottolineare la bravura di Sarri, che schierando Diawara titolare ha fregato tutti. Sono state lunghe settimane, queste, in cui chiunque sottolineava il fatto che Sarri non schierasse i nuovi acquisti. Sarri, che non è un cretino, evidentemente sa cosa fare. Tutti pensavano che giocasse Jorginho, e invece no. E invece ciao, abbiamo giocato contro i primi in classifica con un regista diciottenne che è stato forse il migliore in campo. Non avendo visto la partita non posso giudicare la sostituzione di Insigne, l’allenatore avrà avuto i suoi buoni motivi. Forse ha sbagliato, ma non ne sono del tutto convinto.

Il professionismo di Higuain e quello di Insigne

Parliamo un attimo di professionismo. Decidiamo: o i calciatori lo sono oppure ritorniamo al calcetto del giovedì. Abbiamo passato l’estate a parlare del professionismo di Higuain, e ce ne siamo convinti, e ce ne siamo dimenticati. Negli articoli che avevo scritto in quei giorni (sia per Napolista che per Undici) avevo detto che a campionato iniziato sarebbe stato solo uno degli altri, e così è. Avrei preferito che esultasse, un professionista così fa e fa contenti i suoi nuovi tifosi. Invece sono contento che abbia abbracciato Sarri, lì si tratta di due persone, si tratta di rapporti umani. Parliamo del professionismo di Insigne. L’allenatore ti sostituisce? Esci e taci, perché sei pagato, anche per essere cambiato con un altro. O torni a giocare coi tuoi amici, affitti il campo, fai le squadre, e se ti incazzi prendi il pallone e te ne vai a casa.

Il post – it del drone Giggino

Primo tempo: tutto ok e un po’ di sonno, ma ci siamo. Secondo tempo: Ci siamo, giochiamo meglio ma perdiamo. Finale: perdiamo. Mister, che vogliamo fumarci?

Notizie dall’Inghilterra:

Il Watford batte l’Hull City, uno a zero, una partita noiosa, tutto da routine, ammonizione di Behrami compresa. Che noia. Comunque la Premier League di quest’anno è meno divertente degli altri anni, eccetto l’Arsenal che gioca davvero bene. Meno male che c’è il Newcastle di Rafa.

Note a margine:

  • Martedì santi e Turchia, speriamo bene
  • Il cielo a Venezia, oggi, è di un azzurro straordinario, anche questo è un fatto.
  • Andiamo avanti col nostro gioco, “qualcosa arriverà”.
  • Il giorno che la smetteremo con gli errori difensivi sarà sempre troppo tardi.
  • Mi è sembrata una partita, non “la partita”.
  • Testa alta.
  • #IoStoConSarri dalla prima più di prima
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