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Società snella e programmazione: il Corriere della Sera elogia lo “stile Napoli”

Ci voleva un giornale milanese per dire quel che è sotto gli occhi di tutti: così il Napoli è diventato la sola alternativa alla Juventus.

Società snella e programmazione: il Corriere della Sera elogia lo “stile Napoli”

“Da un secolo si parla di «stile Juve» ma, passo dopo passo, si sta facendo avanti lo «stile Napoli»”. A scriverlo non è il filosocietario Napolista ma il quotidiano milanese – e primo giornale italiano, meglio specificarlo – Corriere della Sera. Che tesse l’elogio del Napoli.

Si parte da una società snella: un presidente presente (c’è chi dice anche troppo) come Aurelio de Laurentiis; un direttore sportivo preparato come Cristiano Giuntoli che, dopo aver portato in 5 stagioni il Carpi dalla D alla A, sta ripetendo sotto il Vesuvio i suoi colpi di mercato; un allenatore a volte sopra le righe nelle dichiarazioni ma sempre centrato nelle scelte sul campo come Maurizio Sarri. Un valore aggiunto che siede in panchina con il settimo stipendio tra i tecnici della serie A.

“In questo modo – scrive Luca Valdiserri – il Napoli è davvero un’alternativa credibile alla Juventus. A quanto pare l’unica”. Parole sempre del Corriere della Sera. Che sottolinea come nello “stile Napoli” sia fondamentale tenere i conti a posto ed elogia le cessioni record di Cavani e Higuain.

La clausola di Higuain ha quasi totalmente finanziato il mercato di questa stagione: cessioni per 98 milioni (il Pipita, David Lopez e Valdifiori) e acquisti per 106,5 (Milik, Zielinski, Giaccherini, Rog, Diawara, Tonelli e Maksimovic, che sarà finito di pagare l’anno prossimo).

Tutte considerazioni ovvie e di buon senso che soltanto a Napoli sono girate in negativo. Per il Corriere della sera, quotidiano che qualche dimestichezza con l’economia ce l’ha, la gestione oculata della società da parte di Aurelio De Laurentiis è un valore, così come l’investimento sui giovani dopo la cessione-record di Higuain (Mino Raiola sta ancora applaudendo) è da impresa sana che guarda in prospettiva. Nessuna novità per chi, anche a Napoli, riesce a non lasciarsi trascinare dal gorgo del bar sport frequentato da chi manco sa che cosa fosse la “defunta” partita doppia.

“Stile Napoli” appunto: società snella e programmazione. Ovviamente serviva un quotidiano di Milano per scriverlo.

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