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I 25 milioni per Maksimovic sono in linea col mercato “drogato” dei difensori

Stones è passato dall’Everton al City per 55 milioni, Mustafi all’Arsenal per 41. E ricordiamo le cifre offerte per Koulibaly.

Maksimovic al Napoli per 25 milioni di euro. Tanti, troppi. L’abbiamo scritto anche noi, qualificando l’affare come “un cattivo investimento se non venisse poi valorizzato in un contesto che lo esalti, e qui parliamo di semplici opportunità di giocare”. Confermiamo questa nostra visione, il Napoli aveva bisogno di un difensore e ha ancora bisogno di un difensore. Che integri la rosa dei titolari, che allunghi la lista delle alternative. Hanno voluto prendere Maksimovic per 25 milioni, era un pallino e ora devono far fruttare questo investimento. Che, alla fine, sembra essere stato avallato per queste cifre anche perché sono mancate le condizioni per arrivare a un attaccante di grido, e per questo da pagare profumatamente (Icardi o Cavani, per intenderci).

Detto questo, anzi chiarito questo punto che poi determina la nostra posizione, diamo un’occhiata al mercato internazionale dei difensori. Il miglior raffronto per capire se questa cifra, investita con grandissima forza di volontà sul calciatore del Torino, sia più o meno in linea con le spese dei grandi club europei che hanno avuto bisogno di rinforzare la propria difesa. Il Napoli in seconda fascia in Champions League, e che per i tifosi “deve puntare allo scudetto”, è parte di questa shortlist. E allora, fonte Trasnfermarkt: Stones, Mustafi, Bailly, Hummels e Umtiti. Questi sono stati i calciatori pagati più o quanto Maksimovic, dai 22 milioni in su. Il primo, John Stones, è passato dall’Everton al Manchester City per la cifra record di 55 milioni di euro. Un prezzo che lo rende il secondo difensore più costoso della storia del calcio dopo David Luiz passato dal Chelsea al Psg nell’estate del 2014 per 62 milioni di euro. Il caso di Stones è equiparabile, con le dovute proporzioni, a quello di Maksimovic in Italia: il City aveva bisogno di un difensore, e ha scelto di rifornirsi nella medio-borghesia della Premier League. Ha scelto il calciatore più forte e più vicino all’idea di calcio dell’allenatore, e l’ha strapagato. Sì, perché (che ci crediate o no), John Stones ha giocato meno della metà delle gare internazionali di Maksimovic: 10 con la Nazionale inglese più 3 in Europa League (al momento dell’acquisto), mentre Maksimovic conta 30 presenze in Europa League e 12 con la nazionale serba. Siamo vicini anche come ruolo: più o meno come Maksimovic, il difensore dei Citizens può giocare da centrale o da terzino destro. Le dovute proporzioni da fare riguardano la narrazione tecnica (non c’è paragone tra le doti di Stones e Maksimovic, secondo gli addetti ai lavori), l’età (il serbo è un ’91, Stones è del ’94) e ovviamente l’ingaggio: il parametro, quest’ultimo, per cui un acquisto del Manchester City non può entrare in orbita Napoli.

E questo è un discorso che si può fare tranquillamente per la Premier League inondata da una pioggia di denaro che ha drogato il calciomercato europeo. Gli altri due esempi, Mustafi e Bailly, sono eloquenti. Esattamente come quello di Stones. Il primo, acquistato dall’Arsenal per 41 milioni, è campione del mondo in carica con la Germania ma può vantare appena 8 presenze europee (di cui 7 collezionate nell’ultima stagione) e comunque non più di 12 apparizioni con la nazionale tedesca; Bailly, invece, arriva dal Villarreal al Manchester City per 38 milioni di euro dopo 9 presenze in Europa League col Villarreal e 15 presenze con la nazionale ivoriana. Insomma, non è proprio tutta colpa del Napoli se il prezzo di un difensore sia diventato all’improvviso così alto, tanto sproporzionato. È colpa del mercato, e lo leggi nelle offerte piovute dal cielo per Koulibaly (si dice che il Chelsea si sia spinto fino a 58 milioni) o nel prezzo di Hummels, 35 milioni per un campione del mondo titolare e per un’esperienza internazionale certificata da 39 match tra Champions ed Europa League.

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Attenzione: con questa disamina, non vogliamo né paragonare il nuovo difensore del Napoli (in attesa dell’ufficialità, anche delle cifre) con i campioni sopra menzionati; né tantomeno vogliamo mettere in discussioni le loro doti parlando della loro limitata esperienza internazionale. Piuttosto, vogliamo sottolineare come i prezzi dei cartellini siano ormai fuori controllo rispetto al passato e come la qualità internazionale dei calciatori difensivi sia più bassa rispetto al passato, dato che le eccezioni positive (i calciatori in alto, con Maksimovic che si inserirebbe subito dopo) costano così tanto. Il resto della lista prosegue con Dragovic, Digne, Vrsaljko. E così via.

Insomma, lo dice il prezzario: il Napoli ha pagato tantissimo Maksimovic, ma la cifra è ragionevole perché addentro alle logiche che stanno indirizzando questa sessione di calciomercato. Pochi difensori, tanti soldi per muoverli. È la legge della domanda e dell’offerta, così come per gli ingaggi. C’è poco da fare. Solo da tentare a fare il meglio, trattenendo i giocatori più forti nonostante offerte pazzesche e cercando di potenziare il proprio reparto in base alle indicazioni dei propri allenatori e a quello che offre il mercato. Koulibaly e Maksimovic, in pratica. In questo caso, sarebbe stato molto difficile fare di più.

 

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