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Fox Sports si pone qualche domanda su Evelina Christillin

La critica è rivolta in generale alle quote rosa nella Fifa. Ricordano le gaffe della dirigente sui gay e su Thohir.

Fox Sports si pone qualche domanda su Evelina Christillin

Abbiamo già parlato, su queste pagine, della nomina di Evelina Christillin come membro aggiuntivo dell’Uefa nel consiglio della Fifa. Un successo di Tavecchio, ma anche la paura che possa essere una sorta di dazio da pagare dal calcio italiano alla Juventus (la manager torinese non è che abbia fatto moltissimo per nascondere, nel tempo, la sua fede bianconera).

Detto questo, registriamo una reazione dall’estero, di una testata importante come Fox Sports. Che non le manda certo a dire. In un pezzo di analisi sulle donne elette al Consiglio della Fifa, in cui il redattore Grant Wahl si chiede chi siano ed è comunque critico su queste sei dirigenti arrivate fino all’organo consiliare e decisionale della Fifa, la Christillin viene definita in questo modo qui: «Karen Espelund, esperto dirigente Uefa che quest’anno ha perso le elezioni, ha dichiarato: “Abbiamo visto come le donne elette non posseggano un grande background calcistico”. Un esempio di questo è l’italiana Evelina Christillin, che ha insultato i calciatori gay durante la scorsa settimana e in passato ha utilizzato termini razzisti nei confronti di Erick Thohir, proprietario indonesiano dell’Inter (si è poi scusata)».

Non il miglior modo per presentarla e quindi per presentarsi, bisogna dirlo. Per amor di verità, in ogni caso, non si trovano riscontri in rete su questo presunto e recente insulto della signora Christillin nei confronti dei calciatori omosessuali: una ricerca su Google con la query “Christillin gay” porta a una notizia del 2010 sulla spiaggia di Varigotti, su una sua affermazione su «spettacoli da night club di Amburgo all’ora di pranzo». Insomma, una roba che con il calcio e con la nomina a membro del consiglio Fifa c’entra poco. Vere, e facilmente rintracciabili, le parole un po’ così nei confronti di Thohir, definito un «piccoletto ciccione indonesiano».

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