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La forza tranquilla e consapevole del Napoli

Miglior attacco, seconda miglior difesa, unica squadra imbattuta della Serie A. E un record di +5 rispetto alla scorsa stagione.

La forza tranquilla e consapevole del Napoli
Koulibaly, Reina e Mertens alla fine di Palermo-Napoli (foto Cuomo - sito ufficiale Napoli)

Numeri, numeri e ancora numeri. Numeri di un ottimo inizio di stagione, per non usare termini più enfatici. Meno di ottimo non si può dire. Numeri che testimoniano come il Napoli contestato ora e durante l’estate dai suoi stessi tifosi è una squadra non forte, ma fortissima. Più forte dell’anno scorso? È la domanda che tutti pongono e si pongono. Una domanda cui al momento non è possibile rispondere. C’è un solo modo per fare il confronto, finora: ricordate quanti punti il Napoli aveva in classifica dopo sei giornate dell’ultimo campionato? C’è un differenziale? Ebbene sì: 9 punti un anno fa, dopo Napoli-Juventus 2-1; 14 punti ora, dopo Napoli-Chievo 2-0. Quattordici meno nove fa cinque. E va pure considerato che quest’anno si gioca la Champions League e non l’Europa League.

Dopo sei giornate, il Napoli ha la seconda miglior difesa della serie A dietro la Juventus (4 gol subiti per i bianconeri, 5 per la squadra di Sarri), vanta il miglior attacco del torneo (14 gol fatti, l’anno scorso con Higuain erano 12) ed è l’unica squadra ancora imbattuta. Da questi numeri qui, quelli derivati: la miglior differenza reti con +9 (Juve seconda a +8), miglior serie positiva (le 6 partite stagionali) e la miglior coppia gol del campionato (9 gol per Callejon e Milik).

Volessimo fare anche i cattivi, andremmo a prendere i rigori negati a Genova e Pescara, nelle uniche due partite in cui il Napoli non è andato in vantaggio. Due rigori che, se trasformati, avrebbero proiettato la squadra di Sarri non solo in testa alla classifica, ma pure a punteggio pieno. E poi quel che non si può misurare, nemmeno con i big data e le statistiche: il primato del gioco, della bellezza, riconosciuto all’unanimità da tutti gli esperti del settore. Tanto che poi succede che in Champions League (ah, a proposito: il Napoli è una delle 4 squadre che hanno vinto in trasferta su 16 partite. Le altre sono Manchester City, Atletico Madrid e Monaco), dopo Dinamo Kiev-Napoli 1-2, Arrigo Sacchi si lamenti con l’allenatore Sarri per una prestazione non all’altezza. Il fatto che Sarri gli abbia dato ragione, è un’ulteriore conferma di consapevolezza assoluta.

Ieri sera all’elenco marcatori si è aggiunto anche Gabbiadini che l’allenatore con lungimiranza ha rimesso in campo dal primo minuto. Ha recuperato Maggio che sembrava un giocatore finito e invece ha già giocato due partite da titolare in Serie A. Il Napoli ha battuto il Chievo terzo in classifica, ha superato il Bologna che oggi ha pareggiato a Milano con l’Inter. Ha passeggiato a Palermo dove la Juventus ha faticato più del dovuto. Alle sesta giornata, è secondo in classifica. E si conferma, al momento, unica squadra in Italia a poter in qualche modo impensierire la Juventus. Il Napoli è semplicemente forte: non c’è altro modo per definirlo. Forte e con prospettiva. Perché fin qui hanno giocato soltanto due dei sette nuovi acquisti. E i due – Milik e Zielinski -hanno fatto capire che è stata una campagna acquisti intelligente e proficua. Gli altri cinque sono calciatori che Sarri sta seguendo giorno dopo giorno e di cui ha parlato in conferenza con dovizia di particolari. La stagione è lunghissima, siamo appena al 25 settembre. Di certo la grande paura estiva è svanita: non c’è stato alcun indebolimento, anzi.

È paradossale, per non dire altro, quel che succede attorno al Napoli. Ma noi restiamo al campo e il campo ci racconta di una squadra matura, consapevole, in grado di imporre il proprio gioco in casa e fuori, in Italia e in Europa, di saper reagire alle avversità arbitrali e ieri sera anche di saper condurre in porto una vittoria senza patemi. Una signora squadra che non ha ancora dispiegato appieno il proprio potenziale. E che sta affrontando una partita ogni tre giorni a livelli mentali da top club.

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