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Il Napoli sfoglia la margherita dell’attaccante, Tuttosport fa il comico

Le trattative di mercato del Napoli (secondo i giornali) del 25 luglio.

Il Napoli sfoglia la margherita dell’attaccante, Tuttosport fa il comico

Lunedì di calciomercato, ovviamente, sui giornali. Si parla di Napoli, altrettanto ovviamente. In due direzioni, quella in entrata e quella in uscita. E si parla di attaccanti, un po’ il centro di gravità assoluta di quel meraviglioso terreno che è la compravendita dei calciatori. Iniziamo da quello che è già assodato: Higuain-Juventus è un affare ormai fatto per tutti. Anche se, curiosamente, non c’è comunicazione ufficiale da parte di nessuno. Per la Gazzetta, l’argentino non si presenterà in ritiro e dalla settimana prossima inizierà gli allenamenti a Torino. Marotta e De Laurentiis hanno concordato il tutto sabato, in una lunga telefonata. Tuttosport, invece, si diverte a stuzzicare ancora il Napoli. Con una bella battuta: «Il discorso è semplice. La Juventus è nelle condizioni di dover sgrossare rosa (a 25, quattro elementi peraltro devono essere frutto del vivaio) e monte ingaggi, ci sono pertanto dei giocatori che si possono/si devono sacrificare e altri che non fanno parte del progetto. Il Napoli, di contro, ha necessità di rinforzare il gruppo ed è in cerca di alcune pedine: ora che s’è sparsa voce della aumentata liquidità partenopea, le varie controparti avranno buon gioco a tirare la corda e non fare sconti. In questo senso le esigenze della Juventus e del Napoli potrebbero combaciare. I nomi che Marotta proporrà a De Laurentiis sono quelli di Roberto Pereyra (che era già stato oggetto di trattativa prima del fiorire della vicenda Higuain), di Simone Zaza (che si sta guardando intorno perché chiuso dalla concorrenza alla Juventus: ci sono anche Milan e Roma) e di Neto (che valuta se sia il caso o meno di vivere un’altra stagione all’ombra di Gigi Buffon)». Come se tutta questa storia della clausola non fosse mai esistita. Ah, in tutto questo Higuain diventa oggi inadempiente rispetto al suo contratto con il Napoli. A meno che non si presenti a Dimaro.

Intanto, il Napoli sfoglia la margherita dei sostituti. Un m’ama non m’ama iniziato ieri col primo ballo insieme a Maurito Icardi, obiettivo numero uno e oramai dichiarato del club. Per Tuttosport, guarda un po’, l’affare è già «saltato». Come? Così: «L’offerta del Napoli è stata di quelle a cui non si può rinunciare: 5 anni di contratto a 5.5 milioni più bonus che portano la somma a 7 milioni annui. Poi, i diritti di immagine divisi al 50 per cento e la clausola rescissoria che il calciatore vorrebbe a 90 milioni e il Napoli a 100. Da “fatto”, ora l’affare è entrato nella categoria “congelato”, perché si è scatenato un incidente diplomatico tra l’Inter e il Napoli che non ha confessato al club nerazzurro il desiderio di incontrare l’entourage di Icardi. Eppure sabato, cioè il giorno prima dell’appuntamento all’aeroporto di Verona, Giuntoli aveva chiamato Ausilio, ds dell’Inter, al quale aveva passato De Laurentiis, offrendo per l’acquisto di Icardi 55 milioni cash, più bonus e senza la contropartita di Gabbiadini. “Riferirò a chi di dovere”, era stata la risposta di Ausilio. L’interferenza del Napoli tra l’Inter e Icardi non è piaciuta ai cinesi che hanno bloccato l’affare spiegando che “Suning compra e non vende i campioni”».

Più realistica la Gazzetta, che scrive di una trattativa in essere ma sottolinea anche la svolta di De Laurentiis in relazione ai diritti d’immagine: «Non era mai successo in dodici anni di presidenza del Napoli, infatti, di trovarsi un De Laurentiis quasi nudo sul mercato a fine luglio. O comunque in grande difficoltà. Probabilmente pensava che la clausola di 90 milioni per Higuain fosse sufficiente a scoraggiare la Juventus, che invece ha affondato lo stesso il colpo. E ora il numero uno azzurro ha fretta, vuole un grande nome che possa ridare entusiasmo a una tifoseria depressa, tradita dal suo ultimo re e presa a schiaffi dai tanti rifiuti rimediati fin qui dal club. Ecco perché adesso De Laurentiis è disposto a mollare la presa anche sui diritti d’immagine, da sempre uno dei temi più caldi delle trattative del club azzurro. Anzi, addirittura a raddoppiare». Certo, c’è qualche errore sparso. Tipo quella storia del fine luglio, con l’esempio maximo che riguarda proprio Higuain: il cui acquisto in sostituzione di Cavani fu formalizzato il 27 luglio.

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Il Corriere dello Sport regala invece la prima pagina all’affaire Icardi: c’è un De Laurentiis «disposto a tutto» per l’attaccante argentino, con un’offerta iniziale di 40 milioni e un contratto da 5,5 milioni all’anno per cinque stagioni. Insieme al capitano interista, gli altri nomi sono quelli di Tolisso del Lione e di Rog, giovane prospetto della Dinamo Zagabria. Il francese avrebbe già dato il suo ok al Napoli, con il Lione che continua a fare muro; il croato, invece, resta un’alternativa.

Gli altri petali della margherita offensiva: Carlos Bacca, per il quale Tuttosport (toh, proprio loro) scrive di accordi praticamente già raggiunti: «Il Milan da tempo ha fissato i punti: 30 milioni pagabili in 3 rate, senza contropartite, mentre al colombiano ormai 30enne verrebbe corrisposto un ingaggio da 4 milioni in 4 anni. Sarebbe una buona opportunità, se solo Sarri avesse collocato Bacca al primo posto della lista. Non lo ha fatto perché lo considera non proprio adatto al suo modo di giocare. Arkadiusz Milik (il Napoli è disponibile a sfondare il muro dei 20 milioni pur accontentare l’Ajax) è di diritto al terzo posto nella lista segreta di Sarri, elenco che comprende anche Lacazette del Lione e mine vaganti come Tevez e Gabigol». Icardi non esiste già più. Ricordate la storia della macchina mediatica juventina? Ebbene, funziona ancora. A strappi, ma funziona.

Pure la Gazzetta fa altri nomi per il post-Higuain: «Il primo è quello di Bacca del Milan per il quale De Laurentiis si spingerà non oltre i 20 milioni più uno tra El Kaddouri e Valdifiori. I rossoneri ne chiedono 30 pagabili in tre rate e fissano il 31 luglio come data ultima per prendere Bacca. Milik piace sempre, ma non è una priorità poiché è considerata seconda punta. Dzeko è la terza scelta dopo Icardi e Bacca. E poi c’è Kalinic trattato già a gennaio scorso».

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