ilNapolista

Cambia la grammatica degli ultrà che danno del lei a De Laurentiis

Cambia la grammatica degli ultrà che danno del lei a De Laurentiis

La magnificenza del gesto di Higuain, sabato sera, ha ingiustamente offuscato il vero evento della serata. L’enorme, ultimo striscione stagionale della curva, che segna un’importante nuova età di poetica della comunicazione.

I segni ci sono tutti. Una prima coppia di strofe di deferente ringraziamento alla squadra, “Chi mantiene una promessa va sempre elogiato/Grazie alla squadra per questo campionato”, seguito da una richiesta stavolta pacata, in punta di piedi, confezionata con rara grazia e profondo senso di misura ed educazione: “ADL questa curva è esigente/investa di più e renda felice questa gente!”.

Irrompe, per la prima volta, l’uso del lei, il vero game changer della grammatica ultrà. Una frattura significativa rispetto al passato. Siamo improvvisamente catapultati lontano anni luce dal colloquiale “sulla nostra passione vuoi lucrare” chiuso in rima con un ineccepibile e disperato “i tuoi film fanno ca…”; dal ruvido e venale “aspettiamo con ansia che spendi il tesoretto“; dal viscerale, al confine col verista “uccidi i nostri sogni per soddisfare i tuoi bisogni“; dal categorico e vigoroso “adesso taci e falla finita“. Sabato notte siamo entrati nell’era cosmica dell'”investa”.

Nella vita di curva, a quel tu di sfida e di strada subentra il lei dello spritz dei consigli di amministrazione e una nuova fase della letteratura striscionica si accende, meno colloquiale e più riflessiva, una sorta di nuovo manierismo, con una sottile vena di fumoso ufficio postale, di raccomandata con ricevuta di ritorno. Già si fantasticano bandiere con rotondi “La prego voler acquistare mezzala”, o umili mozioni di minoranza del tipo “Come avemmo a dire in data XX, è d’uopo un esterno alto”. Napoli si conferma la capitale dell’inaspettato e così, dinanzi all’ennesimo vano tentativo di rendere più popolare una società sorda alle urla di dolore della piazza, i tifosi hanno compiuto un coraggioso passo di distensione e hanno scelto un lessico elitario, garbato, sussurrato, qualcuno storce il naso e dice addirittura “bocconiano”.

Certo la metrica ancora non respira come dovrebbe. Versi di otto sillabe si succedono a versi di dodici. Soprattutto perché rimane da stabilire se ADL vada considerato monosillabo o letto addiélle per esteso. Ma sono discorsi scolastici, di pura accademia. E c’è tempo. Ora godiamoci il solito entusiasmante calciomercato.

Vengano, tifosi. Salgano pure in curva.

ilnapolista © riproduzione riservata