ilNapolista

Napoli saluta Dimaro con un giorno di ritrovata unità

Un gol di Gabbiadini chiude il ritiro del Napoli a Dimaro, venti giorni contraddistinti dal caso Higuain e dalla chiusura mediatica del Napoli.

Napoli saluta Dimaro con un giorno di ritrovata unità
Tifosi del Napoli a Dimaro (foto Ciambelli)

L’ultimo gol di Dimaro 2016 porta la firma di Manolo Gabbiadini. Proprio lui, l’indiziato. Colui il quale sembra essere il sacrificato sull’altare della trattativa che dovrebbe condurre Icardi a Napoli. Gabbiadini ha chiuso questo strano e intenso ritiro del Napoli. Fu Callejon ad aprirlo, sempre con un gol in diagonale ma di destro. Una Dimaro 2016 insolita, contraddistinta dalla vicenda Higuain e anche dal tormentato rapporto del Calcio Napoli con i media. Un ritiro di venti giorni senza conferenze stampa di tesserati. L’unico a parlare è stato De Laurentiis. Sarri non ha mai parlato. E quattro tesserati hanno risposto alle domande dei tifosi.

Un ritiro in cui non è mai mancato l’appoggio dei tifosi. Ieri sera, in piazza, il Napoli ha capito di aver sbagliato a rinviare la presentazione della squadra. Avrebbe ricevuto l’ovazione che gli è stata tributata la mattina al campo in occasione della messa officiata dal cardinale Sepe. Ha avuto paura e ha giocato in difesa. E ha sbagliato. Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie idee. I tifosi, almeno quelli presenti qui a Dimaro, desiderano solo essere vicini alla squadra e magari avere la possibilità di trascorrere un po’ di tempo in più con i loro beniamini.

Un ritiro segnato anche dagli infortuni e dal mistero. Quello di Reina che è volato in Spagna e non più tornato. Quello di Tonelli che praticamente non si è mai allenato in gruppo. Quello di Giaccherini che ieri ai primi tiri in porta ha sentito tirarsi dietro la coscia. Ma anche del decimo anno di Hamsik col Napoli.

E, ovviamente, un ritiro segnato dal trasferimento di Higuain alla Juventus. È stato lui il protagonista. Atteso il 25 luglio, è andato invece a Torino. Qui a Dimaro ancora campeggiano i manifesti del Napoli col centravanti argentino in evidenza. È stato il ritiro dello stupore. Del dolore. Della delusione. Della rabbia. Ma poi anche della compattezza ritrovata. Perché ciò che unisce le persone qui a Dimaro, e non solo, è l’amore per il Napoli. Paradossalmente, Higuain alla Juventus, il suo attacco a De Laurentiis, le sue parole hanno unito l’ambiente azzurro. Almeno per un giorno. Il giorno dell’arrivo di Milik. Da lunedì, molto probabilmente, torneranno le divisioni. Ma anche l’attesa per il campionato e per le prossime mosse di mercato.

ilnapolista © riproduzione riservata