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Abbiamo amato un Giuda: Higuain e l’elogio del tradimento

Le corna sono come la vita, e il Pipita è stato un debole. Ma che c’è di male ad amare uno come noi?

Abbiamo amato un Giuda: Higuain e l’elogio del tradimento

Siamo un popolo abbastanza disabituato alle corna. Nonostante i grandi maestri del passato. Poco avvezzo alla sofferenza letta in silenzio. È passato di moda piangere di notte in compagnia di un sentimento disilluso. Manca sia la voglia viscerale di godere il tempo che la ricerca dello spazio necessario a soffrire.

Le corna, antiche come il mondo, fatte e subite, non si studiano più. La gente ne rimane impietrita, non sa riprendersi. Stramazza al suolo tra manciate di status sui social. Si viene travolti dall’intrico dell’esistenza e mancano le parole per descriverlo. Forse perché anche l’amore che si nutre è puerile, da scuola materna. Se saltate in decine di migliaia immaginando che un calciatore vi difenda la città, allora anche il vostro sentimento è inadeguato. E le parole, lo sappiamo, sono importanti. C’è un soldato innamorato che avete gettato via per due Righeira.

Non vi ha difesi, ma era da tonti pensare lo facesse. Ed è ancora più naïf immaginare che i capitani coraggiosi del passato abbiano scelto Napoli per il cuore e non per i contratti. È un errore da uomini e donne senza strumenti di navigazione in un mare in tempesta. Ed il mare non perdona: o lo navighi o ci impazzisci.

Le corna sono la vita. Serve riceverle. Sbattere la testa cornuta al muro bestemmiando il mondo in silenzio. Ma poi essere costretti a ridisegnarsi. Perché se il mondo attorno a noi si è trasfigurato senza che ce ne accorgessimo qualche motivo per cambiare il nostro punto di vista dobbiamo scovarlo anche noi.

Abbiamo amato un debole. Lo abbiamo sospinto oltre i rigori sbagliati e le finali perse. Gli siamo stati vento in poppa in tempo di secca bonaccia. Ora gli rinfacciamo la scelta di una squadra vincente come fosse un illuso. E forse è così. Ma non ci siamo illusi anche noi, cantando un debole, debole come noi? Debole come i napoletani?

E – soprattutto – che male c’è nell’amare un debole e abbracciare un Giuda?

Viva le corna. E viva i traditori.

Se siamo umani lo dobbiamo pur sempre ad un contratto stralciato. Se siamo scaltri come ci diciamo, le corna sul capo ci insegneranno a vivere.

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