Kevin Kilbane, ex calciatore irlandese e oggi analista tattico, fa a pezzi l’ex juventino: «Incapace di allungare la squadra».
Kevin Kilbane ha un passato importante: 110 presenze con la nazionale irlandese, un soprannome ingombrante (per i tifosi della nazionale dell’Eire era Zinedine Kilbane), una carriera in Premier divisa tra Everton, Sunderland e Wigan. Come molti ex calciatori, oggi si è reinventato analista tattico e lavora per la Bbc. E stamattina c’entra qualcosa col Napoli, pure se l’ultima partita trattata nei suoi pezzi è stata West Ham-Southampton.
Sì, c’entra perché ha praticamente decretato l’inutilità di Simone Zaza per il West Ham. Una nostra crociata estiva che per fortuna si è risolta bene, per tutti: il Napoli ha un centravanti di grande valore internazionale, 6 gol già segnati, Arkadiusz Milik. E ha un calciatore momentaneamente non adatto a questo ruolo che però è sulla strada buona per riuscire a organizzarsi in questo senso, testimoni non solo il gol, ma anche la buona prova contro il Chievo. Parliamo, ovviamente, di Manolo Gabbiadini. Anche il West Ham sembrava bello contento di aver trovato il suo centravanti, ma per Kilbane non è proprio così: analizzando la sconfitta per 0-3 contro i Saints, l’irlandese ha registrato «l’incapacità di Simone Zaza nell’allungare la difesa del Southampton nel modo in cui Austin ha fatto dall’altra parte del campo». Una bocciatura in piena regola, almeno di questo Zaza: «Ho visto molte sue partite l’anno scorso con la Juventus, o anche con il Sassuolo: lui lavora molto per la squadra, ma lascia pochi spazi a chi entra dietro di lui. In questo modo, Lanzini e Payet non hanno trovato molto spazio».
Motivazioni tattiche, quindi, che portano a considerarlo come un corpo estraneo al gioco di Bilic. Se non vi fidate di Kilbane, noi diamo i numeri: 4 tiri totali in 3 partite, tutti fuori dallo specchio della porta. Più un tiro ribattuto dalla difesa. La shoot accuracy, ovvero il rapporto tra tiri tentati e tiri potenzialmente pericolosi, è dello 0%. Nelle stesse tre partite giocate, altrettante sconfitte. Il suo prezzo d’acquisto è di 25 milioni tra prestito e riscatto più altri 3 milioni di bonus. La stessa cifra, che, secondo la narrazione, avrebbe sborsato il Napoli per prenderselo. Come si dice dalle nostre parti? Ah, si: ci siamo scansati un fosso.
