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«Higuain non riceve un pallone» e «la Juventus è prevedibile»

La squadra di Allegri vive un momento difficile dal punto di vista del gioco: per i commentatori del day after, Allegri «c’è ma non riesce a trovarsi». Nel frattempo, Higuain non segna da tre partite.

«Higuain non riceve un pallone» e «la Juventus è prevedibile»

Il giorno dopo Milan-Juventus è un attacco frontale ai bianconeri. La squadra di Allegri, alla seconda sconfitta su due a San Siro, è in testa alla classifica ma non ha (ancora) entusiasmato tifosi e addetti ai lavori. Neanche l’errore (netto, grave) di Rizzoli sul gol annullato a Pjanic indora una pillola amara, soprattutto nei confronti di un gioco ancora scadente rispetto alle potenzialità dell’organico. Questo, almeno, è il pensiero di tutti i commentatori del lunedì (domenica, in questo caso).

La Juventus secondo la Gazzetta

Come ad esempio Luigi Garlando della Gazzetta, che parte proprio dall’episodio arbitrale escludendolo subito dal giudizio: «Ma la Juve non ha perso solo per l’arbitro. Ha perso perché ha giocato male, perché è apparsa stanca e ancora una volta in difficoltà ad affrontare una difesa chiusa. La Juve è stata viziata da troppe vittorie fruttate più da episodi che dal gioco (vedi Lione) e dalla convinzione inconscia che, con tanti campioni in casa, prima o poi uno te la risolve. Allegri deve tornare a lavorare come se avesse in rosa più Padoin che Higuain; la squadra deve tornare a ragionare da squadra, cioè al servizio di un’idea comune e non del proprio istinto. Da primavera in poi, quando la Juve si giocherà tutto contro i più forti, i campioni non basteranno. Servirà un gioco».

Sconcerti sul Corriere della Sera

Sconcerti, sul Corriere della Sera, veicola più o meno gli stessi concetti a parole differenti: «La Juve c’è ma non riesce a trovarsi. Questo gigantismo lento che sta rappresentando non basta a metterla al sicuro. Ha difficoltà a creare, nelle ultime tre partite ha segnato solo un gol su azione. Poco pensabile per la sua abbondanza. Per me era valido il suo gol, quello di Pjanic, ma gli arbitri sono più bravi di me in materia e molto di più sul campo. La visione è comunque la stessa di tante altre partite, non c’è un gioco di qualità costante nella Juve. Non c’è una vera diversità. Questo permette al campionato di riprendersi le misure».

Gianni Mura su Repubblica

Per Gianni Mura, su Repubblica, le recriminazioni della Juventus sono ancora minori, e il gioco merita giudizi più severi: «Sul gol annullato a Pjanic cominciano e finiscono le recriminazioni di una Juve con poche idee e poco fiato. Senza un’invenzione e senza superiorità atletica, si può anche perdere. Il gioco della Juve, e qui Allegri dovrà trovare un rimedio, sembra prevedibile. L’alternanza di Hernanes e Pjanic in regìa non ha prodotto niente di accettabile. Dybala s’è fatto male da solo tentando un difficile pallonetto da 50 metri, Higuain non ha ricevuto un pallone decente».

Il Pipita, appunto. Lui si è salvato dagli attacchi della critica, anche perché in realtà ha poco di cui farsi perdonare. Lui non è uno dei problemi, quanto la vittima dei problemi della sua squadra. In un pezzo di cronaca, la Gazzetta racconta così il suo disagio: «Intanto, mercoledì contro la Samp, si va verso un attacco Higuain-Mandzukic. Il Pipita è rimasto a secco per la terza gara di fila, è la prima volta che gli succede da quando è alla Juve». Forse, come hanno spiegato tutti gli editorialisti di cui sopra, non è proprio un caso.

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