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A Wall Street De Laurentiis sarebbe un eroe

La cessione di Higuain a 94 milioni sarebbe un affare ma non si può dire. La comunità di tifosi non accetta il capitalismo.

A Wall Street De Laurentiis sarebbe un eroe
Sarri e De Laurentiis in una foto di Matteo Ciambelli

“Cari tifosi, prendete atto che i calciatori sono imprese”, scrive sul Napolista lo psicologo dello sport Aldo Zerbini. E sempre sul Napolista, Pietro Introno, da tifoso, si chiede: “Davvero vale la pena fare le barricate per la partenza di Higuain?”. Due facce della stessa medaglia, che centrano due aspetti importanti. Zerbini giustamente evidente la contraddizione basata su un’ipocrisia di fondo: credere che siano le ragioni del cuore a muovere i calciatori (e non solo, aggiungiamo noi). Il calcio è impresa, lo sappiamo da tempo immemore. E ciascuna impresa – società – ha le proprie ragioni di bilancio. Le ha il Napoli ma le ha anche la Juventus che sta vendendo Pogba al Manchester United, così come le ha il Borussia Dortmund. La società tedesca, che pure ha disputato una finale di Champions e ha vissuto anni di grandeur con Klopp, quest’anno ha venduto Gundogan, Mikhitaryan e Hummels e ha comprato una batteria di giovani. Funziona così, è normale. Così come la Juventus vendette Zidane e ora sta facendo con Pogba. Come il Milan chiuse un grande affare con Kaka al Real Madrid.

Il tifo rende impossibile gioire per operazioni economicamente rilevanti. È come se il calcio, anzi come se la comunità di tifosi fosse ferma a una realtà precapitalistica. I soldi – quelli degli altri – non contano. Eppure non è possibile non accorgersi che tutto l’universo calcio – e non solo, ovviamente – è denaro. I nostri figli vogliono le scarpette di Cristiano Ronaldo, la maglietta di Higuain. Improvvisamente facciamo finta di non accorgercene. Per amore della maglia, diciamo. Eppure proprio per amore della maglia dovremmo apprezzare i bilanci in attivo della nostra società. Vale per la Juventus – per gli juventini – e per il Napoli.

In una comunità precapitalistica, il presidente Aurelio De Laurentiis è in qualche modo costretto a recitare la scenetta del tradimento per Higuain. E anche a non esultare per un affare che sarebbe il più costoso del calcio italiano: 94,7 milioni di euro nella casse del Napoli per un calciatore. E già questo basterebbe, poi per un calciatore di 29 anni. Insomma un affare, ma non si può dire.

E ma così uccidi la poesia del calcio. Ma mica la uccidiamo noi. Nel 1994, ventitré anni fa, si giocò una finale del Mondiale a mezzogiorno per esigenze televisive. È cambiato tutto. Il sistema calcio è stato stravolto. Si gioca ogni giorno, a ogni ora, c’è pallone su tutte le reti, e ancora ci sorprendiamo? Orami bisogna avere più di quarant’anni per avere memoria di un altro calcio: Tutto il calcio minuto per minuto, il tempo trasmesso dalla Rai alle 19, le partite alle 14.30. È preistoria. Ce ne ricordiamo solo quando un nostro calciatore ci abbandona per un’altra maglia? Vogliamo continuare a mettere la testa sotto la sabbia?

Se fossimo a Wall Street, De Laurentiis sarebbe acclamato. Uno dei migliori amministratori delegati. Tiene l’impresa ai piani alti senza mai indebitarsi. Non siamo a Wall Street e De Laurentiis è incredibilmente criticato. Non torniamo sul punto, ne abbiamo scritto tante volte, troppe. Per quel che mi riguarda, se il mio credo fosse stato “voglio vincere” non sarei stato tifoso del Napoli. Non sono stato educato alla vittoria. Oggi non ci godiamo una grande squadra, una grande società, ci indigniamo se il presidente in maniera colorita, vogliamo dire volgare?, ci ricorda dove stavamo calcisticamente. Verità inoppugnabile. Del resto, anche tanti tifosi definiscono pappone un signore che ha portato il Napoli là dove non è mai stato (tranne che bla bla bla). Da questa situazione non usciremo mai. Abbiamo assistito alla rivalutazione di Ferlaino – interessantissimo il revisionismo storico fatto sulla sua presidenza – probabilmente un giorno avverrà lo stesso per De Laurentiis.

Vabbè, è sempre la stessa storia. Nulla cambierà. Per chi scrive, Gonzalo Higuain a 94,7 milioni è mooooolto ben pagato. E sono felicissimo di giocare la Champions e di avere una squadra ai vertici da anni. Oserei dire che godo da anni. Mi dispiace per chi non riesce a fare altrettanto. 

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