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Minimo sforzo, massimo risultato: il Napoli vince anche così

Il Napoli batte l’Empoli 2-0 e si riporta al terzo posto. Gol di Mertens (buona prova) e Chiriches. Gioco ancora lontano dalla condizione ideale.

Minimo sforzo, massimo risultato: il Napoli vince anche così

Il Napoli è ancora convalescente ma batte l’Empoli, porta a casa la seconda vittoria consecutiva e si riporta al terzo posto in classifica a due punti dalla Roma vittoriosa in casa del Sassuolo (doppietta di Dzeko) e a quattro dalla Juventus che affronteremo sabato sera a Torino. Due a zero il risultato finale. Una partita che non passerà alla storia ma, come diceva un tale che è passato alla storia, l’importante è che il gatto acchiappi il topo. La prima partita che il Napoli ha affrontato senza attaccanti di ruolo né in campo né in panchina. L’esperimento Mertens falso nueve è riuscito, ovviamente pur tenendo conto della modestia dell’avversario. Desolante lo spettacolo sugli spalti, vuoti tutti i settori: 15mila i presenti, probabile record negativo in serie A.

Mertens ha giocato una buona partita, per certi versi più giudiziosa. Come tutto il Napoli, del resto, che è parso attento a non sprecare energie. Anche se Sarri lo negherà a vita, il Napoli ha provato a vincere senza dannarsi più di tanto. E ci è riuscito. Per Mertens comunque un gol, quello che ha sbloccato la partita, e una girata nel primo tempo alla Gerd Muller (perdonate la blasfemia) con pallone di poco fuori.

Il turn over

Sarri lascia a riposo Hamsik, al suo posto Zielinski, mentre non rinuncia a Callejon. In campo anche Maggio e Chiriches per Hysaj e Maksimovic.

Il Napoli non sfodera il suo gioco, o comunque il gioco che aveva affascinato lo scorso anno. Prova ad andare in porta pur senza giocare a ritmi altissimi. A fine primo tempo comunque il migliore in campo è il portiere dell’Empoli Skorupski, decisivo su Callejon e Mertens nel finale di tempo e nella ripresa autore di una parata prodigiosa su tiro da fuori di Jorginho. Il regista è apparso ancora lontano dalla sua migliore condizione.

L’Empoli di Maccarone rinuncia a giocare, tiene la linea di difesa molto alta, soffre un po’ i brevilinei Insigne e Mertens che partono molto bene e poi si concedono qualche pausa.

Ottimo Skorupski

Il Napoli non produce accelerazioni. Il primo tempo scorre monotono (Reina non compie una parata) fino alla mezz’ora. Negli ultimi dieci minuti la squadra di Sarri produce tre occasioni: 1) bel cross di Insigne per Callejon che non è Pruzzo e infatti colpisce debolmente di testa; 2) ancora Insigne al 39esimo, bel lancio per Mertens che è solo, si invola verso Skorupski ma calcia debolmente e non sfrutta nemmeno la respinta; 3) l’ultima occasione è per Callejon, stavolta il suo solito diagonale basso (ben servito da Mertens) viene deviato in angolo da un ottimo Skorupski.

Prima il gol, poi una pausa

Nella ripresa, per fortuna il Napoli passa al primo affondo. Pressa alto, recupera una bella palla con Allan (che rimedia un pestone), palla a Jorginho che appoggia a Callejon, cross, deviazione e palla che arriva sui piedi di Mertens che stavolta non sbaglia. Poi Mertens viene ammonito subito dopo per un fallo.

Il Napoli si addormenta. Martusciello manda in campo Tello, Maccarone e Croce. Della parata di Skorupski su Jorginho abbiamo detto. Poi il Napoli arretra pericolosamente, soffre dalle parti di Maggio e in mezzo al campo. Sarri manda in campo Diawara e Hamsik per Jorginho e Allan. L’Empoli prende coraggio, si avvicina un paio di volte pericolosamente all’area e al 69esimo colpisce la traversa con Dimarco, sulla respinta bella parata di Reina su tiro di Maccarone.

Sarri al 77esimo corre ai ripari e fa entrare Hysaj. Ci pensa poi Chiriches all’80esimo a risparmiare le coronarie dei tifosi appoggiando in rete su corner e spizzata di Hamsik.

Non è il Napoli che conosciamo ma è un Napoli che, sia pure contro avversari modesti (Crotone e Empoli) è riuscito a fare sei punti giocando sotto tono. E ha segnato ancora su calcio da fermo.

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