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Paolo Bandini racconta la Serie A: «Napoli brillante, Sarri tecnico dell’anno. E Higuain è il migliore»

Paolo Bandini racconta la Serie A: «Napoli brillante, Sarri tecnico dell’anno. E Higuain è il migliore»

È grande Napoli per Paolo Bandini, che sul suo resoconto annuale della Serie A sul Guardian racconta della bellissima stagione azzurra. Prima, però, celebra lo scudetto della Juventus e la grande rimonta dei bianconeri, arricchita con la conquista della Coppa Italia e del secondo double consecutivo.

Poi, ecco gli azzurri. Una cascata di complimenti: «Una stagione brillante per il Napoli, che in estate non aveva suscitat grosse aspettative. Solo il Carpi, infatti, aveva venduto meno abbonamenti alla metà di agosto. Persino l’idolo di sempre Diego Maradona, prima del campionato, aveva detto che Sarri non era l’uomo giusto per riportare questa squadra in Champions League. Alla fine, è andata diversamente. E quasi sembrava che per il Napoli fosse tutto troppo facile. Nelle loro giornate migliori, gli azzurri di Sarri sono stati fenomenali, con otto vittorie in tutte le competizioni colte con quattro gol e più. Tale brillantezza aveva portato molti a credere che questa squadra potesse davvero vincere lo scudetto. Non è andata così, ma questo non ha impedito al Napoli di essere la squadra che più ha migliorato il proprio punteggio rispetto al campionato 2014/2015, con 19 punti in più».

Un’ode a Sarri, poi: «Maurizio Sarri è decisamente vecchia scuola. La sua immagine con espresso e sigaretta sul campo di allenamento è una delle più importanti del precampionato e dell’intera annata. È stato schietto con Higuain, quando gli ha consigliato di credere ancora nella possibilità di migliorare. Quello che l’ha reso speciale è stato però il suo continuo aggiornamento: sempre a sperimentare nuove cose, in campo e fuori. In molti avevano accolto i suoi droni e i suoi schemi col sopracciglio alzato, oggi i risultati si vedono, eccome».

Dulcis in fundo, Gonzalo Higuain: «Buffon è stato fondamentale, formidabile, ma nonostante tutto questo, la mia sensazione è che il premio debba andare a Gonzalo Higuaín. Per battere un record che resisteva da 66 anni ci vuole davvero tanto. Farlo avendo dovuto saltare tre partite è francamente assurdo. Ha dovuto essere assente in quei match causa squalifica, forse dovuta alla frustrazione per un titolo che stava scappando via nonostante tutti i sacrifici fatti, a cominciare dai 4 chili persi in estate per rimettersi in forma e migliorare la sua esplosività. I suoi 36 gol sono arrivati ??attraverso una media incredibile, uno ogni 82,3 minuti trascorsi in campo. Inoltre, hanno rappresentato il 46% del totale del Napoli. È stato ingiocabile, per questo merita il premio di miglior calciatore della stagione. E di miglior gol, ovviamente. La rovesciata col Frosinone è un capolavoro».

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