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Higuain e la forza mediatica della Juventus, Napoli e il Napoli sembrano sudditi

La Juventus gonfia ad arte la notizia Higuain al Napoli mentre la società e i tifosi continuano a sembrare piccoli (ma non lo siamo)

Higuain e la forza mediatica della Juventus, Napoli e il Napoli sembrano sudditi
Aurelio De Laurentiis (Ciambelli)

La migliore uscita dalle corde che si ricordi è datata Kinshasa 1974: Muhammad Ali è chiuso all’angolo, dove è rimasto per otto riprese, poi improvvisamente un colpo, due, tre, Foreman il gigante barcolla e cade davanti all’uomo che fece la storia. Ali rimase col destro in canna per non rovinare l’estetica del gesto. Ecco, la Juventus – fatte le debite proporzioni – ha fatto più o meno così. Anche perché, diciamolo, agisce in un regime di quasi monopolio. Se fossimo in un altro Paese, la Juventus sarebbe sulle prime pagine di tutti i giornali e in tutti i tg per l’inchiesta sui rapporti tra il club di Andrea Agnelli, gli ultras e la ’ndrangheta per la gestione dei biglietti. E non solo. Non c’è giorno sui media inglesi e spagnoli che non si scriva di Pogba al Manchester United. Lo stesso francese proprio si è reso protagonista di una dichiarazione rivelatrice: «Se chiama Mourinho, non so quello che succede». In Italia non è stata l’apertura di nessun sito, se non per qualche minuto, quasi come se fosse un pettegolezzo da bar.

E invece che cosa ti fa la Juventus? Detta l’agenda setting e lancia una notizia che da giorni circolava come pettegolezzo: è disponibile ad acquistare Higuain dal Napoli. La notizia avanza per gradi. La controffensiva parte alle sei del pomeriggio. Il primo a lanciarla è Fabio Ravezzani, protagonista di tv locali lombarde, che comincia col dire: “Higuain alla Juventus in cambio di sessanta milioni più Pereyra”. Passa un’ora e Carlo Laudisa della Gazzetta alza la posta: “Settanta milioni più Pereyra e il giovane Mandragora”. Ancora non basta, evidentemente. Perché adesso una notizia per essere definitivamente sdoganata deve passare per Sky Sport. Una consacrazione per la squadra giornalistica. E allora Gianluca Di Marzio chiude il cerchio sparando la bomba: “La Juventus ha il sì del calciatore ed è disponibile a pagare la clausola (che, tra l’altro, non si capisce se sia scaduta o meno), magari in due tranches”. E il gioco è fatto.

La risposta del Napoli è da topolino. Un sms di Aurelio De Laurentiis inviato a Sky Sport: “Una stupidaggine”. Pochino. Il Napoli, che è una società in salute, una delle poche in Italia ad avere soldi cash per chiudere qualsiasi operazione, che si appresta a giocare la Champions in seconda fascia, si lascia descrivere come un club di provincia pronto a farsi depredare dalla sabauda Juventus. È incredibile. Così come è incredibile il clima di malcontento che si respira tra i tifosi del Napoli che stanno vivendo un periodo storico irripetibile, con una continuità di risultati che nemmeno ai tempi di Maradona. Eppure, è come se il Napoli non riuscisse a far cambiare la percezione di sé. È interessante anche notare come il Napoli di De Laurentiis venga apprezzato di più lontano da casa che in casa. È come se noi napoletani- media compresi – volessimo a tutti i costi percepirci come una squadretta di provincia. A noi sembra fisiologico che la Juventus venga a casa nostra e faccia shopping. Non è così, eppure non siamo in grado di difenderci.

Nessuno che faccia notare come la Juventus non ha mai speso 94 milioni per un calciatore. Fin qui l’acquisto più oneroso è stato Buffon (53 milioni). Non solo. Ovviamente devono vendere Pogba e saranno capaci di presentarla mediaticamente come una sciocchezza. E poi c’è il nodo ingaggi. Nessuno dice che l’ingaggio più costoso per la Juventus è inferiore a quello del Napoli. Il più pagato della Juventus è Pogba (4,5 milioni), seguito da Buffon e Khedira con quattro. Il Napoli ne spende 5,5 per Higuain. Nessuno dice che con 7,5 milioni, Higuain guadagnerebbe più del doppio rispetto a Bonucci, Chiellini, Marchisio. Il tutto avverrebbe serenamente?

Napoli dovrebbe volersi più bene. Dovremmo difendere la nostra squadra e la nostra società, così come la società dovrebbe tutelare sé stessa. La realtà è diversa da quella che ci viene propinata. Il Napoli è l’unica società al momento in Italia di infastidire la Juventus. Purtroppo non ne siamo consapevoli. Ed è un problema non irrilevante. Quanto a Higuain, forse andrà via,forse vuole un aumento monstre dell’ingaggio, ma sembra difficile che vada alla Juventus. Potrebbe finire in Inghilterra e a quel punto i tifosi perdonerebbero De Laurentiis. A volte bisogna costruire complesse messinscene per far digerire quella che sarebbe una banale operazione economico-finanziaria, essenziale affinché una società di medie proporzioni come il Napoli resti ai vertici del calcio italiano. Perché, ricordiamolo, il Napoli ai vertici del calcio italiano è un’eccezione. Non la regola.

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