ilNapolista

La Serie A è piena di debiti, un rosso di 379 milioni: il report Figc, i dubbi di Tavecchio

La Serie A è piena di debiti, un rosso di 379 milioni: il report Figc, i dubbi di Tavecchio

Un altro articolo d’allarme. Dopo l’analisi di Marco Iaria, pubblicata ieri dalla Gazzetta dello Sport, oggi tocca a Repubblica finire la giusta opera di affossamento della gestione economica del calcio italiano. Non è certo colpa del quotidiano romano, ci mancherebbe. Anche perché l’articolo pubblicato oggi, a firma di Matteo Pinci, prende spunto, analizza e commenta i risultati di un report della stessa Figc. Risultati pessimi, ovviamente.

La cosa meno divertente riguarda anche il contenuto di questo report: se l’analisi di ieri sottolineava in qualche modo come la Serie A risulti meno indebitata di Premier e Liga spagnola, questo articolo e questo report vanno in qualche modo a sottolineare quanto il nostro monte debiti, seppur inferiore a quello di altri, sia una spia accesa sulla salute del nostro calcio che va a picco. Lo dice Emanuele Grasso di PwC, azienda di consulenze che ha collaborato con la Federcalcio nella stesura del report: «Il capitale di rischio investimento degli azionisti è insufficiente a sostenere questa industria, il sistema ha necessità di essere finanziato».

Da qui, poi, si passa ai commenti del presidente federale Carlo Tavecchio. Che, in primis, sottolinea la difficoltà dei club a reperire fondi per costruire stadi di proprietà ed affrancare quindi i bilanci dagli introiti televisivi: «Pensare che provvedano i club da soli è un’utopia se non ci sono le risorse. Nessuno può indebitarsi per queste opere, serve una legge che preveda l’intervento della cassa depositi e prestiti con il sostegno dello Stato». Le cifre: 379 milioni di perdita per la Serie A, una media di 65 milioni destinata ai soli stipendi per il personale tecnico e amministrativo.Ricavi da stadio e sponsorizzazione in lentissima ripresa (un misero +15%) e il 58% dei proventi che dipende solo dai soldi delle televisioni. Ancora Tavecchio: «Non si possono produrre solo debiti, ma bisogna creare risorse e per farlo sono necessarie riforme, partendo dalla riduzione dei club professionisti».

L’unia nota positiva riguarda gli incassi della Nazionale italiana, con 35 milioni di incasso dai diritti televisivi (toh!) per tutte le rappresentative. Per Tavecchio, «quello degli azzurri è il terzo brand più importante d’Italia dopo Papa Francesco e la bandiera tricolore». Come dire: sbaragliare la concorrenza interna.

ilnapolista © riproduzione riservata