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Lazio-Napoli 0-2, pagelle / Jorginho vigile urbano e giocoliere. Insigne: futtatenne dell’Europeo. Questo Napoli divorerebbe un elefante

Lazio-Napoli 0-2, pagelle / Jorginho vigile urbano e giocoliere. Insigne: futtatenne dell’Europeo. Questo Napoli divorerebbe un elefante

REINA – La rinomata collana del Giallo Pepe stasera è senza colpevole. Magistrale il tocco disinvolto con cui in un’occasione si libera di Klose, uno che ha fatto la storia dei Mondiali. Una personalità che tracima – 7

E perché, l’uscita sul cross di Candreva al 13simo del primo tempo? Eccellente, Fabrizio, eccellente – 7  

MAGGIO – I riflessi sono buoni, nonostante la stagione in panca. Al 21’ del primo tempo si perde Lulic, anziché Felipe Anderson. Bello un anticipo di testa. Cerca di spingere, ma i cross latitano e in più Keita Balde gli mette l’inferno in testa – 6,5

Nessun inferno ti ammazza quando giuri fedeltà al Napoli e non devono ammazzarti neanche i tuoi stessi parenti. Questo per dire che basta criticarlo prima ancora che entri in campo. Certo, non è Hysaj, ma mi fate venire voglia di premiarlo – 6,5

ALBIOL – È uno spettacolo vedere come dà il passo alla linea a quattro, manco fosse il cambio della guardia al Quirinale. Poi però gli scappa Klose e dopo fa staccare Mauri di testa. Nessuno è perfetto – 7

Per quanto è cambiato Raul e per la solidità che porta in difesa, io gli metto un voto in più – 8

KOULIBALY – I “buhhh” dell’Olimpico laziale e razzista non lo scalfiscono, almeno in campo. Pressoché maestoso, anche per lui qualche errore che poteva essere letale, come quando sbaglia un appoggio e la Lazio riparte, invocando infine il rigore. Mezzo voto in più per i cori – 7,5

Al 4° mette in campo addirittura il capoccione a proteggere la rete di Reina. Poco dopo, è sulla sinistra a strappare un pallone che porterà a centrocampo. Nientedimeno che devono abbatterlo a sportellate per fermarlo. Gli fanno buh perché non sanno più come colpirlo, ma lui resta impassibile. Anzi, regala la maglia a un bambino. Lui è Negrità, fiero di esserlo, fiero di essere storia e di averne una da raccontare. Io sono Negrità insieme a lui: urliamolo – 8

STRINIC – Pregevolissimo uno stop di petto. Contribuisce a far girare l’orologio della squadra con sovrapposizioni e sgroppate. Instancabile – 7

Preciso come una sveglia, come un congegno ad orologeria – 7

DAVID LOPEZ – Anche il più vituperato dei centrocampisti si è sarrizzato ormai. Se avesse indovinato quel lancio per Higuain al 12’ del secondo tempo sarebbe stato da standing ovation. Perfetto per addormentare la partita e contenere. Va pure al tiro – 7

Vale per lui lo stesso discorso fatto per Maggio. In faccia ai maligni e ai superbi il suo piede scintillerà (al 36simo del secondo tempo, comunque, ha fatto il cosiddetto “numero”. Sì, lo ha fatto) – 7

JORGINHO – Quando non ha la palla, si sgola e indica ad Albiol o Koulibaly cosa farne, della pelota. Se facesse il capo dei vigili urbani a Napoli, avrebbe eliminato il traffico. E quando fa il giocoliere sembra un derviscio. Si fa ammonire per perdita di tempo. Meglio così. Salterà il Carpi ma non la Juve – 8

Lo aveva detto il mio amico Gianni, oggi, al calcetto dei bambini: “Jorginho si fa ammonire, stasera, perché sa che è meglio saltare il Carpi che la Juve”. Jorgi è stato scientifico e io lo adoro – 10

HAMSIK – Stavolta “spacca” meno del solito. Più centrocampista che mezzala, ma senza sbavature – 7

Era una partita da dirigere come i timpani di un’orchestra. E lì al centro la sinfonia è stata perfetta – 7  

CHALOBAH dal 44’ del secondo tempo – Bello rivederlo in campo – senza voto

Mio figlio, il più piccolo, mi ha chiesto perché non gioca quasi mai. Sta catturando il cuore di tutti, è una cosa bella – sv

CALLEJON – Un solo aggettivo per lui nella notte dell’Olimpico e dei 53 punti. Immenso. È il giocatore totale, dalla difesa alla porta avversaria – 9

Non ci sono più parole per descrivere la quintessenza del giuoco del pallone. Le emozioni, invece, sono talmente tante e preziose da consentire un solo voto, non sindacabile né trattabile – 10

HIGUAIN – Il ventitreesimo è una giocata di flipper che rimbalza sotto la curva Nord. Prima, il povero Basta gli regala una palla d’oro, anzi bionda, che non sfrutta come sa lui. Meraviglioso il dribbling a metà campo nel primo tempo, saltando Parolo e Hoedt – 8

Te lo ricordi l’anno scorso? Tirava la palla addosso al portiere, sempre, e non ingarrava mai. Ora, Fabrizio, quando il pallone lanciato contro il portiere gli rimbalza sul petto e con un rimpallo fortunato entra in rete, non puoi che dire che questo è l’anno di Gonzalo –8

GABBIADINI dal 25’ del secondo tempo – Macina sempre più minuti e questo è importante. Verrà anche il tempo per lui. Appare un po’ rigido e in una giocata che poteva essere pericolosa non guarda a destra, ma solo in direzione del suo piede prediletto – 6,5

Non è che pare, è proprio una mazza di scopa. Gioca senza allegria. E se pensi che, senza allegria, ha una media gol altissima, immagina cosa potrebbe fare se scoprisse la bellezza di un sorriso. Un compito per Sarri, ammesso ne abbia voglia… – 6,5

INSIGNE – Ispirare, ispirare, ispirare. Quanto alla nazionale dell’indagato Conte, per lui dovrebbe valere il magnifico consiglio che scrissero sotto la statua di San Gennaro, quando venne tolto dal calendario: “Futtatenne”. Del resto chi se ne fotte dell’Europeo se prima Napoli dovesse esplodere con un bestemmione di felicità – 8,5

A me dispiace per la mancata convocazione di Insigne in Nazionale, Fabrizio, mi dispiace per lui. Ma perché poi dobbiamo tremare ogni volta che gioca con Conte? Non si può essere gelosi di un simile gioiello? Regaliamogli maggio, il mese – 8

MERTENS dal 19’ del secondo tempo – Meno efficace del solito. Eppure la difesa della Lazio, stasera, faceva ben sperare – 6

Inconsistente, ma nel secondo tempo c’è stato un calo un po’ generale (se di calo è possibile parlare) – 6

SARRI – Non sbaglia nulla nel turnover obbligato dai gialli. Dovrebbe cominciare a pensare a una pianificazione comunista delle energie. Da questo momento in poi, il gioco da duro diventa durissimo – 8

Invece no, deve continuare a giocare senza pensare al risparmio. Questo Napoli, Fabrizio, funziona proprio per quello. Correre più degli altri, sorridere più degli altri, strappare palle più degli altri, verticalizzare più degli altri, correre davanti come uno sciame di api assassine più degli altri. È l’unione, la sfida contro il limite, la bellezza che muove questa squadra a renderla più forte. E sono tutte caratteristiche di testa. La partita si gioca tutta là, non c’è preparazione atletica che tenga se non hai fame. E questi si divorerebbero un elefante. Se li manteniamo in attività la fame cresce – 9  

ARBITRO IRRATI – Bravissimo e coraggioso per quella sospensione. Ma i cori non si fermano, nonostante il segnale – 10

E infatti avrebbe dovuto sospenderla ancora, e ancora e ancora. Perché di alcune cose come il razzismo ne devi fare una questione di principio e tenere chiusi i razzisti dentro lo stadio fino a mezzanotte, fino a quando non la smettono. Non la devi rimandare manco morto. Li devi far morire jastemmando. E però è un precedente importante, per questo gli siamo grati – 8

PUBBLICO – Lo stadio mezzo vuoto e i pochi laziali a cantare “Lotito pezzo di merda” o a fare “buuhh” a Koulibaly. Che contrasto con il coro azzurro dei Righeira. Un’emozione unica – 0 ai laziali

Sono troppo scemi per dargli 0, Fabrizio. Hai un giocatore nero nelle tue fila e fai buh? Un po’ come quelli che con Montella in panca inneggiano al Vesuvio. Se fai così non c’è voto che tenga, sei stato già punito: si’ strunz – sv

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