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Omicidio Ciro Esposito, De Santis condannato a 26 anni di carcere

Omicidio Ciro Esposito, De Santis condannato a 26 anni di carcere

La Terza Corte d’Assise del Tribunale di Roma ha condannato a 26 anni di carcere Daniele De Santis per l’omicidio di Ciro Esposito il ragazzo napoletano che era andato ad assistere alla finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. Era il 3 maggio 2014. Ciro morì dopo 53 giorni di agonia. Per De Santis l’accusa aveva chiesto l’ergastolo. La Corte ha di fatto accolto la tesi dell’accusa e quindi dell’omicidio volontario dell’esponente di estrema destra romana che aveva guidato l’assalto all’autobus di tifosi del Napoli che si stava recando allo stadio. Ciro venne colpito da colpi di pistola sparati da De Santis e non ce la fece a sopravvivere. Una pagina nera per il calcio italiano e per l’ordine pubblico.  

La famiglia di Ciro ha sempre creduto nella giustizia, ha vissuto momenti dolorosissimi. Una vicenda, ricordiamo, in cui neiprimi giorni assistemmo a un’inversione dell’onere della prova. Con Genny a carogna sul banco degli impuati, al pari di Ciro Esposito agonizzante in ospedale. Poi lentamente, faticosamente, la verità è venuta progressivamente fuori.

Questi i due su Facebook di Vincenzo Esposito, sociologo, a lungo esponente della Fiom, zio di Ciro: “C’è un giudice a Berlino! Verità e Giustizia per Ciro, Dio perdoni Gastone, gli umani lo mettano in carcere a meditare, pentirsi ed espiare le sue colpe di assassino fascista. Verità e giustizia per Ciro, carcere per l’infame”.

“Mi auguravo 30 anni per De Santis perché penso che bisogna sempre lasciare una possibilità di redenzione anche a un fascista assassino, penso che il perdono degli umani sia possibile solo successivamente alla consapevolezza di essere stato un truce assassino e che la giustizia degli uomini debba sempre prevedere la possibilità di un riscatto. Gastone il fascista ha 26 anni di tempo per acquisire la piena consapevolezza della sua Barbara umanità e chiedere scusa per il suo assassinio. Se sarà confermata in II grado la sentenza mi sembra equa, anche alla luce delle coperture di cui ha goduto sin ora. Si è arrivati a ciò anche grazie al lavoro di indagine della DIGOS e alla solidarietà di una città intera. Grazie a tutti e aspettiamo ancora Piazza Ciro Esposito”.

 

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