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Gazzetta e Corsera: «De Laurentiis si è opposto al Boxing Day nel 2016»

Gazzetta e Corsera: «De Laurentiis si è opposto al Boxing Day nel 2016»

È il day after dell’assemblea di Lega quella in cui si ponevano le basi pre il Boxing Day all’italiana. Il 26 dicembre, infatti, diventerà un giorno di Serie A, ma solo a partire dalla stagione 2017/2018. Secondo alcune indiscrezioni, proprio il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si sarebbe opposto a questa soluzione. Una notizia non da poco, considerato l’atteggiamento “storico” del patron azzurro da sempre schierato contro la sosta extra-large nel periodo natalizio. Il no di De Laurentiis – sostenuto da Gazzetta e Corriere della Sera – sarebbe incomprensibile oltre che incoerente visto che il presidente del Napoli da sempre si è schierato per il calcio a Natale; va anche detto che non sarebbe la prima volta di un dietrofront di De Laurentiis.

Secondo Gazzetta Corsera, proprio la resistenza del presidente azzurro avrebbe fatto slittare all’anno prossimo l’istituzione del boxing day nel calendario del massimo campionato. Leggiamo Marco Iaria (Gazzetta) che è un giornalista attendibile: «Juventus e Inter spingevano per questa soluzione, ma il presidente del Napoli non ha fatto mancare la sua opposizione. Si è così deciso di rinviare di un anno la novità, ma Andrea Agnelli non è che l’abbia presa tanto bene».

Stessa posizione del Corriere della Sera che in un trafiletto dedicato all’esito dell’assemblea individua in De Laurentiis e Lotito le maggiori opposizioni al Boxing Day. Leggiamo: «Nonostante la fermezza di Juventus e Inter nel voler inserire la giornata di campionato a Santo Stefano, incontrata la resistenza di alcuni dirigenti (De Laurentiis e Lotito), il Consiglio ha deciso di rinviare tutto all’anno prossimo».

Repubblica online, invece, preferisce non entrare nel dettaglio delle posizione, scrive solo di contrapposizione. Direttamente dalle parole del Presidente di Lega Maurizio Beretta, che ha spiegato il perché del rinvio alla stagione 2017/2018: «Abbiamo deciso così non tanto per problemi di resistenze, ma perché c’erano due opinioni diverse: si sarebbe potuto andare a un voto a maggioranza ma tutti hanno preferito una soluzione che avrebbe garantito il massimo del consenso». Appuntamento al 2017, quindi, quando si giocheranno una o anche due giornate di campionato tra il 26 e il 30. Resta il mistero De Laurentiis che forse spiegherà il motivo della sua opposizione. 

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