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Higuain, la rassegna sul suo addio: «Amicizia ancora forte» o «strappo con i compagni»?

Gazzetta e Repubblica e le due versioni dissonanti sul rapporto tra Higuain e gli ex compagni. Per la rosea è ancora amore, per Rep c’è stata una fronda (anche con Sarri).

Higuain, la rassegna sul suo addio: «Amicizia ancora forte» o «strappo con i compagni»?

È la vigilia di Juventus-Napoli, e come prevedibile i giornali hanno uno e un solo tema: Gonzalo Higuain. È anche comprensibile che sia così. Solo che le versioni non è che siano molto concordi. Certo, alcune notizie sotterranee vengono confermate da più parti, però c’è qualche nota stonata o comunque dissonante.

La Gazzetta sposa la tesi dell’amicizia ancora forte, del bel rapporto tra Gonzalo e i suoi vecchi compagni: «Dopo Napoli-Empoli, a una cena, alcuni calciatori del Napoli fanno scattare una chiamata, via Face Time, ad un amico comune: Gonzalo Higuain. Il Pipita risponde e cominciano subito gli sfottò, anzi comincia realmente Juventus-Napoli che, a differenza di quanto continuano a pensare i tifosi di entrambe le fazioni, è innanzitutto una sfida tra vecchi amici. Già perché Reina, Mertens, Ghoulam, Callejon e gli altri sono rimasti in ottimi rapporti con il Pipita che dallo spogliatoio del Napoli non è affatto considerato un traditore (al di là delle comprensibili dichiarazioni di facciata)».

È una bella cosa, se ci pensi. Professionisti e professionisti, che si scotnrano e si prendono un po’ in giro. Ma c’è di più: «Un dettaglio ulteriore che aiuta a capire quanto frequenti siano i contatti a pochi mesi dal passaggio dell’argentino in bianconero: dopo il k.o. degli azzurri a Bergamo, Higuain, per la prima volta da quando ha traslocato a Torino, ha cenato in un locale milanese con alcuni ex compagni. Il calcio li ha divisi, il sentimento che li unisce resta forte. Tra amici ci si confronta, così il Pipita ha raccontato come sta vivendo l’inizio di questa sua avventura in bianconero ed ha chiesto informazioni su come vanno le cose a Castel Volturno». C’è anche De Laurentiis, a cui fanno riferimento dichiarazioni anonime sul fatto che stesse acquistando Toni Kroos, sulla promessa di fare una grande squadra attorno al centravanti argentino.

Per la rosea, anche con Sarri e addirittura con Tommaso Starace assisteremo a abbracci, saluti, a cose tranquille. Anche se, come detto, qualcuno dissente. Come Repubblica, che ribalta completamente la storia e racconta di dissidi interni con i compagni, con l’allenatore: «Il Pipita aveva rotto con alcuni compagni, al punto da spingersi a pronunciare la fatidica frase: “O resto io, oppure loro”. Tutta colpa di una fronda nei confronti della società in ui l’argentino ha scoperto di colpo di ritrovarsi isolato, mentre Callejon firmava il rinnovo del contratto con il club e altri big (prima Albiol e poi Koulibaly) si convincevano quanto meno a rimandare il loro addio. “Abbiamo deciso di rimanere tutti per un altro anno, per cercare di vincere insieme lo scudetto. Lo farà anche Gonzalo, vedrete”, disse dal ritiro del Belgio Mertens, alla vigilia degli Europei, rivelando così l’esistenza di un patto tra i giocatori».

A questo punto, il pezzo parla della frase di Nicolas sul fatto che Gonzalo fosse l’unico campione della rosa, di come Higuain non avrebbe rispettato questo patto e abbia portato avanti un bluff verso i propri compagni, di un tweet di Reina dal contenuto criptico ma dal destinatario mai rivelato (“Il valore di un uomo si capisce dalla sua parola…”), di Sarri che non ha perdonato il “tradimento”. C’entra anche lui, però: Maurizio di Figline Valdarno avrebbe avuto uno scazzo duro duro con il suo “figlio che avrebbe fatto la cazzata”. Ecco il racconto che ne fa Repubblica: «Un attrito che risale proprio alla vigilia della sfida scudetto a Torino, nello scorso febbraio. Storie di pallone, un rimbrotto severo dalla panchina, la ribellione del numero 9, l’allenamento interrotto e pure un seguito dentro lo spogliatoio. Cose che lasciano il segno. C’erano delle ruggini tenute ben nascoste, nella famiglia azzurra».

A chi credere, ora?

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