ilNapolista

Napoli-Sarri, non ripartiamo col tormentone del contratto

Napoli-Sarri, non ripartiamo col tormentone del contratto
Sarri e De Laurentiis in una foto di Matteo Ciambelli

Stessa spiaggia, stesso mare. Ogni anno, di questi tempi, riparte il tormentone del contratto dell’allenatore del Napoli. Che si chiami Mazzarri, Benitez o Sarri. Tormentone che in genere si accompagna anche a quelli relativi ai calciatori: da Lavezzi a Cavani a Higuain. Una scena che siripete stancamente e che portò prima a un rinnovo in extremis con Mazzarri, poi al saluto del tecnico toscano, quindi al lungo addio con Benitez. Ora la telenovela sembra tornare d’attualità. Con una forte vena di masochismo. Perché bisogna essere masochisti a parlare del contratto di Sarri quando siamo in piena lotta scudetto. Contratto che a quanto pare è blindato. E sappiamo che De Laurentiis coi contratti non scherza, non è un caso che la loro chiusura richieda giorni e giorni di trattative.    

Altrove non si fa altrettanto clamore. In Germania, Guardiola saluta il Bayern con mesi d’anticipo e fondamentalmente non si va oltre qualche brusio di fondo. Da noi, in Italia, è diverso. Ci vorrebbe una voce della società che tranquillizzasse, che riportasse il pensiero di tutti, ambiente compreso, al campo. È soprattutto in questi frangenti che si avverte la mancanza di una figura intermedia tra la società e la squadra, una figura autorevole che rassereni, curi i rapporti con la stampa, minimizzi quando è necessario. Dopo l’infelice uscita sul chilo e mezzo di Higuain, eviteremmo volentieri due mesi di domande sul contratto di Sarri che peraltro è legato al Napoli da un quinquennale ci va rinnovato di anno in anno con opzione nelle mani della società.

È francamente fantascientifico ipotizzare un addio di Sarri dopo una stagione del genere. A meno che non bussi il Barcellona e allora De Laurentiis potrebbe aprire un’uscita secondaria. Sarri è stata una scommessa ampiamente vinta, godiamocela e magari andiamo a riscuotere il più possibile. Far diventare il contratto una notizia perpetua sarebbe un grave errore di comunicazione da parte del Napoli, non il primo in realtà.

ilnapolista © riproduzione riservata