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Dopo Mihajlovic anche Ecclestone, quando avrà pace lo sport rosa?

Dopo Mihajlovic anche Ecclestone, quando avrà pace lo sport rosa?

Non c’è pace per il mondo rosa nello sport. Hanno fatto sicuramente rumore, per non dire un tonfo, le dichiarazioni dell’ex tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic che, in più di un’occasione, ha detto: «Le donne di calcio non ne capiscono nulla», riferendosi prima a Melissa Satta e poi alla giornalista della Rai Isabella Ferrari. Tant’è vero che Valerio Staffelli ne ha subito approfittato e nel giro di una settimana ha consegnato ben due tapiri all’allenatore serbo, che sembra sia prossimo a farne una collezione.
Oggi invece, da quanto si legge su Il Fatto Quotidiano, anche Bernie Ecclestone, capo del circus di Formula 1 ha esternato la proprio opinione in merito all’ingresso nella Formula 1 da parte delle donne.

Secondo Ecclestone il “sesso debole” non deve esser preso in considerazione. Il patron non è la prima votla che cade in questo tipo di polemiche anni fa aveva manifestato la volontà di creare una Formula 1 intermante dedicata alle donne. Questo perché ritiene impossibile creare un campionato misto in quanto ci sono troppe differenze a livello di strutture muscolari.

Insomma la lista de misogini sportivi cresce, dopo le esternazioni Belloli, Tavecchio, Sinisa Mihajlovic e oggi Bernie Ecclestone, è un momento nero per le donne nello sport, che però in alcuni casi hanno dimostrato di potersela giocare alla pari dei colleghi maschi, riportando anche più successi . Vedi la Federica Pellegrini nel nuoto, la Cagnotto nei tuffi, la Vezzali nella scherma e nel tennis Pennetta, Vinci. Insomma il gentile sesso non è sempre debole, anzi in alcuni casi supera di tanto i colleghi maschi.

Le parole del tecnico serbo Mihajlovic hanno sollevato non poche polemiche tra le sportive, e se pur considerate il sesso debole, alcune calciatrici non hanno perso tempo a rispondergli. La prima è stata Carolina Morace, una colonna del calcio femminile italiano ed estero, attualmente ambasciatrice FIFA e coach in Australia. L’ex CT della Nazioanle Italiana e Canadese ha dichiarato: «Frase assolutamente maschilista e discriminatoria quella di Mihajlovic che offende non solo la storia del calcio femminile ma soprattutto l’intelligenza delle donne, sarebbe interessante conoscere al riguardo l’opinione di sua moglie. Mihajlovic ha usato, tra l’altro, in modo del tutto inappropriato il concetto di razzismo. L’intelligenza, lo stile ed il rispetto, unite alla competenza, sono doti fondamentali nella vita e soprattutto per gli allenatori di qualsiasi sport. Per quello che ha dimostrato quest’anno al Milan con un sesto posto in classifica avrebbe fatto meglio a interrogarsi sui propri errori e a mettersi in discussione, piuttosto che offendere la compagna di un suo giocatore. Rispetto a nazioni come Inghilterra e Francia, il calcio italiano ha ancora molto da imparare perché dovrebbe garantire alle calciatrici gli stessi diritti professionistici dei colleghi uomini, riconoscendo anche la competenza di commentare le partite in tv».

Alla Morace fa eco l’allenatrice del Brescia, Milena Bertolini autrice del libro “Giocare con le Tette” che  invita il suo “collega” alla lettura del libro che parla proprio di questa discriminazione tra maschi e donne.

Ci auguriamo che i bei maschietti in futuro possano considerare le colleghe donne sul loro stesso livello, in modo da non dover assistere ad altre discriminazioni del genere, ma si sa che la strada è ancora lunga, e come dice Simona Ventura: “Arrendersi mai, crederci sempre”.

 

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