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Perché bisogna evitare a tutti i costi il preliminare di Champions

Perché bisogna evitare a tutti i costi il preliminare di Champions

Quando si è innamorati, è risaputo, si è piuttosto umorali. La troppa passione può portare a dire o pensare cose in maniera avventata. E così capita di sentire alcuni tra i tifosi del Napoli che di recente, in preda alla delusione per lo scudetto mancato, addirittura si augurano che gli uomini di Sarri non raggiungano il secondo posto, finendo al terzo. Il motivo? “De Laurentiis non deve farla franca, a lui non frega niente di vincere: gli interessano solo i soldi della Champions, quindi che si fotta”.

Sembra un po’ la storia del marito che per far dispetto alla moglie se lo taglia. Ed è indice di una componente masochista nemmeno troppo latente che in quanto tifosi azzurri ci portiamo sempre dietro. La vis polemica non ci è mai mancata e andremmo tranquillamente contro i nostri interessi per portare avanti le nostre ragioni. Ma nella eterna diatriba tra “papponisti” e “anti-papponisti”, in questo caso, pensiamo non ci siano discorsi che tengano. I sostenitori della politica presidenziale vengono spesso accusati di essere tifosi col bilancino. Per assurdo, tuttavia, possiamo anche permetterci di non considerare il discorso economico per capire come mai arrivare in Champions senza passare dagli spareggi è fondamentale per il futuro.

La programmazione della prossima stagione cambierebbe da così a così innanzitutto in un’ottica di rafforzamento della squadra. La certezza di disputare la Champions aiuterebbe senza dubbio nel mantenere i giocatori migliori (per i quali le offerte non mancano affatto) e nell’eventuale arrivo di nuovi, per una questione di appeal; viceversa, in una situazione di incertezza, avremmo un mercato molto più condizionato dalle voci sui possibili partenti che potrebbero riprendere a guardarsi intorno e con un freno non da poco sulle trattative in entrata. Consideriamo poi ciò che comporterebbe iniziare la stagione tramite il preliminare. Apparentemente, non ci sarebbero grossi sconvolgimenti dal punto di vista della preparazione fisica: l’andata del playoff è fissata per il 16-17 agosto, il campionato partirà il 21 dunque solo pochi giorni dopo. Il problema è dato dal fitto calendario estivo di quest’anno, in cui si disputeranno contemporaneamente Europei e Coppa America. Sfogliando la rosa del Napoli, sarebbero in parecchi a raggiungere il ritiro in ritardo: Reina, Albiol, Chiriches, Hysaj, Hamsik, Insigne, Mertens e Higuain di sicuro, probabilmente Jorginho, chissà forse anche Gabbiadini e Callejon in caso di folgorazioni improvvise di Conte e Del Bosque. Ah, ci sarebbe anche l’Algeria in ballo alle Olimpiadi di Rio, dunque una convocazione di Ghoulam potrebbe non essere così campata per aria.

Non siamo poi lontani dalla pattuglia di tredici che prese parte ai Mondiali del 2014. Con tutti i rischi che ne deriverebbero nella preparazione di un doppio confronto da dentro o fuori, anche perché lo status di testa di serie non metterebbe al riparo da avversari potenzialmente scomodi: al momento, sarebbero possibili accoppiamenti con il Monaco o con l’Hertha Berlino, ma non è ancora sicuro, per dire, nemmeno il piazzamento del Villarreal tra le teste di serie. Giocare uno spareggio contro una squadra di quasi pari livello, ma con buona parte dei giocatori freschi e riposati (come capitò col Bilbao, che incredibilmente ai Mondiali non ne aveva nemmeno uno), sarebbe un’incognita troppo grande. Si dovesse perdere, poi, si rischierebbe fin da subito un imprinting negativo alla nuova stagione molto simile a quello già vissuto dopo Bilbao, con conseguenze tutte da verificare anche sul lungo periodo. Anche perché, al di là di quello che ognuno possa pensare, avere Benitez come parafulmine era un conto; purtroppo ora non possiamo sapere come il buon Sarri riuscirebbe ad affrontare una situazione del genere. Ci auguriamo tutti che, se del caso, si dimostri in grado di gestire le pressioni, ma ci auguriamo anche di non doverlo mai effettivamente scoprire.

Come vedete, di soldi non abbiamo praticamente parlato. In caso di mancato accesso in Champions, De Laurentiis ne perderebbe economicamente, ma altrettanto certamente ne perderebbe tutto il Napoli, noi compresi. Proprio sicuri che convenga?

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